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Olimpico
25/11/2012
h.15.00
TORINO - FIORENTINA 2-2 (1-0)
Torino
: Gillet, Darmian, Glik (al 31' G.Rodriguez), Ogbonna, D'Ambrosio, Basha, Gazzi, Santana, Cerci (al 66' Birsa), Bianchi, Meggiorini (al 70' Stevanovic). A disposizione: L.Gomis, Masiello, Agostini, Brighi, Verdi, Sgrigna, Sansone, Diop. All.: Ventura.
Fiorentina: Viviano, Roncaglia (all'82' El Hamdaoui), Gonzalo Rodriguez, Savic, Cuadrado, Aquilani (al 38' Ljajic), Olivera, Borja Valero, Pasqual, Mati Fernandez, Toni (al 42' Seferovic). A disposizione: Neto, Lupatelli. Hegazy, Cassani, Della Rocca, Llama, Migliaccio, Tomovic, Romulo. All.: Montella.
Arbitro: Damato di Barletta.
Reti: Cerci 39' (T), Gonzalo Rodriguez 74' rig. (F), Birsa 76' (T), El Hamdaoui 84' (F).
Spettatori: 15.879 di cui 7.340 paganti per un incasso di 116.970 €, più 8.539 abbonati per una quota partita di 114.515 €.
Note: Pomeriggio nuvoloso, terreno in discrete condizioni. Ammoniti Olivera per gioco falloso, D'Ambrosio per proteste. Calci d'angolo 5-3 per il Torino, recupero 3' pt, 2' st. Prime reti in maglia granata per Cerci e Birsa.
Cronaca
[Tratto da La Repubblica online del 25 novembre 2012]
Si ferma a cinque la striscia di successi consecutivi della Fiorentina di Vincenzo Montella. Nel giorno dell'assalto al secondo posto i viola non vanno oltre il pareggio in casa del Torino di Ventura. Anzi all'Olimpico i toscani vanno per due volte sotto (Cerci 40', Birsa 75') e soltanto un guizzo all'83' dell'ultima carta, El Hamdaoui, evita a Montella la sconfitta, dopo il primo pareggio di Rodriguez su rigore (74'). In mezzo una Fiorentina che prova come al solito a imbastire una manovra avvolgente ma paga l'assenza di Pizarro per squalifica, la scarsa vena propositiva di Olivera e un Aquilani costretto a uscire per un probabile stiramento (sorte simile a quella di Toni). Di fronte un Torino organizzato e attento in difesa, che ringrazia il contropiede dell'ex di turno, Cerci grazie al quale la partita si incanala sul binario preferito dagli uomini di Ventura: contenimento e ripartenze. Quanti infortuni - Primo tempo condizionato da diversi problemi fisici. La Fiorentina nella quale Mati Fernandez è inserito dal primo minuto a sorpresa al posto di Ljajic, prova a disegnare la solita manovra con tanti passaggi ma, già dalle prime battute, si capisce che ai viola manca il colpo finale. Il più volenteroso sembra Cuadrado che però a volte si perde nell'ansia di strafare. Al 30' brivido per uno scontro aereo tra Glik e Toni: testata violenta che costringe all'uscita immediata il polacco, seguito qualche minuto dopo anche dal centravanti viola (sostituito da Seferovic). Al 40' il momento di gloria di Alessio Cerci, che raccoglie un cross rasoterra di D'Ambrosio dalla sinistra e non lascia scampo a Viviano. Toro in vantaggio al primo tiro: il secondo arriva al 48' del primo tempo: Santana semina un paio di avversari dopo un controllo dubbio e chiama Viviano alla parata in tuffo. Doppia rimonta - Montella non può essere soddisfatto della sua squadra, ma dopo aver perso per strada anche Aquilani, ha tutti i suoi uomini palleggiatori già in campo. B. Valero prova a trascinare la squadra, visto che Olivera ha un atteggiamento più remissivo che propenso alla manovra. La svolta però arriva su calcio di rigore. Cuadrado entra in area: semina un paio di difensori con le sue finte e quando sembra aver ubriacato anche se stesso, cade dopo un tocco ingenuo di D'Ambrosio. Rigore assegnato da Damato che Rodriguez non sbaglia. Siamo al 29': neanche il tempo di festeggiare perché i viola vogliono vincere e tornano subito a centrocampo. Ma è il Torino a trovare il gol un minuto dopo, su un tiro cross di Birsa dalla destra che inganna Viviano e tutta la difesa viola. La partita sembra stregata per Montella che si gioca anche la carta El Hamdaoui. Al 39', sessanta secondi dopo l'ingresso in campo, il marocchino riceve da Cuadrado, esibisce il biglietto da visita, controllo e tiro immediato, e batte Gillet in diagonale. Ci sarebbero ancora 6 minuti più recupero. Ma nessuna delle due squadre riesce più a pungere. Pareggio che raffredda le ambizioni viola, mentre Ventura può essere soddisfatto di un Toro convincente anche in casa.