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Olimpico
22/12/2013
h.15.00
TORINO - CHIEVO 4-1 (1-1)
Torino
: Padelli, Maksimovic, Glik, Moretti (al 79' Rodriguez), Darmian, Basha, Brighi, Vives, Pasquale, Cerci, Immobile (al 91' Meggiorini). A disposizione: Gomis, Berni, Scaglia, Masiello, Gazzi, Bellomo, Barreto. All.: Ventura.
Chievo: Puggioni, Papp, Dainelli, Frey, Sardo (al 69' Lazarevic), Bentivoglio, Rigoni (al 77' Sestu), Hetemaj, Dramé, Thereau, Paloschi (all'84' Ardemagni). A disposizione: Silvestri, Squizzi, Bernardini, Claiton, Pamic, Radovanovic, Acosty, Estigarribia, Pellissier. All.: Corini.
Arbitro: De Marco di Chiavari.
Reti: Thereau 9' (C), Immobile 45', 66' (T), Vives 80' (T), Cerci 93' (T).
Spettatori: 18.513 di cui 8.780 abbonati per una quota partita di 110.841 €, più 9.733 paganti per un incasso di 131.190 €.
Note: Ammoniti Paloschi, Brighi, Vives ed Hetemaj, tutti per gioco scorretto. Calci d'angolo 5-5, recupero 2' pt, 3' st. Terzo successo consecutivo per il Torino, quarto nelle ultime 5 partite (più un pareggio), terzo consecutivo tra le mura amiche. Giornata fredda ma soleggiata, terreno scivoloso in più punti; presenti all'Olimpico una cinquantina di sostenitori del Chievo. Nel Torino, assenti D'Ambrosio per scelta tecnica, Larrondo per infortunio e Farnerud squalificato, si è rivisto Rodriguez dopo il lungo infortunio al polpaccio.
Cronaca
[Tratto da La Repubblica online del 22 dicembre 2013]
Forse qualcuno si arrabbierà con la sosta natalizia visto come stava viaggiando il Toro. Scherzi a parte, i granata chiudono il 2013 con il sorriso, superando anche l'ostacolo Chievo così da cogliere il terzo successo consecutivo, quarto nelle ultime cinque partite (13 punti su 15 raccolti dal club piemontese, mai così in alto sotto la presidenza di Urbano Cairo). Un ruolino di marcia che vede Cerci e compagni consolidare la settima posizione e cullare con legittimità sogni d'Europa, infiammando il popolo della Maratona, finalmente orgoglioso di una squadra che sa regalare emozioni e soddisfazioni. Immobile e Cerci guidano la rimonta granata - Una squadra che sa rinunciare senza problemi anche a Danilo D'Ambrosio, non convocato e ormai in rotta con la società che lo ha lanciato nel calcio che conta per via del mancato rinnovo del contratto in scadenza a giugno, destinato a cambiare casacca già a gennaio. Ma soprattutto un gruppo, quello granata, che riesce a reagire anche alle difficoltà, nella fattispecie un primo tempo da brividi (non solo per il meteo), in cui rischia di trovarsi sotto di due reti di fronte a una compagine compatta, raccolta dietro e pronta a ripartire. A caricarsi sulle spalle il Toro sono soprattutto Cerci e Immobile, alla sua prima doppietta all'ombra della Mole, decisiva fra l'altro nel ribaltare la situazione dopo il vantaggio gialloblu. Il Chievo spaventa il Toro, ma paga gli errori - A proposito di Chievo, per un'ora gli uomini di Eugenio Corini reggono il confronto, anzi dopo aver sbloccato la gara con Thereau possono recriminare per il mancato raddoppio e soprattutto su un errore allo scadere della prima frazione che cambia volto al match, consentendo ai padroni di casa di andare al riposo sul pari e ritrovare fiducia. Il 4-1 finale è anche troppo pesante per i veronesi, i quali devono fare ammenda delle leggerezze commesse, un campanello d'allarme per una compagine che insegue la permanenza in categoria, ora quartultima in coabitazione con il Bologna. Thereau gela l'Olimpico, Padelli nega il raddoppio - L'avvio della partita è di marca clivense, anche per via di un Toro compassato. E al 9' i gialloblu colpisono: Sardo, dalla destra, serve Thereau che, di prima intenzione, dal centro dell'area batte Padelli con un preciso rasoterra, mettendo a segno il quarto sigillo personale in campionato. La squadra di Ventura potrebbe pareggiare subito (13'), ma sull'assist filtrante di Basha è Immobile a concludere alto sopra la traversa a tu per tu col portiere. Fatica a trovare sbocchi la formazione di casa, rischiando anzi di fronte ai contropiede avversari. Al 36' Padelli tiene in vita il Toro chiudendo la porta sul rasoterra di Paloschi, da posizione defilata. Immobile, una doppietta che cambia il match - Scampato il pericolo, i granata proprio negli ultimi secondi del primo tempo agguantano il pareggio: grave errore in fase di disimpegno di Dainelli che regala palla a Cerci, pronto assist per Immobile, che a tu per tu con l'estremo clivense non sbaglia. Al ritorno degli spogliatoi il film della partita non cambia, con il Toro alla ricerca fin da subito del vantaggio e il Chievo sulla difensiva. E' ancora Immobile (20' st) con una conclusione da fuori area a portare in vantaggio i padroni di casa, con il suo ottavo gol in campionato. Vives e Cerci firmano il poker nel finale - La squadra di Corini accusa il colpo e nel tentativo di raggiungere il pareggio si espone al micidiale contropiede torinista, che con Vives, servito da Cerci, porta il risultato sul 3-1. Padelli nega a Thereau il gol che poteva riaprire i giochi, poi l'undici di Ventura scrive i titoli di coda nell'ultimo minuto di recupero, calando il poker con Cerci, che di sinistro con un colpo da biliardo fissa il punteggio, regalando ai tifosi granata un Natale da sogno.