WWW.ARCHIVIOTORO.IT
info@archiviotoro.it
errori@archiviotoro.it
Olimpico
16/03/2015
h.19.00
TORINO - LAZIO 0-2 (0-0)
Torino
: Padelli, Maksimovic, Jansson, Bovo, Bruno Peres, Benassi, Basha (al 78' Farnerud), El Kaddouri, Silva (al 63' Darmian), Amauri, Martinez (al 62' Maxi Lopez). A disposizione: Castellazzi, Ichazo, Glik, Moretti, Gonzalez, Quagliarella. All.: Ventura.
Lazio: Marchetti, Basta, De Vrij, Mauricio, Radu, Cataldi (al 57' Onazi), Biglia, Parolo, Felipe Anderson (all'80' Ederson), Klose, Mauri (al 57' Keita). A disposizione: Berisha, Strakosha, Novaretti, Cavanda, Braahfeid, Lulic, Ledesma, Perea. All.: Pioli.
Arbitro: Orsato di Schio.
Reti: Felipe Anderson 71', 78'.
Spettatori: 12.932 di cui 2.858 paganti per un incasso di 61.065 euro e 10.074 abbonati per una quota partita di 124.428 euro.
Note: Serata fredda e piovosa, terreno in discrete condizioni sebbene molto scivoloso. Ammoniti Amauri, El Kaddouri e Radu per gioco scorretto, Maksimovic per comportamento non regolamentare. Calci d'angolo 6-5 per la Lazio, recupero 0' pt, 3' st. Presenti all'Olimpico circa 200 sostenitori della Lazio.
Cronaca
[Tratto da La Repubblica online del 16 marzo 2015]
La Lazio non si ferma più e sale al terzo posto solitario in classifica, staccando il Napoli di tre lunghezze e avvicinandosi a un solo punto dalla Roma. Felipe Anderson con una doppietta di gran classe stende il Torino, conquistando la quinta vittoria di fila biancoceleste (non accadeva dall'ottobre 2010 con Reja in panchina). Prova di maturità per i capitolini che dopo un primo tempo così così, colpiscono il Torino, infarcito di riserve, al momento giusto ovvero quando i granata non hanno più le energie e la forza per rimontare. Posssso palla Lazio - Ventura fa il turnover in vista del delicato impegno di Europa League contro lo Zenit, in programma giovedì prossimo e con due gol di svantaggio da recuperare. 3-5-2 granata con Bovo, Jansson e Maksimovic in difesa. Esterni Bruno Peres e Gaston Silva, in mezzo al campo Benassi, Basha ed El Kaddouri. Attacco affidato a Martinez e Amauri. Pioli, senza Candreva squalificato, risponde con un 4-3-3 classico con davanti Felipe Anderson, Klose e Mauri. A centrocampo rientra Parolo accanto a Biglia e Cataldi. Difesa affidata a Basta, De Vrij, Mauricio e Radu. La partita la fa la Lazio con un grande possesso-palla nella metà campo torinese. Ma gli spazi non ci sono e non arriva mai il guizzo giusto per penetrare la difesa di casa. Solo due i tentativi: Cataldi al volo dopo una bella azione di prima non trova la porta. Meglio Parolo, assistito in area da Radu, che impegna Padelli. Ma è Amauri il più pericoloso - Il Torino si fa finalmente vede in avanti solo alla mezz'ora, ma è la più grande occasione del primo tempo: cross in area di Gaston Silva e colpo di testa di Amauri che Marchetti respinge in qualche modo. Poi Martinez di testa non trova la porta sul tap-in. Mauri risponde, sempre di testa, ma il tiro ù debole e centrale e Padelli controlla. Al 42' arriva il primo spunto degno di nota di Felipe Anderson che penetra in area, semina il panico, ma non conclude e Jansson alla fine lo chiude. Pioli indovina i cambi, Ventura no - Stefano Pioli, dopo una manciata di minuti di secondo tempo, cambia tutto e inserisce Onazi e Keita al posto di Cataldi e Mauri, stasera entrambi sottotono. La Lazio si dispone ora col 4-3-1-2 con Felipe Anderson dietro le due punte. La difesa del Torino, seppur rischiando coi retropassaggi, regge bene e rischia poco. Cambia anche Ventura al 18' inserendo Maxi Lopez per Martinez e Darmian per lo stremato Gaston Silva. Come spesso accade i cambi decidono tutto e Pioli ha la meglio su Ventura perché il nuovo modulo consente a Felipe Anderson di esaltarsi. Felipe Anderson si scatena - Al 19' è però Keita a mangiarsi il gol: Felipe Anderson lo serve solo in area, ma il giovane attaccante perde l'attimo, scivola e Padelli con il fianco devia la sfera in corner. Al 23' ci prova Basta da fuori, Padelli in due tempi para. La Lazio cresce mentre il Torino arranca. Al minuto 26 ecco tutta la classe di Felipe Anderson: il brasiliano avanza centralmente sulla trequarti, salta con eleganza Maksimovic, penetra in area, finta quando viene accerchiato da due difensori e col destro insacca alla destra di Padelli. Gol stupendo. Marchetti conserva il vantaggio due minuti dopo con un intervento difficile e decisivo su una botta da fuori di Darmian. Invece Keita sbaglia ancora quando, servito in area da Klose, calcia sull'esterno della rete da buona posizione. Al 33' si chiude la gara grazie alla premiata ditta Klose-Felipe Anderson: il tedesco al limite non calcia, ma serve in area a sinistra il brasiliano che con un diagonale fa ancora centro. La partita finisce qui e a nulla serve la voglia di Amauri di fare gol: un suo colpo di testa termina di poco out e ancora dopo un'incornata trova il corpo del compagno Maxi Lopez che praticamente para al posto di Marchetti. Non paga il turnover di Ventura che potrà però riscattarsi in Europa League contro lo Zenit, ce lo auguriamo tutti.