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Armando Picchi
01/05/2012
h.18.00
LIVORNO - TORINO 0-1 (0-1)
Livorno
: Bardi, Salviato, Bernardini, Knezevic, Lambrughi, Filkor, Barone (al 53' Paulinho), Schiattarella, Remedi (al 66' Prutsch), Piccolo, Dionisi (al 73' Bernacci). A disposizione: Mazzoni, Meola, Bigazzi, Rampi. All.: Madonna.
Torino: Benussi, Darmian, Glik, Ogbonna, D'Ambrosio, Basha, Iori, Vives, Stevanovic (all'81' Zavagno), Meggiorini (al 66' Antenucci), Bianchi (al 73' Sgrigna). A disposizione: Morello, Di Cesare, De Feudis, Pasquato. All.: Ventura.
Arbitro: Massa di Imperia.
Reti: Meggiorini 39'.
Spettatori: 4.750 di cui 3.075 abbonati e 1.675 paganti.
Note: Pomeriggio di tiepido sole dopo la pioggia copiosa caduta in mattinata e nel primo pomeriggio, temperatura primaverile, terreno in discrete condizioni. Ammoniti Darmian, Piccolo e Basha per gioco scorretto, Stevanovic per proteste, Zavagno per comportamento non regolamentare. Darmian, diffidato e ammonito, salterà per squalifica Torino-Padova di lunedì 7 maggio. Presenti all'Ardenza circa 300 sostenitori del Torino. Calci d'angolo 3-6 per il Torino, recupero 2' pt, 4' st.
Cronaca
[Tratto da La Nazione online del 1 maggio 2012]
Un colpo di testa vincente di Meggiorini e il Torino risponde alla goleada del Pescara riprendendosi la testa della classifica. Troppo poco incisivo il Livorno di Madonna per cercare di recuperare davanti alla corrazzata granata. Ospiti in vantaggio al 38' con Meggiorini che finalizza uno spunto vincente di Vives e per i padroni di casa è la terza sconfitta consecutiva dopo quella in casa con il Cittadella e quella di Ascoli. Il Livorno avrebbe dovuto assolutamente muovere la classifica per allontanarsi dal rischio dei play-out, ma non ce l'ha fatta. A parziale attenuante della formazione amaranto c'è il fatto di aver avuto di fronte un Torino che, pur non mostrandosi trascendentale nonostante scendesse al "Picchi" con le credenziali della prima in classifica, ha saputo comunque monetizzare al massimo l'unica vera palla gol che ha costruito. Si sapeva che quella del Livorno sarebbe stata una partenza ad handicap anche perché Armando Madonna doveva fare a meno degli infortunati Sini, Belingheri e Siligardi, oltre che squalificato Luci: quattro "concessioni" non certo di poco conto agli avversari. In più, il tecnico amaranto ha deciso di partire con uno schieramento a una sola punta, Dionisi, lasciando Paulinho in panchina per poi immetterlo nella ripresa. Al suo posto dall'inizio Piccolo sull'out destro, con Remedi schierato più al centro. I valori tecnici delle due squadre, però, sono comunque emersi ben presto. Dopo un quarto d'ora, infatti, il Torino si è impossessato del centrocampo riuscendo a controllare e a ripartire con maggior disinvoltura rispetto agli amaranto, che hanno sì mostrato grande caparbietà e tenacia, ma che obiettivamente hanno creato movimenti di una certa consistenza soltanto nel momento in cui si affidavano a Schiattarella, il più vivace di tutti. Troppo isolato davanti Dionisi, almeno nella prima frazione di gioco, e un po' troppo accentratore su stesso Piccolo.Il gol del Torino è arrivato nel momento in cui il Livorno, pur non essendosi mai reso molto seriamente pericoloso, sembrava riuscire a tener testa con grande dignità e convinzione ai granata. Meggiorini ha avuto tempo e spazio a sufficienza per incunearsi nella difesa dei padroni di casa e infilare Bardi con un colpo di testa in tuffo. Gli amaranto hanno accusato il colpo e nei restanti minuti del primo tempo hanno provato ad alzare un po' il baricentro, senza tuttavia riuscire a impensierire davvero Benussi. Dopo nemmeno 10 minuti dall'inizio del secondo tempo Madonna ha giocato la carta Paulinho, mandandolo in campo al posto di Barone. Il Livorno si è fatto più spavaldo, più coraggioso, ma la difesa del Torino ha tenuto bene. All'11' è stato proprio Paulinho a servire con un bel cross dalla destra Dionisi, che però si è visto parare la conclusione. Il muro della difesa granata è apparso insormontabile, pur accusando qualche sbavatura soprattutto con Ogbonna e provando un po' di sofferenza sulle incursioni di Schiattarella. Troppo poco, però, per un Livorno che non è mai riuscito a far bruciare le mani a Benussi. Nemmeno a 18 minuti dalla fine, quando Madonna ha inserito l'altra punta Bernacci al posto di Dionisi: il cambio non ha sortito gli effetti sperati dal tecnico e dal pubblico livornese. Adesso per gli amaranto, che hanno incassato la terza sconfitta consecutiva, la situazione si complica maledettamente. L'Empoli, che ha battuto il Gubbio per 2-1, li ha agganciati a quota 38. Sotto rimangono soltanto Nocerina e Vicenza a 34 punti, Gubbio a 31 e l'ormai già spacciato Albinoleffe a 25. Sabato prossimo il Livorno sarà a Verona per un match che, sulla carta, si prospetta davvero molto molto difficile. In queste ore il destino dell'allenatore Armando Madonna appare appeso a un filo. Sarà ancora sulla panchina del Livorno in queste ultime partite di campionato?