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San Nicola
21/04/2012
h.15.00
BARI - TORINO 0-0
Bari
: Lamanna, Crescenzi, Polenta, Dos Santos, Garofalo (all'83' Bellomo), De Falco, Bogliacino, Defendi (al 61' Forestieri), Caputo, Stoian. A disposizione: Koprivec, Masi, Galano, Rivaldo, Albadoro. All.: Torrente.
Torino: Benussi, Darmian, Glik, Ogbonna, Parisi, Vives, Basha (al 54' D'Ambrosio), Iori, Stevanovic (al 74' Sgrigan), Antenucci, Bianchi (all'86' Meggiorini). A disposizione: Morello, Pratali, De Feudis, Pasquato. All.: Ventura.
Arbitro: Baracani di Firenze.
Reti: -
Spettatori: 5.286 di cui 4.440 abbonati per una quota partita di 28.000 euro, più 846 paganti per un incasso di 12.849 euro.
Note: Giornata di sole con temperatura tipicamente primaverile, terreno in discrete condizioni. Ammoniti Darmian, Iori e Vives per gioco falloso, Benussi per proteste. Bordata di fischi per tutta la durata della partita per Parisi a causa del presunto coinvolgimento con lo scandalo calcioscommesse relativo alle partite del Bari nella stagione 2010/2011, società nella quale militava, e per il tecnico Ventura. Prima dell'inizio del match è stato osservato un minuto di raccoglimento in memoria della scomparsa di Morosini avvenuta la scorsa settimana. Per l'occasione tutti i calciatori sono scesi in campo con una maglia ricordo con il volto dello sfortunato calciatore livornese. Presenti, in un San Nicola pressochè deserto, circa 100 sostenitori del Torino.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 22 aprile 2012]
E' vero, a Bari il Toro si accontenta e porta a casa un altro pareggino. Ma il punticino pugliese, conquistato al termine di una partita tutt'altro che entusiasmante, rappresenta un altro piccolo mattone nella rincorsa alla serie A. Perché il micro passo in avanti frutto di novanta minuti giudiziosi, diventa un passo da gigante se accostato ai risultati delle dirette concorrenti: il crollo del Verona a Crotone e il capitombolo interno del Sassuolo contro il Gubbio rilanciano il Toro che adesso torna ad essere primo in classifica da solo, pur dovendo ancora recuperare il secondo tempo contro la Reggina e la partita contro lo stesso Sassuolo. Mercoledì all' Olimpico i granata partono dal vantaggio di un gol, quello di Glik, da difendere nei restanti quarantacinque minuti. Ma la Reggina appare molto in palla: ieri ha sfruttato al massimo il ritorno di Breda in panchina, passeggiando 4-0 a Nocera Inferiore. Al San Nicola, invece, le occasioni si contano sulla punta delle dita di una mano: le parate del bravissimo Lamanna su Antenucci e Bianchi nel primo tempo, equilibrate dalle opportunità del romeno-romano Stoian che, nel primo tempo, è l' assoluto protagonista. Nella ripresa, quando il caldo abbassa i ritmi e stempera gli ardori, a sfiorare il gol della beffa è Parisi: i tifosi, che già lo avevano insultato venerdì all' aeroporto, lo identificano nell' uomo da contestare sempre e comunque per la vicenda del calcioscommesse. Il terzino scarica la rabbia con un mancino su punizione che viene disinnescato dal solito Lamanna. Partita finita? Tutt' altro. Perché come spesso accade in quest'ultimo periodo, il Toro inizia a spingere davvero soltanto nel quarto d' ora finale: e oltre alle opportunità di Sgrigna e D'Ambrosio, i granata si mangiano le mani per Antenucci. Fra i migliori fino a quel momento, l' ex ascolano; ma quando, al 37', il Toro parte in contropiede tre contro uno, Antenucci ha la doppia chance di servire in mezzo il pallone del ko definitivo a Bianchi o Sgrigna. Invece tenta il dribbling, sbaglia tutto e il Toro brucia l' occasione che avrebbe davvero potuto cambiare da subito tutta la stagione. A Ventura, fischiato anche lui, va bene così: il tecnico dosa con il bilancino energie e punti di vantaggio, e di certo il Toro - pur senza entusiasmare - conferma la propria struttura solida che subisce pochissimo.E infatti non è un caso se il Torino finoraè la squadra che ha subito meno sconfitte (cinque, come il Sassuolo) e meno gol (23 in 34 partite) di tutto il campionato. Per il resto se ne riparlerà fra tre giorni, contro la Reggina, la prima occasione per tentare la fuga decisiva.