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Granillo
01/11/2011
h.18.00
REGGINA - TORINO 0-1 (0-0)
Reggina
: Kovacsik, Adejo, Emerson, Marino, D'Alessandro (al 74' Colombo), Rizzo, Viola (al 79' Barillà), Rizzato, Missiroli, Ragusa, Ceravolo (al 65' Bonazzoli). A disposizione: Leone, Cosenza, Castiglia, De Rose. All.: Breda.
Torino: Coppola, D'Ambrosio, Glik, Ogbonna, Zavagno, Basha, Iori, Stevanovic (al 70' Darmian), Antenucci, Ebagua (all'80' Bianchi), Vives (al 73' De Feudis). A disposizione: Morello, Di Cesare, Pagano, Verdi. All.: Ventura.
Arbitro: Candussio di Cervignano.
Reti: D'Ambrosio 86'.
Spettatori: 8.063 di cui 4.200 paganti per un incasso di 66.135 € più 3.863 abbonati, per una quota partita di 23.548,33 €.
Note: Ammoniti Vives e Iori per gioco scorretto, D'Alessandro per comportamento non regolamentare. Calci d'angolo 6-3 per la Reggina, recupero 0' pt, 3' st. Sesta vittoria esterna, su sette gare, per il Torino: non era mai successo nella storia granata. Esordio stagionale in maglia granata per De Feudis.
Cronaca
[Tratto da La Repubblica del 2 novembre 2011]
Squadra matura, si è detto spesso del Toro in quest'avvio di stagione. Ieri sera ce n'è stata l'ennesima conferma sul campo più difficile: la vittoria per 1-0 è firmata dall'uomo che non t'aspetti, quel D'Ambrosio che Ventura aveva scelto da settimane per la partita sullo Stretto. Bravissimo, il terzino diventato ala, a sfruttare a sei minuti dalla fine l'ennesimo cross a rientrare dalla sinistra di Zavagno; ma eccellente il gruppo che ha guidato la partita dall'inizio alla fine concedendo il minimo sindacale ai padroni di casa. Ma non va dimenticato che, se Ventura è stato bravissimo a dribblare le numerose assenze, la Reggina di Breda aveva vinto le ultime quattro partite con undici gol all'attivo e soltanto tre incassati. Per disinnescare la squadra più in palla del momento, il tecnico granata rivoluziona modulo e squadra: tredicesima formazione diversa in altrettante uscite, quattro novità rispetto a sabato scorso, fuori anche Bianchi, in panchina per un fastidio all' adduttore. Che il Toro sia in palla lo si capisce fin dall'avvio, con il primo squillo al 6' quando Antenucci si libera sul mancino ma Kovacsik si salva. Da quel momento, minuto dopo minuto, il Toro guadagna metri, mentre la Reggina arretra e riparte di rimessa. Non grandi occasioni, ma una pressione che si fa costante portando in dote, nel primo quarto d'ora, nulla più di tre angoli (a zero); al 19' Stevanovic sfodera il sinistro che sfila a lato. Sembra la classica partita da stadio Comunale, con la Reggina che si rifugia dietro la linea del pallone e possesso palla granata quasi doppio rispetto ai padroni di casa (alla fine saranno 36' a 22'). La colpa granata? Il fatto di far gioco fino alla trequarti ma di non riuscire mai a cambiar marcia quando si tratta di far male all' avversario. I calabresi dunque hanno modo di crescere dalla mezz'ora in avanti: nessun pericolo per Coppola, ma almeno si riequilibra il bilancio degli angoli (2-3 all' intervallo). In avvio di ripresa la Reggina alza i ritmi e stavolta è il Toro ad arretrare. La partita a scacchi del primo tempo è rimasta negli spogliatoi, le squadre sono un po' più lunghe, c'è meno tattica e le occasioni fioccano. Prima fra tutte quella del 14' , quando Vives serve Antenucci che fa un grande movimento da attaccante: ferma la palla in area, si gira ma il suo sinistro esce di nulla. Al 34' Ogbonna trova il pertugio, arriva ai venticinque metri e scaglia una saetta che Kovacsik sventa a mani aperte. Poi arriva il gol di D' Ambrosio e il Toro incassa in un colpo solo quanto prodotto fino a quel momento. Sabato altra trasferta a Modena contro il Sassuolo; mancherà Iori, sarà un altro test per la squadra di Ventura.