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Olimpico |
20/10/2013 |
h.20.45 |
TORINO - INTER 3-3 (1-1) Torino: Padelli, Darmian, Vives, Moretti, D'Ambrosio, Brighi (all'81' Bellomo), Gazzi, Farnerud (al 49' Immobile), Pasquale, Barreto (al 75' Meggiorini), Cerci. A disposizione: Gomis, Berni, Masiello, Maksimovic, Scaglia. All.: Ventura. Inter: Handanovic, Rolando, Ranocchia, Juan Jesus, Jonathan, Guarin, Cambiasso, Taider (al 61' Belfodil), Nagatomo, Kovacic (al 6' Carrizo), Palacio (all'80' Wallace). A disposizione: Castellazzi, Andreolli, Icardi, Mudingayi, Kuzmanovic, Samuel, Pereira, Donkor, Olsen. All.: Mazzarri. Arbitro: Doveri di Roma. Reti: Farnerud 21' (T), Guarin 45' (I), Immobile 53' (T), Palacio 55', 71' (I), Bellomo 90' (T). Spettatori: 20.881 di cui 12.101 paganti per un incasso di 337.900 € più 8.780 abbonati per una quota partita di 110.841 €. Note: Espulso Handanovic per gioco scorretto su Cerci in chiara occasione da gol al 6': al suo posto in porta ha preso posizione Carrizo (in luogo di Kovacic), il quale ha respinto il calcio di rigore di Cerci al 7'. Per il granata primo errore dal dischetto in questa stagione. Ammoniti Gazzi, Immobile, Taider e Cambiasso per gioco scorretto, Farnerud per comportamento non regolamentare. Calci d'angolo 9-2 per il Torino, recupero 2' pt, 4' st. Nel Torino si sono rivisti in campo, entrambi dal primo minuto, Barreto e Gazzi, entrambi rientranti dalla lunga squalifica legata allo scandalo del calcioscommesse per i fatti avvenuti a Bari nella stagione 2008-2009. Serata fredda bagnata da pioggia, terreno scivoloso ma complessivamente in perfette condizioni. Immobile, ammonito, salterà per squalifica Napoli-Torino di domenica prossima. Con questo pareggio, il quarto stagionale, il Torino interrompe la lunghissima striscia di vittorie consecutive dell'Inter sul campo granata, che perdurava da 9 gare. Cronaca [Tratto da La Repubblica online del 20 ottobre 2013] Cuore e grinta non bastano all'Inter per sbancare l'Olimpico di Torino dove i padroni di casa non sfruttano l'uomo in più per un'intera partita. Alla fine finisce 3-3 con i portieri decisivi in negativo. Due clamorosi errori in uscita di Padelli, infatti, favoriscono i momentanei pareggi di Guarin e Palacio, un errore di valutazione sempre in uscita di Carrizo permette la rete finale di Bellomo, senza contare l'uscita kamikaze di Handanovic che ha lasciato i suoi con l'uomo in meno dopo appena 5'. L'Inter resta così la bestia nera del Torino che non batte i nerazzurri in casa da ben 19 anni, da quel 2-0 del 27 febbraio del 1994 con reti di Poggi e Cois. All'Inter manca Campagnaro - Gli uomini di Mazzarri perdono la ghiotta opportunità di avvicinare in un colpo solo Juventus e Napoli, ma per come si era messa la partita è difficile dire se il pareggio di Torino porti con sé più rabbia (per l'espulsione e per essere stati a un passo dalla vittoria fino a 3' dalla fine) o più soddisfazioni (per aver saputo reagire capovolgendo il risultato pur con l'uomo in meno). Resta, però, la consapevolezza che l'assenza di Campagnaro è una grandissima perdita per il gioco nerazzurro, sia per la fase difensiva, sia per quella offensiva. Peccato che sugli spalti gli ultrà nerazzurri fossero più concentrati a cantare cori contro il Napoli, la Sampdoria e l'Atalanta che a sostenere i propri beniamini. I tifosi nerazzurri, infatti, per tutti i 90' hanno protestato pesantemente contro Lega e Figc ironizzando anche su se stessi ("nerazzurri pezzi di m.." e "Milano in fiamme"). Inutili le intimidazioni dello speaker dell'Olimpico. Toro troppo distratto - Chi, invece, ha da recriminare qualcosa è sicuramente il Torino. L'uomo in più ha sicuramente avuto un effetto soporifero sulla formazione granata che dopo il vantaggio di Farenud ha lentamente smesso di giocare permettendo a un'Inter spaventata e senza idee prima di pareggiare i conti e poi di capovolgere il risultato. Roba da mandare su tutte le furie Ventura, soprattutto dopo i precedenti con Milan e Sampdoria. Certo i clamorosi errori di Padelli in serata decisamente "no", hanno di fatto spezzato le gambe ai granata che, ad onor del vero, non hanno mai affondato il colpo quando l'Inter provava a respirare un attimo. I 13 gol subiti dovranno far riflette l'ambiente. Il match - La gara nasce subito sotto una cattiva stella per gli uomini di Mazzarri che, dopo aver rischiato di andare sotto con Cerci (palo al 3'), si ritrova in 10 dopo neanche 5' per l'espulsione di Handanovic, reo di aver travolto Cerci in uscita. Dal dischetto, però, il capitano granata si fa ipnotizzare dal neo-entrato Carrizo che si mette nuovamente in mostra 2' più tardi su una conclusione da dentro l'area di D'Ambrosio. L'estremo argentino, però, non può nulla al 21' quando Farnerud, servito in area da Cerci, mette a segno il suo primo gol in serie A. In pieno recupero Padelli pasticcia sugli sviluppi di un corner, il pallone resta lì e Guarin con una splendida rovesciata pareggia i conti. Nella ripresa Ventura getta nella mischia Immobile e l'attaccante napoletano lo ripaga siglando il vantaggio con un bel destro di precisione dal limite. Il vantaggio granata dura appena 2', perché Padelli esce ancora una volta a vuoto su un cross di Taider favorendo il colpo di testa a porta vuota di Palacio. L'argentino si ripete 15' più tardi andando in rete in scivolata su un traversone dal fondo di destra di Guarin. Al 90' l'ennesimo colpo di scena di una partita incredibile: punizione di Bellomo dai 15 metri di sinistra che si infila sotto l'incrocio grazie anche a un'incertezza di Carrizo. E' l'ultima emozione di un match ricco di gol e di errori delle retroguardie. |
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