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Olimpico
08/05/2013
h.20.45
TORINO - GENOA 0-0
Torino
: Gillet, Darmian, Glik, Ogbonna, Rodriguez, D'Ambrosio (al 54' Birsa), Brighi, Basha, Vives, Cerci (al 58' Barreto), Bianchi (al 65' Meggiorini). A disposizione: Coppola, Di Cesare, Masiello, Gazzi, Bakic, Menga, Jonathas. All.: Ventura.
Genoa: Frey, Cassani (al 46' Granqvist), Portanova, Manfredini, Moretti, Antonelli, Matuzalem, Kucka (al 70' Toszer), Rigoni, Bertolacci, Borriello (al 73' Floro Flores). A disposizione: Tzorvas, Donnarumma, Bovo, Pisano, Nadarevic, Vargas, Jorquera, Jankovic, Immobile. All.: Ballardini.
Arbitro: Rocchi di Firenze.
Reti: -
Spettatori: 20.380 di cui 8.539 abbonati più 11.841 paganti.
Note: Serata fresca, terreno in ottime condizioni; ammoniti Manfredni e Granqvist per gioco falloso; calci d'angolo 5-1 per il Torino, recupero 0' pt, 5' st. Presenti all'Olimpico un migliaio di sostenitori del Genoa, il cui settore ospiti era quasi del tutto pieno. Pareggio annunciato e bordate di fischi al termine da parte di tutto lo stadio granata per la prova deludente.
Cronaca
[Tratto da La Repubblica online dell' 8 maggio 2013]
Cronaca di una partita che non c'è stata: con lo 0-0 di stasera, Torino e Genoa conquistano un prezioso punto salvezza, ma perdono la faccia. Raramente si è vista una partita così non giocata, così squallidamente interpretata alla faccia del pubblico pagante. E infatti, l'orgoglio sportivo che non hanno avuto i giocatori, lo ha avuto il pubblico, spazientito: nella ripresa sono partiti cori con epiteti di tutti i generi, dal "Vergognatevi", al classico "Buffoni", per sfociare in un ironico olè di sfottò. Nel primo tempo, quando la gente aveva cominciato a intuire, era invece partito il messaggio polemico; la giocate o no? Infatti c'è un limite a tutto: il Genoa non ha mai tirato in porta, il Toro ci ha almeno provato con una girata di Bianchi di testa nel primo tempo e con una punizione insidiosa di Birsa, uno che non voleva starci a fare figuracce, nel finale. Unico alibi, il gol iniziale dell'Udinese a Palermo, ma quando poi i rosanero hanno pareggiato, non è che sia cambiato granché. Il secondo gol friulano è stato come una liberazione, come l'implicita autorizzazione per i ragazzi di Ventura di non giocarsi la partita. Un minuscolo pezzetto di ragione in più poteva averla il Genoa, che giocava fuori casa, ha gli scontri diretti negativi con il Palemo e un calendario più difficile di quello del Toro. Gli unici vincitori (soltanto morali) della partita sono stati i tifosi di entrambe le squadre: giustamente indignati quelli del Torino, che avrebbero voluto una salvezza (peraltro non ancora raggiunta a quota 37) e quelli del Genoa che, pure in sofferenza, si sono uniti alla disapprovazione, tanto è vero che i giocatori liguri si sono ben guardati dall'andare a salutarli a fine gara, come fanno sempre. Adesso per il Toro restano Chievo fuori e Catania in casa, quindi, salvo clamorosi colpi di scena, i granata resteranno in serie A. Per puro dato statistico, le due squadre si erano schierate con un 3-5-2 speculare, insolito per Ventura, che aveva lasciato solo Bianchi e Cerci in avanti, ma si è capito subito che lo schema tattico non sarebbe stato efficace. E soprattutto, si è capito subito o molto presto che la partita non sarebbe stata giocata. Se si fosse disputata in Inghilterra, non si sarebbe certo assistito a uno spettacolo deprimente come quello di stasera.