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Olimpico
17/05/2015
h.15.00
TORINO - CHIEVO 2-0 (0-0)
Torino
: Padelli, Moretti, Jansson (al 68' Glik), Maksimovic, Darmian, Gazzi, Vives, Gaston Silva (al 72' Molinaro), El Kaddouri (all'85' Benassi), Martinez, Maxi Lopez. A disposizione: Ichazo, Castellazzi, Basha, Gonzalez, Rosso. All.: Ventura.
Chievo: Bardi, Frey, Gamberini, Cesar, Biraghi, Radovanovic, Christiansen (al 76' Pellissier), Izco, Birsa (al 57' Botta), Meggiorini (al 65' Fetfatzidis), Paloschi. A disposizione: Bizzarri, Seculin, Dainelli, Sardo, Anderson, Zukanovic, Vajushi, Cofie, Pozzi. All.: Maran.
Arbitro: Rocchi di Firenze.
Reti: Maxi Lopez 51', 69'.
Spettatori: 15.281 di cui 10.074 abbonati per una quota partita di 124.428 euro e 5.207 paganti per un incasso di 77.900 euro.
Note: Giornata calda, terreno in buone condizioni anche se scivoloso in alcuni punti; Ammoniti Maksimovic, Gaston Silva e Moretti, tutti per gioco falloso. Calci d'angolo 6-1 per il Torino, recupero 3' pt, 4' st. Presenti all'Olimpico una quarantina di sostenitori del Chievo.
Cronaca
[Tratto da La Repubblica online del 17 maggio 2015]
Il protagonista è Maxi Lopez, ex che prima abbraccia i vecchi compagni, poi quelli nuovi, del Toro, che non si sa se saranno ancora quelli di domani. La partita non esiste, perché gioca solo il Torino. Il Chievo, la squadra che con tigna e volontà si è costruito un'altra stagione al sole, oggi è solo composta da "Mussi che non volano". Non conta granché, l'impresa è già stata fatta, ma il clan di Maran che ha costruito nel pressing, nel ritmo, nella rocciosità le sue fortune con un ritorno straordinario, stavolta non c'è. Il primo tempo è più che brutto. E dire che, dopo neanche un minuto, Martinez offre l'illusione di un grande match, sfiorando di testa il gol dell'immediato vantaggio. Niente. Il solo a opporsi al vuoto, prima del riposo, è El Kaddouri, di gran lunga quello che ci mette idee, tocchi di genio, cuore. Ripresa: qualcosa deve pure accadere. Il Chievo resta protagonista del film "Trasferta per caso". Secondo la famosa legge di Murphy riesca a fare peggio, Cesar si addormenta sulla linea di porta e si fa anticipare di testa da Maxi per l'1 a 0, poi liscia un pallone a centrocampo, consentendo all'attaccante argentino di fila via e segnare con un tocco diagonale da biliardo il gol del 2 a 0. Non c'è reazione veneta degna di nota. Quando scriviamo non sappiamo ancora cosa diranno gli allenatori: di sicuro Maran si appellerà (anziché alla convenzione di Ginevra), al caldo e alle motivazioni ormai esaurite, a obiettivo centrato. Il Toro darà l'assalto ancora all'Europa. Fin dalla partita in casa Milan. Quelli del Fantacalcio, infine, si chiederanno perché abbiamo messo un sv. a Pellissier, in campo dal 76' e al contrario valutiamo col 6 la breve apparizione di Benassi. Semplice. Regaliamo l'immunità parlamentare al valdostano, specie da preservare. E valutiamo Benassi che, a obiettivo centrato, offre a Martinez - fermato da Bardi - una palla gol. Basta?