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Friuli
08/03/2015
h.15.00
UDINESE - TORINO 3-2 (2-1)
Udinese
: Karnezis, Wague (all'83' Bubnjic), Danilo, Piris, Widmer, Allan, Pinzi (al 76' Badu), Guilherme, Pasquale (al 76' Gabriel Silva), Kone, Di Natale. A disposizione: Scuffet, Meret, Fernandes, Perica, Hallberg, Thereau, Geijo, Aguirre. All.: Stramaccioni.
Torino: Padelli, Bovo, Glik, Moretti, Bruno Peres, Vives, Gazzi (al 63' Benassi), Farnerud (al 54' El Kaddouri), Molinaro, Quagliarella, Maxi Lopez (al 66' Amauri). A disposizione: Ichazo, Castellazzi, Basha, Martinez, Jansson, Maksimovic, Gaston Silva, Darmian. All.: Ventura.
Arbitro: Rizzoli di Bologna.
Reti: Quagliarella 15' (T), Di Natale 17' (U), Aut.Molinaro 26' (U), Wague 49' (U), Benassi 69' (T).
Spettatori: 8.519 di cui 2.313 paganti per un incasso di 26.557 euro e 6.206 abbonati.
Note: Giornata di tiepido sole, temperatura fredda, terreno in discrete condizioni; si é giocato in uno Stadio Friuli chiuso per tre settori su quattro poiché in fase di ristrutturazione e con una capienza ridotta e interdetta ai sostenitori del Torino provenienti da regioni differenti dal Friuli. Ammoniti Pasquale, Kone, Gazzi e Benassi per gioco scorretto, Pinzi per comportamento antisportivo. Calci d'angolo 4-3 per il Torino, recupero 1' pt, 5' st. Prima rete in serie A per il calciatore dell'Udinese Wague. Per il Torino prima sconfitta dopo 12 risultati utili consecutivi equamente divisi tra vittorie e pareggi.
Cronaca
[Tratto da La Repubblica online dell' 8 marzo 2015]
La schedina vincente del Torino si ferma al dodici. Il tredicesimo colpo gli rimane in canna, a Udine, dove si registra il risveglio della squadra di Stramaccioni, ben diversa nell'atteggiamento rispetto all'ultimo match giocato in casa, con la Lazio. Recita il titolo di un libro che "Il Toro non può perdere": in Friuli il concetto non viene smentito, la sensazione è che i granata si facciano male da soli, sotto gli occhi interessati del tecnico dello Zenit, il portoghese Villas Boas. Fin dai primi colpi del match infatti si capisce che per Ventura non sarà un pomeriggio facile. Il vecchio lupo di calcio capisce subito che i suoi sono in gita fuori porta. E si dimena per cercare di trasmettere l'adrenalina che ha consentito ai granata la loro risalita ai quartieri alti dopo l'inizio esitante di stagione. L'Udinese domina territorialmente ma non si fa vedere dalle parti di Padelli. Ci vuole una scintilla. Arriva ad accendere il match. Come accade in questi casi, al primo casuale attacco di chi è partito in modo svogliato, arriva il gol. Farnerud dipinge un traversone telecomandato per Quagliarella, colpevolmente dimenticato a centroarea, incornata semplice e Karnezis raccoglie la palla dentro al sacco. La reazione bianconera non à quella disarmante vista con la Lazio. Furiosa, stavolta. Un paio di giri di lancetta dei minuti e il pareggio è servito. Widmer si ricorda dei precedenti da attaccante, si accentra e così sorprende la difesa ospite, Glik esce a prenderlo, Di Natale può avvalersi di un rimpallo semplice e si fa trovare pronto alla girata in area di rigore. Lo show delle amnesie difensive si completa - in termini di reti - dieci minuti dopo, quando su azione d'angolo, causato da una prodezza di Padelli su incornata altissima di Wague, Kone si avventa sul pallone scodellato dal capitano, e sfrutta pienamente un rimpallo fortuito su Molinaro. Due a uno. Ventura non si tiene, il Torino ha lasciato a casa l'atteggiamento che gli ha consentito di vincere a Bilbao. Lui non ci sta. Ringhia con i suoi, il match continua a vivere sulle disattenzioni difensive, più che su un livello di calcio da vertice. Quagliarella fa eccezione: è un ex che qui rimpiangono (chiedete a Totò Di Natale che lo avrebbe voluto con sé), l'attaccante ripaga l'affetto.. si fa per dire, con un altro guizzo da grande attaccante, una girata che si stampa sul palo lontano, graziando Karnezis ormai battuto. Questo dopo aver severamente impegnato dalla lunga il portiere greco prima che Lopez fosse anticipato sotto misura, in tackle scivolato, da Piris. Ripresa. Ventura deve essersi fatto sentire, perché l'approccio dell'ospite è più consono alla felicissima condizione di forma del gruppo granata. Stavolta però è l'Udinese a porre il sigillo sul match, con Wague che va altissimo su azione d'angolo, mica facile sorvolare uno come Glik, e infila con un'incornata.. da toro il 3 a 1. Ventura prova a dare la scossa anche con i cambi, El Kaddouri va a dirigere le operazioni di rimonta, Benassi conferma la sua crescita, arriva il 2 a 3 proprio con l'ex interista, bene fa il guardalinee di Rizzoli a correggere un'errata indicazione di irregolarità sotto porta sul tiro di Benassi corretto in rete, accidentalmente, da Piris. Fortuna per Udine, Quagliarella è stanco. Fortuna per Udine l'acrobazia di Amauri, specialità della casa, viene intuito in anticipo da Karnezis che evita la clamorosa rimonta. Match scandito da distrazioni difensive. Il Toro non esce ridimensionato, serve solo una tiratina d'orecchie. Udine invece, forse meno brillante di altre partite non vinte, sistema la classifica.