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San Siro
03/04/2016
h.20.45
INTER - TORINO 1-2 (1-0)
Inter
: Handanovic, Santon (all'85' Eder), Miranda, Juan Jesus, Nagatomo, Medel, Brozovic, Ljajic (al 59' Murillo), Palacio, Perisic, Icardi (al 71' Biabiany). A disposizione: Carrizo, Berni, Telles, D'Ambrosio, Kondogbia, Gnoukouri, Felipe Melo, Jovetic. All.: Mancini.
Torino: Padelli, Bovo, Jansson, Moretti, Bruno Peres, Benassi (al 79' Farnerud), Vives (al 67' Gazzi), Obi (al 56' Baselli), Molinaro, Belotti, Maxi Lopez. A disposizione: Castellazzi, Ichazo, Zappacosta, Maksimovic, Silva, Martinez. All.: Ventura.
Arbitro: Guida di Torre Annunziata.
Reti: Icardi 17' rig. (I), Molinaro 55' (T), Belotti 73' rig. (T).
Spettatori: 39.125, l'Inter non comunica il numero di abbonati e paganti.
Note: Espulsi Miranda al 57' per doppia ammonizione, entrambe per gioco falloso, Nagatomo al 72' per fallo su Belotti in chiara occasione da gol; ammoniti Moretti, Miranda, Vives, Medel, Bruno Peres e Belotti per gioco falloso, Molinaro per comportamento non regolamentare. Calci d'angolo 9-2 per l'Inter, recupero 2' pt, 5' st. Serata gradevole, terreno in discrete condizioni. Per il secondo anno consecutivo il Torino vince a San Siro contro l'Inter. Nei granata sono assenti gli infortunati Avelar, Immobile e Acquah, oltre a capitan Glik fermato dal giudice sportivo. Assente anche Maksimovic tornato malconcio dopo gli impegni con la propria nazionale.
Cronaca
[Tratto da La Repubblica online del 3 aprile 2016]
Fine della corsa: obiettivo stagionale fallito per l'Inter. La squadra di Mancini viene sconfitta 2-1 dal Torino, che per il secondo anno consecutivo passa a San Siro riscattando così il ko nel derby prima della sosta, e dice addio definitivo alle speranze Champions. A segno Icardi su rigore, poi nella ripresa la rimonta granata con Molinaro e Belotti, anche lui dagli 11 metri. Nerazzurri che finiscono in 9 per le espulsioni di Miranda e Nagatomo. Icardi vs Maxi Lopez - Mancini recupera Icardi, titolare in attacco mentre in difesa Juan Jesus viene preferito a Murillo. Ventura è privo dei tre giocatori di maggiore valore: Glik, Maksimovic e Immobile. Prima del fischio d'inizio, episodio di cronaca rosa: nei rituali saluti, Icardi tende la mano all'ex amico Maxi Lopez, che rifiuta e anzi risponde con un gestaccio. Il discorso tecnico è forse meno interessante, con una partita dai ritmi molto blandi, che non a caso si sblocca per un episodio: al 16' tiro dal limite dell'area di Brozovic, Moretti respinge in scivolata toccando di mano. L'arbitro Guida assegna un rigore piuttosto dubbio che Icardi realizza, arrivando così a 49 reti in nerazzurro. I granata sono schiacciati e fino all'intervallo non creano grattacapi alla difesa di Mancini. La rimonta granata - Nel secondo tempo la musica cambia. L'Inter si addormenta e gli ospiti non stanno a guardare: dopo 8' minuti Molinaro parte dalla sinistra, scambia bene con Maxi Lopez e fulmina Handanovic con un bel tiro. Si mette male per l'Inter perché 3 minuti dopo Miranda rimedia ingenuamente il secondo giallo, lasciando in 10 i suoi. Mancini corre ai ripari schierando Murillo per Ljajic. Belòotti firma il colpaccio - Il Torino allora prende ancora più coraggio, Mancini si gioca la carta Biabiany puntando sulla rapidità del francese, ma sorprende tutti perché toglie dal campo Icardi, che non sembra soddisfatto. Ma gli effetti non si vedono perché il Toro trova la svolta: Nagatomo atterra in area Belotti, fallo da ultimo uomo che costa il rosso al giapponese. Il Gallo è freddo dal dischetto e porta i granata in vantaggio di un gol oltre che di due uomini. Inutili speranze - L'Inter non ci crede più: entra Eder, ma c'è un clima di rassegnazione, ben noto dalle facce in tribuna di Zanetti, Thohir e Mancini. Anzi, gli ospiti sfiorano il tris con Baselli, entrato al posto dell'ex Obi, che scheggia il palo nel recupero. Fischio finale di Guida e fischi del pubblico, deluso e stanco dall'ennesima stagione deludente dei nerazzurri. Fa festa invece Ventura, ora a +8 sulla zona retrocessione e con una vittoria di prestigio che ridà morale dopo il poker subito dalla Juventus nel derby della Mole prima della sosta.