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Ezio Scida
19/11/2011
h.15.00
CROTONE - TORINO 0-0
Crotone
: Bindi, Correia, Tedeschi, Abruzzese, Migliore, Florenzi, Galardo (al 93' Maiello), Gabionetta (al 76' Pettinari), Calil, Sansone, Ciano (al 63' Djuric). A disposizione: Belec, Ligi, Loviso, De Giorgio. All.: Menichini.
Torino: Coppola, D'Ambrosio (al 46' Di Cesare), Glik, Ogbonna, Parisi, Stevanovic (all'81' Oduamadi), Iori, Basha, Antenucci, Sgrigna, Ebagua (al 64' Verdi). A disposizione: Morello, Zavagno, Vives, Pagano. All.: Ventura.
Arbitro: Nasca di Bari.
Reti: -
Spettatori: 4.241 di cui 2.433 abbonati per una quota partita di 14.514 euro, più 1.808 paganti per un incasso di 6.701 euro.
Note: Ammoniti Correia, Parisi e Di Cesare, tutti per gioco falloso; calci d'angolo 3-7 per il Torino, recupero 2' pt, 4' st più ulteriori 30 secondi in seguito alla sostituzione di Galardo con Maiello. Giornata autunnale ma non freddissima, terreno insidioso, presenti all'Ezio Scida una cinquantina di sostenitori del Torino.
Cronaca
[Tratto da La Repubblica del 20 novembre 2011]
Ai punti, avrebbe meritato di vincere il Crotone. Ma è con partite del genere che si sale sul treno che porta in serie A. La promozione dalla B non la si conquista con gli svolazzi e le paillettes, ma con l'umiltà, un passo dopo l'altro. Capitalizzando al massimo i momenti buoni della stagione e salvando il salvabile quando le cose vanno storte. Proprio come accaduto ieri a Crotone. Il pareggino è il terzo consecutivo, è vero, proprio come è vero che l' attacco fatica e segna con il contagocce, un gol nelle ultime tre partite. I granata non segnano nel primo tempo da una eternità, dall' uno-due firmato Bianchi-Sgrigna a Verona a inizio ottobre. Da allora però qualcosa è cambiato: la brillantezza fisica generale della squadra è andata in calando, e i risultati lo dicono chiaro. Ma è inevitabile, in un campionato infinito come la serie B, che ci siano i momenti entusiasmanti e quelli in salita, proprio come quello che sta vivendo il Toro di oggi. Un momento caratterizzato anche dalle assenze. Mancano quattro titolari fissi, in ogni ruolo: Darmian in difesa, Guberti e Surraco sulle fasce, Bianchi in avanti. E ieri, dopo cinque minuti, si è infortunato anche D'Ambrosio, ossia l'unico sostituto di ruolo di Darmian. Nonostante tutto ciò il Toro resiste: prima posizione immutata, in una giornata in cui torna a vincere - dopo una sconfitta e un pareggio - il Pescara, ma in cui pareggia all' ultimo secondo in casa il Sassuolo e perde, fra le mura amiche, il Padova contro il Grosseto. Tradotto, vuol dire i soliti tre punti di margine su chi insegue, e campionato ancora tutto da giocare. A Crotone il Toro ha trovato un grande Coppola che ha alzato il muro di fronte a Sansone nel primo tempo e a Calil nella ripresa; e che nei primi 45 minuti ringrazia anche il palo (del solito Sansone). La difesa granata, l' unica non in doppia cifra, viaggia alla media di un gol subito ogni due partite, una media da A sicura. Davanti, però, la prossima settimana contro il Livorno in crisi occorrerà cambiare marcia, visto che è obiettivamente troppo poco quanto è stato creato ieri. Il lampo di Sgrigna che al 21' libera Antenucci fermato da Correia quando è solo davanti a Bindi, il tiraccio di Parisi che si perde a lato al 34', l'azione Sgrigna-Antenucci che sforna una palla limpida per Ebagua che si fa impattare all'ultimo da Florenzi. Troppo poco per dare il voto all'intonso portiere calabrese Bindi, troppo poco per almeno provare a portarsi a casa i tre punti. Abbastanza, però, per allungare la striscia e mettere in cassaforte un punticino che più avanti potrà tornare prezioso. Il Toro di Ventura non è lo schiacciasassi che dominerà il campionato come aveva fatto un ventennio fa "Genio" Fascetti. E non è neppure una squadra che possa far bella figura in serie A; e non potrebbe essere diversamente, tenuto conto degli investimenti azzerati di Cairo. Ma il Toro di Ventura è una squadra che può vincere la serie B: questo gli è stato chiesto, questo sta cercando di fare, soprattutto se avrà dalla sua i tifosi, che devono intuire il momentaccio e stringere i denti con i giocatori. Ultima annotazione. Qualche preoccupazione, nel mondo della tifoseria granata, aveva destato la designazione dell' arbitro barese Nasca, dopo le polemiche di Toro-Bari. Ebbene, Nasca è stato fra i migliori in campo, ha lasciato giocare e non ha sbagliato praticamente nulla.