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Olimpico
25/04/2012
h.14.30
PROSEGUIMENTO DAL 46', TORINO - REGGINA 1-0 (1-0)
Torino
: Benussi, Darmian, Glik, Ogbonna, Parisi, Basha, De Feudis, Vives, Meggiorini (all'89' Sgrigna), Antenucci (all'80' D'Ambrosio), Bianchi. A disposizione: Morello, Di Cesare, Pasquato, Verdi, Oduamadi. All.: Ventura.
Reggina: Belardi, Adejo (al 67' D'Alessandro), Freddi, Angella, Marino (al 71' Ceravolo), Colombo, Melara, Rizzo (al 67' A.Viola), Barillà, Rizzato, Campagnacci. A disposizione: Zandrini, Ragusa, N.Viola, Armellino. All.: Breda.
Arbitro: Velotto di Grosseto.
Reti: Glik 16'.
Spettatori: 15.640 di cui 7.904 abbonati per una quota partita di 42.788 € più 7.736 paganti (6.402 acquistati per la gara del 06.04.2012, più 1.334 acquistati per il proseguimento del 25.04.2012) per un incasso di 90.896 €.
Note: Proseguimento della partita sospesa il 06.04.2012 per grandine al 45' sul parziale di 1-0; come da regolamento il Torino non poteva schierare in campo Iori squalificato ed entrambe le squadre avevano a disposizione ancora tre cambi. Calci d'angolo 3-3, ammoniti Vives e De Feudis per gioco falloso, recupero 3'. Presenti all'Olimpico una trentina di supporter della Reggina.
Cronaca
[Tratto da La Repubblica del 26 aprile 2012]
Nove punti in quattro giorni. E' l'obiettivo granata che fra ieri e dopodomani vuol fare il botto per mettere (quasi) al sicuro il discorso promozione. Ieri il Toro ha fatto il suo: ha condotto in porto la ripresa contro la Reggina, soffrendo poco e rischiando nulla, e intascando tre punti ipotecati venti giorni fa dal gol segnato di testa da Glik. Domani, in un'aula di tribunale, si tratterà di fare il bis, confermando la vittoria a tavolino di Padova e restituendo finalmente luce piena al pomeriggio del famoso blackout. Poi, sabato, ancora in casa e ancora contro una squadra calabrese (il Crotone), si tratterà di tentare la botta finale al campionato. Intanto, in attesa di Padova e Crotone, il Toro allunga in vetta: adesso i punti di vantaggio sono quattro sul Verona secondo della classee cinque sul Pescara terzo in classifica. Fuga? Manco a parlarne, è il refrain in casa granata: "Nessuna fuga, non scherziamo - frena Ventura che finisce di parlare e corre a guidare la squadra che si allena all'Olimpico - Mancasse solo una partita alla fine saremmo felici, ma a +4 in stagione siamo già stati e non ci è servito a nulla. Per ora mi va bene così: mi è piaciuto lo spirito della squadra, pensavamo che la Reggina ci aggredisse, invece li abbiamo aggrediti noi". Altre parole ma stessi concetti, quelli espressi da Urbano Cairo: "Mancano ancora sette partite, sono tante, la strada è lunga. Ma sono soddisfatto per com'è andata stavolta: la Reggina ha giocato come se avessero a disposizione novanta minuti: son partiti tranquilli, salvo poi accelerare. Ma noi abbiamo avuto la mentalità giusta. La sentenza di Padova? Non è materia nostra. Siamo rappresentati da un nostro avvocato, abbiamo depositato una memoria ma non abbiamo un ruolo da protagonisti. Io, però, ho fiducia nella giustizia sportivať risponde il presidente del Torino, anche ieri contestato da una curva Maratona che ha inneggiato al tecnico della Primavera - ormai al passo d'addio - Antonino Asta. La ripresa di ieri è stata giocata tatticamente in maniera diversa rispetto alle attese: chi si aspettava una Reggina arrembante e un Toro guardingo è rimasto sorpreso. La squadra di Ventura parte forte, sfiora lo scacco matto in meno di un minuto (guizzo di Antenucci, parata di Belardi), poi rimane coperta e controlla i tentativi degli ospiti. Tentativi che però non arrivano: la Reggina conquista metri ma non tira mai in porta e le uniche occasioni per lavorare, a Benussi, le provocanoi suoi stessi compagni, da Darmian a Glik, con retropassaggi decisamente pericolosi. Con la Reggina che guadagna spazio, il Toro arretra e riparte in contropiede: l'occasione migliore, non a caso, giunge su una ripartenza calibrata da Vives, con Bianchi che si allarga per calciare di mancino, ma Belardi bravo a deviare in un'area deserta di maglie granata. Ancora contropiede, ancora un'occasione: stavolta è Meggiorini che parte centrale, ma perde tempo e cincischia prima di servire Vives. A metà tempo il tecnico calabrese Breda si gioca il tutto per tutto e attua, in tre minuti, tutti cambi a disposizione: dentro Ceravolo, Alessio Viola e D'Alessandro, e baricentro reggino decisamente più avanzato. Non basta: il Toro non rischia nulla e fa un altro passo prezioso verso la promozione. Un obiettivo che vorrebbe dire Nazionale anche per Glik: "Certo che penso anche al mio Paese e agli Europei, ma per adesso la mia attenzione è rivolta esclusivamente al Toro e alla serie A" dice il polacco. Intanto De Feudis esprime nel modo migliore la compattezza del gruppo granata: "Sono contento per me - dice il centrocampista che finora aveva giocato poco - ma sono soprattutto contento per il Toro. Pensiamo a fare punti, la B è dura e le sette partite che rimangono per noi saranno ancora sette finali".
TORINO - REGGINA SOSPESA al 45' sull'1-0
Torino
: Benussi, Darmian, Glik, Ogbonna, Parisi, Basha, Vives, De Feudis, Stevanovic, Bianchi, Antenucci. A disposizione: Morello, Di Cesare, Ambrosio, Oduamadi, Pasquato, Surraco, Meggiorini. All.: Ventura.
Reggina: Belardi, Freddi, Cosenza, Angella, D'Alessandro, Barillà, N.Viola, Rizzo, Rizzato, Ragusa, Boanzzoli. A disposizione: Zandrini, Marino, Armellino, Colombo, Campagnacci, Ceravolo, A.Viola. All.: Gregucci.
Arbitro: Velotto di Grosseto.
Marcatori: Glik 16'.
Spettatori: 14.306 di cui 7.904 abbonati per una quota partita di 42.788 €, più 6.402 paganti per un incasso di 81.196 €.
Note: Partita sospesa per un nubifragio con grandine che si è abbattuto su Torino a partire dalla metà del primo tempo. L'arbitro Velotto di Grosseto, dopo un sopraluogo avvenuto sul terreno di gioco circa venti minuti dopo quello che sarebbe dovuto essere il fischio d'inizio del secondo tempo, accertata l'impraticabilità di campo, ha fischiato la sospensione dell'incontro che è stato rinviato a data da destinarsi. Nel recupero verranno disputati i 45' mancanti ripartendo dal punteggio maturato sino alla sospensione. Ammonito Bonazzoli, calci d'angolo 3-3, presenti all'Olimpico una ventina di sostenitori della Reggina.