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Olimpico |
14/09/2013 |
h.20.45 |
TORINO - MILAN 2-2 (0-0) Torino: Padelli, Glik, Bovo, Moretti, Darmian, Brighi, Vives, El Kaddouri, D'Ambrosio (all'80' Pasquale), Immobile, Cerci (al 76' Larrondo, al 94' Farnerud). A disposizione: Gomis, Berni, Rodriguez, Basha, Maksimovic, Scaglia, Bellomo, Meggiorini. All.: Ventura. Milan: Abbiati, Zaccardo, Mexes, Zapata, Emanuelson, Muntari, De Jong, Montolivo (al 45' Poli), Kakà (al 70' Birsa), Balotelli, Robinho (al 58' Matri). A disposizione: Amelia, Coppola, Vergara, Constant, Nocerino, Cristante. All.: Allegri. Arbitro: Massa di Imperia. Reti: D'Ambrosio 47' (T), Cerci 71' (T), Muntari 88' (M), Balotelli 97' rig. (M). Spettatori: 22.788 di cui 8.780 abbonati più 14.008 paganti per un incasso di 398.950 €. Note: Serata fresca tipicamente estiva, terreno in perfette condizioni. Il settore ospiti dell'Olimpico è esaurito come lo stadio che presenta un ottimo colpo d'occhio e pochissimi spazi vuoti. Ammoniti Zapata e Poli per gioco falloso, Gklik per proteste ed El Kaddouri per comportamento non regolamentare. Calci d'angolo 4-4, recupero 1' pt, 4' st, più ulteriori 3'. Nell'azione che ha portato al calcio di rigore per il Milan, Larrondo si è procurato la frattura della gamba destra; in virtù di questo si è scatenato un grosso parapiglia tra giocatori e dirigenti delle due squadre al termine della gara, sedato a fatica dalla terna arbitrale. Cronaca [Tratto da La Repubblica online del 14 settembre 2013] Tanto rammarico, ma soprattutto, tantissime polemiche all'Olimpico di Torino dove il Milan, sotto di due reti, agguanta il pareggio (2-2) contro gli uomini di Ventura solo nei minuti finali al termine di una partita giocata malissimo e dominata dai padroni di casa. A scatenare la rabbia del Torino sono i due gol milanisti. Il primo nato da un'azione confusa viziata da una presunta posizione di fuorigioco di Balotelli e da una gamba tesa ai danni di Padelli proprio dello stesso attaccante rossonero. Il secondo per un rigore (netto) procurato da Pasquale ai danni di Poli, ma scaturito da una mancata sostituzione di Larrondo, infortunatosi nell'azione precedente, che ha mandato su tutte le furie Giampiero Ventura e tutto l'Olimpico. C'è, quindi, tanto rammarico per una gara che fino all'86' era messa in cascina grazie alle reti nella ripresa di D'Ambrosio e Cerci. Il Milan, dunque, resta un tabù per i piemontesi che non battono i rossoneri dall'1-0 firmato Lucarelli nel 2001. Rabbia e rammarico granata - Un pareggio beffardo che si somma alla sconfitta immeritata di Bergamo nella seconda giornata e che offusca in parte il bel gioco e il carattere messi in mostra contro il Milan. A sentire Ventura, ai granata è stato fatto un torto enorme quanto un grattacielo. La realtà dei fatti è che i suoi uomini si sono fatti prendere dalla foga e dall'agonismo nel confuso tentativo di difendersi nel finale dai disperati tentativi del Milan. Il rigore regalato da Pasquale in pieno recupero ne è la prova lampante. Del merito, quindi, va dato al Torino per la grandissima partita svolta questa sera, merito a Ventura per la ragnatela con cui è riuscito a imbrigliare le giocate dei vari Balotelli, Kakà e Montolivo, merito ai tifosi che hanno trasformato l'Olimpico in una vera e propria bolgia. Resta, però, il rammarico per non aver saputo gestire bene la gara nel momento in cui il Milan attaccava più per la forza della disperazione che per logica calcistica. Milan inguardabile, salvato dagli episodi - Brutto da vedere, senza arte né parte, il Milan esce dall'Olimpico con tanti dubbi e poche certezze. A quattro giorni dall'esordio nella fase a gironi di Champions contro il Celtic, i rossoneri devono fare i conti con una condizione mediocre e con i tanti infortuni ai quali si è aggiunto anche Riccardo Montolivo. Il ritorno di Kakà non è stato come se lo aspettavano tutti in casa Milan. Il brasiliano è stato per tutta la sera marcato a uomo da Vives, ma va detto che è stato l'unico dei quattro attaccanti scesi in campo (nel conto c'è anche Matri) a provare a dare un po' di movimento a un reparto offensivo apparso sterile e sotto tono. La fortuna di Allegri si chiama Poli. L'ex Samp è l'uomo in più in questo inizio di stagione e anche oggi ha contribuito a far parlare di sé dando il là all'azione che ha portato al gol Muntari e procurandosi il "rigore delle polemiche" con cui Balotelli ha chiuso il match. Il match - Il primo tempo scivola via senza grandi emozioni. Giusto una conclusione per parte dalla distanza di Vives e Montolivo, per il resto Abbiati e Padelli svolgono lavoro di normale amministrazione e la gara si gioca soprattutto a centrocampo dove i granata danno qualcosa in più sul piano della velocità e della grinta. Nella ripresa il Torino riparte da dove aveva finito nel primo tempo e al 2' va in vantaggio con un destro di D'Ambrosio dagli 11 metri. Sotto di un gol, il Milan continua a subire il carisma dei padroni di casa che, con compostezza, contengono le sortite rossonere colpendo in contropiede al 26' con Cerci lanciato a tu per tu con Abbiati da Immobile. La risposta ospite è affidata a Balotelli sul quale, però, si esalta Padelli. All'86' la svolta del match con Muntari che infila l'estremo granata dal limite quasi in maniera grottesca (la palla rotola lentamente in porta col n.1 di casa preso in controtempo). In pieno recupero Pasquale atterra ingenuamente Poli in area e manda Balotelli dal dischetto. SuperMario dagli undici metri (dopo 3' di nulla tra proteste e infortunio di Larrondo) spiazza Padelli riportando il Milan a tre punti da Juventus e Inter (a 5 dal Napoli capolista, ndr). |
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