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Artemio Franchi
21/04/2013
h.15.00
FIORENTINA - TORINO 4-3 (3-1)
Fiorentina
: Viviano, Tomovic, Rodriguez, Compper, Savic, Aquilani (al 72' Romulo), Pizarro, Borja Valero, Cuadrado, Larrondo (all'81' El Hamdaoui), Ljajic (al 63' Fernandez). A disposizione: Lupatelli, Neto, Roncaglia, Sissoko, Jovetic, Migliaccio, Bernardeschi, Toni. All.: Montella.
Torino: Gillet, Darmian, Glik, Ogbonna, D'Ambrosio, Vives, Gazzi (al 46' Basha), Cerci, meggiorini (al 67' Bianchi), Barreto (al 72' Jonathas), Santana. A disposizione: Coppola, Rodrigues, Di Cesare, Caceres, Masiello, Bakic, Menga, Birsa, Diop. All.: Ventura.
Arbitro: Calvarese di Teramo.
Reti: Cuadrado 7' (F), Aquilani 16' (F), Ljajic 33' (F), Barreto 44' (T), Santana 57' (T), Cerci 77' (T), Romulo 87' (F).
Spettatori: 33.944 di cui 20.474 paganti per un incasso di 244.473 euro e 12.636 abbonati per una quota partita 176,703 euro; a questo dato vanno aggiunti 834 voucher in viola per una quota di 6802 euro.
Note: Espulso Darmian al 91' per doppia ammonizione, in entrambi i casi per gioco falloso. Ammoniti Vives, Cuadrado e Bianchi per gioco falloso. Recupero 2' pt, 4' st; calci d'angolo 7-3 per il Torino, giornata di sole, terreno in discrete condizioni anche se rattoppato in più punti. Presente in tribuna il sindaco di Firenze Renzi. Consueto gemellaggio tra tifoserie rinnovato come da prassi in ogni sfida.
Cronaca
[Tratto da La Repubblica online del 21 aprile 2013]
Bella, impaurita, comunque testarda. La Fiorentina prima schiaccia il Torino, poi le regala campo, speranze e partita, prima di riprendersi tutto a un soffio dalla fine. Sogni champions salvi e coronarie da verificare sulle gradinate, alla fine di questa sfida sadomaso che in confronto 50 sfumature di grigio pare topolino. Chissà cosa è successo nella testa dei viola. Presunzione, certo. Pensare che dal 3-0 in poi giochicchiare sarebbe bastato per arrivare alla fine. Gli elettori del centrosinistra dal cuore viola avranno rivisto strani fantasmi. Ma come? Pure qui ci buttiamo via così? Invece no, al Franchi c'è stato il lieto fine. Ma che sofferenza, però, dentro questo spettacolo di calcio bello e arioso. Con una Fiorentina che domina fin da subito mettendo in mostra anche uno spiccato senso del bello. Il primo gol di Cuadrado arriva dopo 7 minuti, ed è bellissimo: un pallonetto furbo con Gillet perso a metà strada. Poi arrivano, in sequenza, un colpo d testa di Aquilani e una punizione meravigliosa di Ljajic. Fantastico, pensano i tifosi. E anche "che noia", magari, immaginando ciò che resta della sfida. Macché. Il primo segnale che le cose stanno cambiando è un gol di Barreto alla fine del primo tempo. Una rete che cambia i ritmi esistenziali di una partita che ricomincia senza la Fiorentina. Solo Torino, che con due azioni scala la sua montagna. E qui sono fantasmi veri per i tifosi del Franchi: una giocata solitaria di Santana e un sinistro violento di Cerci. Cioè due ex che ti stendono a stretto giro. Roba da matti. Va detto che Ventura è stato bravo a cambiare le carte, aggiungendo peso davanti (Jonathan e Bianchi) e dinamismo nel mezzo, con Basha al posto di Gazzi. Ma il bello di questa Fiorentina, come dice Montella, è che non molla mai. La testardaggine è una sua dote, e la classifica lo spiega bene. Così nasce un finale pazzesco. Con Cuadrado che sbaglia una grande occasione e Viviano, incerto sui gol, che salva la porta da situazioni a rischio. Ecco allora il lieto fine per uno stadio in preda alle palpitazioni. Romulo si inventa un'azione in verticale, ElHamdaoui gli restituisce la palla e il brasiliano mette dentro il pallone. Roba da infarto. Ma la Fiorentina a volte funziona così.