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Olimpico
19/05/2013
h.15.00
TORINO - CATANIA 2-2 (0-1)
Torino
: Coppola, Darmian, Di Cesare, Rodriguez, Ogbonna, Caceres, Basha, Vives (al 46' Brighi), Bakic (al 69' Gazzi), Cerci, Jonathas (al 51' Bianchi). A disposizione: Gillet, Gomis, Masiello, Glik, Menga, Meggiorini, Birsa, Diop. All.: Ventura.
Catania: Frison, Izco, Bellusci, Spolli, Capuano (al 57' Augustyn), Biagianti, Almiron (al 48' Sciacca), Barrientos, Castro, Gomez (all'88' Petkovic), Bergessio. A disposizione: Andujar, Terracciano, Ricchiuti, Keko, Salifu, Cani, Doukara, Cabalceta. All.: Maran.
Arbitro: Peruzzo di Schio.
Reti: Almiron 25' (C), Cerci 53' (T), Bergessio 62' (C), Bianchi 84' (T).
Spettatori: 15.861 di cui 7.322 paganti per un incasso di 168.381 euro, più 8.539 abbonati per una quota partita di 114.515 euro.
Note: Ammoniti Frison e Augustyn per gioco falloso; calci d'angolo 4-4, recupero 1' pt, 3' st. Presenti all'Olimpico una quarantina di sostenitori del Catania più una ventina sparsi in Curva Primavera. Esordio in serie A e in maglia granata per Bakic, prima presenza stagionale per Coppola, prelevato nel mercato di riparazione di gennaio. Ultima presenza in maglia granata per Rolando Bianchi, in gol (il 77° in maglia granata) e salutato in maniera calorosa da tutto lo stadio al termine della partita.
Cronaca
[Tratto da La Repubblica online del 19 maggio 2013]
Il campionato di Torino e Catania si chiude nel migliore dei modi per entrambe le squadre, al di là del pareggio dell'Olimpico. I rossoazzurri, grazie anche al successo dell'Udinese a San Siro, si assicurano l'ottavo posto in classifica, piazzamento che corona una stagione giocata alla grande; d'altro canto, il tifo granata può tributare il giusto omaggio ad una squadra che ha raggiunto la salvezza e, soprattutto, a quel Rolando Bianchi che decide il 2-2 finale nella sua ultima gara con il Torino. È da brividi il saluto del tifo torinista al bomber, che non rientra nei piani del tecnico Ventura. Catania più efficace in zona gol - Fin da subito sono i granata a cercare con maggior insistenza la via del gol, soprattutto grazie alla vena del solito Cerci, ma è il Catania a trovare la via del gol grazie ad una bella penetrazione di Castro, lanciato da Bergessio, con appoggio in mezzo per Almiron che gira agevolmente a rete. Pur senza strafare, i granata cercano il pari ma, quando Cerci batte Frison di testa, c'è la bandierina dell'assistente a vanificare lo spunto dell'ex viola. Gli etnei, dal canto loro, non fanno molto per trovare il raddoppio, rinfrancati anche dal risultato di San Siro che vede l'Udinese saldamente in vantaggio sull'Inter. Botta e risposta nella ripresa - Nella ripresa Ventura lancia prima Brighi e poi l'attesissimo Bianchi e saranno proprio loro due a propiziare il gol del pari, realizzato da Cerci su bell'assist dell'ex clivense. L'equilibrio dura per poco più di dieci minuti, perché il Catania riesce presto ad approfittare di uno svarione di Ogbonna e Rodriguez, con la sassata di Bergessio a battere inesorabilmente Coppola. A quel punto, ai granata non sembra più interessare il pareggio di per sé: il Torino gioca solo per regalare il gol a Rolando Bianchi. Per Bianchi gol e lacrime - Il bomber è destinatario di ogni pallone pericoloso ma la porta di Frison sembra stregata per lui, soprattutto quando, all'82', un suo gran tiro in diagonale si infrange sul palo. Un minuto dopo, però, arriva il boato tanto atteso. È il solito Cerci a incunearsi in area catanese e servire a Bianchi un cioccolatino che chiede solo di essere spinto in porta. La partita, di fatto, finisce qui: l'esultanza sotto la Maratona è solo l'antipasto di quello che succederà da lì a dieci minuti, al triplice fischio finale: forte del gol numero 77 in maglia granata, Bianchi fa tutto il giro del campo dell'Olimpico, per dare il suo ultimo saluto ad un tifo che lo ha eretto a bandiera. Bianchi: "Ventura non mi vuole qui" - Ancora visibilmente emozionato, Rolando Bianchi parla nel post-gara dell'omaggio tributatogli dal tifo torinista e di quello che sarà del suo futuro: "Cinque anni a Torino, fatti di momenti positivi e negativi, non potrò dimenticarli facilmente - dice il bomber, che lascia il Toro con uno score di 77 gol in 180 partite - Ringrazio tutti i compagni che ho avuto e tutte le persone che hanno lavorato qui, perché mi hanno consentito di entrare nella storia e mi hanno fatto capire cosa significa indossare la maglia granata, spero di averla onorata. E' stato bello vedere l'emozione dei miei genitori, ne sono orgoglioso. Per vagliare le possibili nuove destinazioni, ho voluto aspettare la fine del campionato, per rispetto nei confronti dei miei tifosi; ora vedrò quale sarà la soluzione migliore: voglio divertirmi e giocare a calcio come piace a me. Ventura? Sono talmente emozionato, non è il momento di far polemica, ma mi sembra abbastanza chiaro chi è che non mi vuole a Torino".