WWW.ARCHIVIOTORO.IT
info@archiviotoro.it
errori@archiviotoro.it
Adriatico
20/01/2013
h.15.00
PESCARA - TORINO 0-2 (0-2)
Pescara
: Perin, Balzano, Bianchi Arce, Capuano, Modesto, Nielsen (al 46' Cascione), Togni (al 74' Vukusic), Bjarnason, Weiss, Celik, Jonathas (al 46' Abbruscato). A disposizione: Pelizzoli, Falso, Romagnoli, Bocchetti, Blasi, Colucci. All.: Bergodi.
Torino: Gillet, D'Ambrosio, Glik, Rodriguez, Masiello, Gazzi, Brighi, Cerci (all'83' Vives), Meggiorini, Barreto (al 75' Sansone), Santana (all'82' Birsa). A disposizione: L.Gomis, Darmian, Caceres, Basha, Suciu, Bakic, Verdi. All.: Ventura.
Arbitro: Mazzoleni di Bergamo.
Reti: Santana 4', Cerci 41'.
Spettatori: 9.721 di cui 6.095 abbonati per una quota partita di 111.946,25 € e 3.626 paganti per un incasso di 53.086,50 €
Note: Prima dell'inizio della partita osservato un minuto di silenzio in memoria dell'ex presidente del Pescara Scibilia, in carica dal 1987 al 2004, scomparso in mattinata. Nell'occasione il padroni di casa scendevano in campo con il lutto al braccio. Ammoniti Bianchi Arce, D'Ambrosio, Masiello, Togni, Modesto e Birsa per gioco scorretto, espulso Weiss all'81' per doppia ammonizione, in entrambi i casi per simulazione e il tecnico pescarese Bergodi per proteste. Calci d'angolo 3-2 per il Torino, recupero 1' pt, 4' st. Esordio in maglia granata per il neo acquisto Barreto, e in maglia biancazzurra per il nuovo arrivato Bianchi Arce. Presenti all'Adriatico un centinaio di sostenitori del Torino.
Cronaca
[Tratto da La Repubblica online del 20 gennaio 2013]
Erano in palio punti pesanti all'Adriatico, in chiave permanenza nella massima serie, e se li aggiudica per intero il Torino. Gli uomini di Giampiero Ventura piazzano un bel colpo, con un successo all'inglese in termini di risultato, il quinto utile consecutivo che li allontana dalla zona calda della classifica, dove invece rimane impelagato il Pescara, sempre quartultimo dopo questo scivolone. Pescara, primo tempo da dimenticare - Del resto in quello che era il primo di una serie di confronti diretti fondamentali per la rincorsa alla salvezza la formazione abruzzese (con il lutto al braccio per la scomparsa dell'ex presidente Pietro Scibilia, ricordato anche con 1' di silenzio) regala un tempo intero agli avversari, non riuscendo ad organizzare la benché minima reazione dopo essere stata colpita a freddo. Mancano idee e intensità ai padroni di casa, incapaci fino all'intervallo di trovare il filo del discorso e di cambiare marcia, almeno sul piano dell'atteggiamento. E così, inevitabile, prima dell'intervallo arriva il raddoppio dei granata, che ipotecano il successo già dopo 45 minuti. D'accordo i dubbi sul fuorigioco o meno di Santana in occasione del vantaggio del Toro (come pure poi quelli ancora maggiori sulla seconda ammonizione a Weiss, ma a una decina di minuti dallo scadere), però è un sensibile passo indietro per il Pescara, a cui probabilmente serve qualcos'altro dal mercato di riparazione (in campo dall'inizio il difensore argentino Bianchi Arce, non ancora invece D'Agostino e Caraglio). Torino, brillante esordio di Barreto - Dall'altra parte, invece, il Torino ha dimostrato di saper sopperire ad alcune assenze (squalificato il terminale offensivo Bianchi, oltre agli infortunati di lungo corso Ogbonna e Diop), interpretando al meglio la gara e sapendola leggere bene nel suo divenire. Positivo l'approccio dell'ultimo arrivato Barreto, così come il rientro di Santana, che consentono a Ventura non poche alternative di formazione. Insomma, con questa concentrazione e umiltà il club di Cairo può trarsi d'impaccio senza problemi e magari aspirare a togliersi qualche bella soddisfazione da matricola. Santana sul filo del fuorigioco colpisce a freddo - Non passano neppure cinque minuti che il risultato si sblocca: su un cambio di fronte di Cerci la difesa del Pescara tenta il fuorigioco, Santana si trova da solo (posizione almeno dubbia) e poi è anche fortunato sull'uscita disperata di Perin perché dopo il rimpallo il pallone carambola in fondo al sacco. Ti aspetti una reazione d'orgoglio dei padroni di casa (incitati con calore dal pubblico), invece sono gli ospiti a sfiorare il 2-0 già al 18' con un colpo di testa di D'Ambrosio fuori di un niente. Abruzzesi in tilt, Cerci firma il raddoppio - In un primo tempo da encefalogramma piatto l'unico sussulto biancazzurro è ad opera di Weiss, con azione personale e destro fuori (26'). Così la superiorità della squadra di Ventura, padrona del campo in questa prima frazione, si concretizza con il raddoppio, firmato al 41' da Cerci, uno dei migliori, con la complicità della disattenta retroguardia locale.Bergodi cambia, Gillet salva su Bjarnason - Bergodi capisce di aver sbagliato formazione e al riposo prova a correre ai ripari, inserendo Cascione in regia e Abbruscato davanti, e in effetti è un Pescara diverso quello della ripresa, capace per i primi 20 minuti di giocare nella metà campo avversaria, costruendo anche occasioni per riaprire la gara. La più nitida al 16', quando sugli sviluppi di un corner prolungato da Abbruscato è Bjarnason a trovarsi a tu per tu con Gillet, che gli nega il gol con un guizzo felino, festeggiando nel modo migliore la sua 500ª presenza ufficiale tra i professionisti in Italia. E il portiere belga è attento poi anche su Abbruscato (girata aerea). Mazzoleni severo con Weiss, due simulazioni - A metà tempo Weiss cerca il rigore, cadendo sul leggero contatto di D'Ambrosio, e giustamente Mazzoleni lo ammonisce per simulazione. Ma meno di un quarto d'ora dopo è eccessivamente severa la decisione del direttore di gara che mostra un altro giallo allo slovacco (sempre per lo stesso motivo), caduto dopo un intervento di disturbo al limite di Rodriguez: si poteva al limite non assegnare il fallo, ma la simulazione pare un tantino esagerata… Così la pensa anche Bergodi, allontanato per proteste dopo questo episodio. Granata vicini al tris nel finale - Il pubblico si innervosisce e un po' anche il match, che fino a quel momento era stato all'insegna della correttezza. Con un uomo in meno e sotto di due reti il Pescara non crede più nella rimonta e nel finale sono i granata in contropiede a sfiorare il tris, prima con un palo esterno di Meggiorini e poi con un tiro di Sansone a lato di pochissimo. Così domenica la truppa di Bergodi è attesa da un altro spareggio salvezza contro la Samp, mentre gli uomini di Venturi sfideranno l'Inter. Quarantuno tifosi denunciati - Quarantuno tifosi denunciati (38 torinisti e 3 pescaresi) e sottoposti a Daspo: è il bilancio di un'operazione di polizia portata a termine prima, durante e dopo la gara. Sono stati bloccati in mattinata quattro pulmini di tifosi granata, al cui interno erano nascoste 31 mazze di plastica ad uso di idraulici, lunghe un metro. Per evitare problemi maggiori, i tifosi ospiti (tutti provvisti di tessera del tifoso) sono stati fatti entrare allo stadio, mentre proseguivano i controlli. Al termine tutti gli occupanti dei mezzi sono stati denunciati con l'accusa di porto di strumenti atti a offendere. All'interno dell'Adriatico sono stati individuati dalle telecamere a circuito chiuso tre tifosi pescaresi che lanciavano petardi e fumogeni. Per loro la denuncia è scattata con l'accusa di lancio di petardi di genere proibito.