WWW.ARCHIVIOTORO.IT
info@archiviotoro.it
errori@archiviotoro.it
Olimpico
07/05/2012
h.21.00
TORINO - PADOVA 3-1 (1-0)
Torino
: Benussi, D'Ambrosio, Glik (al 41' Di Cesare), Ogbonna, Parisi, Basha, Iori, Vives, Stevanovic (al 74' Guberti), Bianchi, Meggiorini (al 64' Antenucci). A disposizione: Morello, De Feudis, Pasquato, Sgrigna. All.: Ventura.
Padova: Perin, Donati, Schiavi, Franco, Marcolini, Bovo (all'81' Succi), Italiano, Cuffa (al 55' Drame), Bentivoglio, Cacia, Ruopolo (al 46' Cutolo). A disposizione: Pelizzoli, Lazarevic, Jidayi. All.: Dal Canto.
Arbitro: Ostinelli di Como.
Reti: Meggiorini 12' (T), Di Cesare 53' (T), Cacia 58' (P), Antenucci 87' (T).
Spettatori: 18.093 di cui 7.904 abbonati per una quota partita di 42.788 €, più 10.189 paganti per un incasso di 128.858 €.
Note: Ammoniti Franco, Vives, Cuffa, Meggiorini, Parisi e Bentivoglio, tutti per gioco scorretto. Calci d'angolo 5-4 per il Padova, recupero 2' pt, 4' st. Serata primaverile, presenti all'Olimpico una sessantina di sostenitori del Padova.
Cronaca
[Tratto da La Repubblica dell' 8 maggio 2012]
Sale dopo tredici minuti del primo tempo il coro che il popolo granata si è tenuto in gola cinque mesi abbondanti. ''Spegni la luce'' urlano rabbiosamente i ventimila di uno stadio colorato e rombante come non accadeva da tempo. Perché la partita contro il Padova è un appuntamento da non perdere, e anche perché - a quel punto - il Toro è già in vantaggio. A rompere l'equilibrio, al 12', ci ha pensato l'uomo dell'ultima provvidenza granata, Meggiorini, entrato come un falco sul cross basso di Stevanovic che, sulla destra, stravince il confronto diretto con quel Marcolini che ha il Toro nel cuore ma che gioca in un ruolo non suo e che nel faccia a faccia non può che avere la peggio. Il gol di Meggiorini sposta gli equilibri di una partita che il Toro gioca da Toro vero: grinta, concentrazione e tanta intensità, tanto che la spinta granata meriterebbe il raddoppio prima ancora di arrivare alla mezz'ora: al 20' Stevanovic punta Marcolini, calcia quasi a botta sicura ma Perin salva ad una mano. Cosa manca in una serata ricca di pathos ed emotività? La contestazione all' arbitro, un must in casa granata. Ma anche stavolta non c' è molto da aspettare: è il 24' quando Bianchi viene steso in area da Franco. Il fallo sembra evidente a tutti, o meglio quasi tutti, visto che Ostinelli da Como si uniforma ai suoi colleghi, sfortunati in questo periodo quando fischiano il Toro. E il trattamento del popolo granata è lo stesso riservato all'ineffabile Di Bello di nove giorni fa: ''Buffone, buffone''. Il Toro che ringhia per mezzora tira il fiato nell' ultimo quarto d'ora del primo tempo, consentendo al Padova di mettere il naso in avanti. Nella ripresa il trend della partita è lo stesso del primo tempo: la locomotiva riparte e il Padova è di nuovo alle corde. All'8' ecco il raddoppio: Parisi va via sulla sinistra, il cross è radente, Bianchi non ci arriva ma alle sue spalle c'è Di Cesare che fa 2-0. Per lo stopper è il primo gol nel Torino, pesantissimo nell' economia della stagione: perché i granata si riprendono la vetta della classifica, si portano a +2 sul Pescara. Anche se, al 13', Cacia riapre la partita con una bella girata (in sospetto gioco pericoloso) che approfitta della bambola della difesa. Il Toro prende paura, arretra e prima Marcolini e poi Cutolo chiamano alla parata Benussi che si aiuta con l'ausilio della traversa. Ventura coglie il momento delicatissimo, si sbraccia come un ossesso davanti alla propria panchina per dare la carica. E soffre, come tutto il popolo granata, fino al contropiede di Antenucci che al 41' chiude la partita con il gol del 3-1.