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Marassi
16/12/2012
h.15.00
GENOA - TORINO 1-1 (1-1)
Genoa
: Frey, Canini, Granqvist, Moretti, Rossi (al 71' Anselmo), Seymour, Bertolacci, Antonelli (all'85' Piscitella), Immobile (all'83' Said), Vargas, Borriello. A disposizione: Tzorvas, Donnarumma, Kranjic, Alhassan, Melazzi, Merkel, Jankovic, Hallenius. All.: Del Neri.
Torino: Gillet, Darmian, Glik, Rodriguez, D'Ambrosio, Vives (al 91' Masiello), Gazzi, Cerci, Birsa (al 60' Brighi), Bianchi, Santana (all'8' Sgrigna). A disposizione: L.Gomis, Di Cesare, Caceres, Bakic, Basha, Meggiorini, Sansone. All.: Ventura.
Arbitro: Orsato di Schio.
Reti: Bianchi 19' (T), Granqvist 29' (G).
Spettatori: 17.937 di cui 16.791 abbonati e 1.146 paganti.
Note: Ammoniti Borriello per proteste, Seymour e Rodriguez per reciproche scorrettezze, Vives, Darmian e Moretti per gioco falloso. Calci d'angolo 8-7 per il Genoa. Giornata fredda e poco soleggiata, terreno leggermente molle e insidioso in più zone del campo.
Cronaca
[Tratto da La Repubblica online del 16 dicembre 2012]
In una gara delicata che entrambe non potevano permettersi di perdere termina in parità fra Genoa e Torino (1-1), che prendono così un brodino al Ferraris senza però sostanzialmente cambiare granché la loro situazione di classifica. Una situazione che resta delicata per le due squadre, numeri alla mano da un paio di mesi a questa parte Cenerentole della serie A con un magro bottino raccolto: 4 punti in 9 gare per i Grifoni (tuttora penultimi in classifica), 7 per i granata, anch'essi scivolati nei bassifondi della graduatoria. E non è un caso che Genoa e Torino sono due delle tre squadre della serie A ad aver finora vinto il minor numero di partite: appena tre a testa, stessa cifra del Palermo. Genoa, un punticino dopo 4 ko in casa -Un risultato che ci può anche stare alla luce di come si sono sviluppati i novanta e passa minuti a Marassi, intensi ma anche caratterizzati da tanti errori, anche se gli uomini di Giampiero Ventura possono recriminare per un paio di nitide opportunità per il raddoppio nel finale, quando ormai i padroni di casa erano a corto di energie e difficilmente avrebbero potuto replicare. A guardarla in senso positivo, se non altro, in un periodo di magra il Toro ha colto un risultato utile con una prova di spessore, facendo un passettino in avanti, mentre la formazione di Gigi Delneri (la sua posizione resta in bilico, con De Canio in attesa di un'eventuale chiamata per tornare sotto la Lanterna) frena la serie di sconfitte interne, dopo 4 scivoloni davanti al proprio pubblico. Un pubblico che ha comunque incitato Rossi e compagni per tutto l'incontro, sostenendoli anche nei momenti di difficoltà, e alla fine dagli spalti sono arrivati un po' di fischi ma anche applausi. Gillet nega il vantaggio a Borriello - Il tecnico di Aquileia, dovendo rinunciare per squalifica a Sampirisi e Kucka, opta per il tridente Vargas-Borriello-Immobile e per la difesa a tre e l'approccio dei suoi (in settimana mini ritiro di due giorni a Coccaglio) è convincente, con gli avversari costretti sulla difensiva. Nemmeno cinque minuti e Rodriguez rischia l'autogol con un retropassaggio che ribadisce le doti feline di Gillet, pronto poi alla parata su Borriello. E il portiere belga nega il vantaggio al centravanti genoano prima del quarto d'ora, con un gran riflesso, quando il Toro ha già perso per infortunio Santana, dovendo inserire al suo posto Sgrigna. La difesa sbaglia, Bianchi colpisce - A colpire sono però i granata, sfruttando un errato posizionamento della retroguardia locale. Sul traversone mancino di Birsa, a centro area Bianchi si incunea tra i difensori di casa, rubando loro il tempo e con la nuca colpisce e mette nell'angolo fuori dalla portata di Frey. Si fa in salita per il Genoa, che Delneri prontamente corregge in corsa, passando al 4-4-2 e restituendo più equilibrio e compattezza. Granqvist rimette le cose a posto - Sarà un caso, però nel giro di una decina di minuti i rossoblù rimettono le cose a posto, anche con un pizzico di fortuna. Angolo di Bertolacci, sul primo palo stacca Gazzi che però di testa prolunga la traiettoria anziché allontanare e mette fuori causa i compagni, con Granqvist pronto alla deviazione vincente aerea nell'area piccola anticipando Glik e Rodriguez. Rissa prima dell'intervallo: due "gialli" - Le squadre si fronteggiano a viso aperto ma senza altre clamorose occasioni. E così il primo tempo si accende proprio nel finale per una rissa scatenatasi dopo un pallone scagliato da Rodriguez contro Immobile, segno che i nervi sono a fior di pelle, almeno in campo (sugli spalti le tifoserie sono gemellate). Orsato se la cava con un paio di ammonizioni, preferendo il basso profilo e il dialogo (come anche durante i 45 minuti). Finale di marca granata, traversa di Sgrigna - La ripresa si apre con un forcing genoano per il primo quarto, sfruttando soprattutto la spinta a sinistra di Antonelli e Vargas (il migliore in campo). Dai piedi del peruviano parte l'azione che porta Rossi a segnare, ma in posizione di fuorigioco (giusta la segnalazione del collaboratore), e anche il cross per il colpo di testa di Immobile, neutralizzato da Gillet. Ma quando affiora la stanchezza fra i padroni di casa, escono gli uomini di Ventura. Prima è di poco alta una punizione di Sgrigna, il quale poi si vede negare il raddoppio solo dalla traversa, che salva il Genoa a una decina di minuti dallo scadere. Delneri ricorre a forze fresche (dentro Anselmo, Said e Piscitella) ma non basta, e il colpo di testa di Vives a 5' dal novantesimo esce per una questione di centimetri. Matuzalem e Floro Flores, assaggio di Marassi - Quelli di Ventura devono accontentarsi del punto, provando magari a riassaporare il gusto del successo contro il Chievo prima di Natale quando il Genoa dovrà fare visita all'Inter. Un altro esame bello tosto per il Grifone, in attesa del mercato di gennaio e degli annunciati arrivi di Matuzalem e Floro Flores, oggi in tribuna con la moglie al Ferraris.