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Castellani
31/03/2012
h.15.00
EMPOLI - TORINO 1-0 (1-0)
Empoli
: Dossena, Buscé, Ficagna, Stovini, Regini, Zé Eduardo, Moro, Coppola, Saponara (al 70' Lazzari), Dumitru (al 77' Tavano), Maccarone (all'84' Mchedlidze). A disposizione: Pelagotti, Hysaj, Guitto, Gorzegno. All.: Aglietti.
Torino: Benussi, Darmian, Di Cesare, Ogbonna, Parisi, Surraco (al 54' Pasquato), Iori, Basha, Guberti (al 46' Stevanovi), Antenucci, Meggiorini (al 63' Bianchi). A disposizione: Morello, Glik, D'Ambrosio, De Feudis. All.: Ventura.
Arbitro: Calvarese di Teramo.
Reti: Maccarone 24'.
Spettatori: 3.405 di cui 1.474 abbonati per una quota partita di 7.085 € e 1.931 paganti per un incasso di 12.268 €.
Note: Ammoniti Maccarone, Ficagna, Buscé, Zé Eduardo e Di Cesare per gioco falloso, Iori per proteste; calci d'angolo 2-8 per il Torino, recupero 0' pt, 4' st. Iori diffidato e ammonito, salterà per squalifica Torino-Reggina di venerdìprossimo. Giornata caldissima tardo primaverile, terreno in buone condizioni, presenti al Castellani circa 300 sostenitori del Torino.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 1aprile 2012]
Sarà anche vero, come dice spesso Ventura, che il Toro, un domani in serie A, potrebbe fare molto bene; ma di certo oggi, in B, i granata confermano di essere poco maturi. E se è vero che due indizi fanno una prova, la partita di Empoli rappresenta infatti il terzo riscontro inconfutabile: dopo "la partita perfetta" - per stare alla definizione di Cairo - arriva sempre la bastonata. Era stato così dopo la vittoria contro il Pescara, con le due legnate prenatalizie di Modena. E il trend si era ripetuto in casa nella debacle firmata Verona giunta subito dopo la larga vittoria di Grosseto. Vincere ieri a Empoli avrebbe voluto dire calare un jolly quasi decisivo nella corsa alla A, ma anche soltanto pareggiare avrebbe avuto un significato particolare. Perdere con quel gol di Maccarone a metà del primo tempo, riapre invece il calderone delle polemiche in una settimana corta, quella che si concluderàvenerdì alle 19 nella sfida prepasquale dell'Olimpico contro la Reggina. Per chi vuol vedere il bicchiere mezzo pieno, comunque, il Toro conserva tre punti di margine in classifica su Sassuolo e Verona, e quattro sul Pescara in crisi. Stavolta, però, le responsabilità sono anche (soprattutto?) di Giampiero Ventura: il tecnico granata, cui vanno attribuiti grandi meriti se il Toro èlassù in classifica, stavolta ha toppato. Ha sbagliato la formazione di partenza, puntando su Surraco e Meggiorini che hanno dimostrato, una volta di più, tutta la loro inadeguatezza. Ma soprattutto non è riuscito a trasmettere alla squadra il messaggio delle trappole latenti dopo il 6-0 della scorsa settimana sul Gubbio. La squadra ha sbagliato l' approccio, ha mostrato supponenza e ha pagato, venendo sconfitta da una squadra non eccezionale. E dire che le occasioni, soprattutto nel secondo tempo, non sono mancate: Antenucci, meggiorni, Bianchi e Pasquato hanno avuto la palla per il pari. Niente da faree. Stavolta il Toro ha mostrato i propri limiti, di carattere prima ancora che tecnici. Nasce così, dalla testa e dalle gambe, la quinta sconfitta stagionale di una squadra che però ha perso due delle ultime quattro partite. E in questa occasione non ci si può aggrappare a nulla, neppure all' arbitro Calvarese, l'uomo del blackout di Padova: stavolta non ha inciso neppure lui.