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Grande Torino
08/05/2016
h.20.45
TORINO - NAPOLI 1-2 (0-2)
Torino
: Padelli, Bovo, Jansson, Silva, Zappacosta (al 73' Molinaro), Acquah (al 52' Baselli), Vives, Benassi, Bruno Peres, Belotti, Martinez (al 78' Immobile). A disposizione: Ichazo, Castellazzi, Maksimovic, Glik, Obi, Farnerud, Gazzi, Maxi Lopez. All.: Ventura.
Napoli: Reina, Hysaj, Albiol, Koulibaly, Ghoulam, Allan, Jorginho, Hamsik (all'81' David Lopez), Callejon (all'83' El Kaddouri), Higuain, Insigne (al 73' Mertens). A disposizione: Gabriel, Rafael, Strinic, Maggio, Regini, Chiriches, Valdifiori, Grassi, Gabbiadini. All.: Sarri.
Arbitro: Damato di Barletta.
Reti: Higuain 12' (N), Callejon (N), Bruno Peres 66' (T).
Spettatori: 23.095 di cui 11.064 paganti per un incasso di 259.490 euro e 12.031 abbonati per una quota partita di 143.401 euro.
Note: Espulso Vives al 93' per doppia ammonizione, entrambe per gioco falloso; ammoniti Albiol, Bovo, Jansson e Benassi, tutti per gioco falloso. Calci d'angolo 1-3 per il Napoli, recupero 0' pt, 5' st. Serata di pioggia, terreno scivoloso ma accettabile. Presenti sugli spalti circa 4.000 sostenitori del Napoli sparsi tra settore ospiti e gli altri settori. Qualche momento di tensione in Curva Primavera tra granata e napoletani, protamente spostati nel settore ospiti adiacente. Prima del match hanno sfilato alcuni dei calciatori protagonisti dell'ultimo scudetto granata del 1976, tra gli applausi di tutto lo stadio.
Cronaca
[Tratto da La Repubblica online dell'8 maggio 2016]
Nella lunga volata tra Napoli e Roma, gli azzurri riescono a superare indenni l'ultima curva: il successo di Torino vale doppio, soprattutto alla luce di un periodo in cui i partenopei hanno faticato molto lontano dal San Paolo (3 ko nelle ultime tre trasferte). Non è tutto facile all'Olimpico, perché i granata di Ventura concedono sì un tempo agli azzurri, ma si rifanno nella ripresa, tenendo in vita la partita fino alla fine. Merito anche del gol di Bruno Peres, che dimezza le distanze dopo l'uno-due del primo tempo firmato da Higuain e Callejon. Sono le loro firme a consentire al Napoli di guardare con fiducia all'ultima di campionato, quando la Roma farà visita al Milan, mentre a Fuorigrotta si presenterà un Frosinone ormai matematicamente retrocesso. Insigne preferito a Mertens - Come annunciato alla vigilia, Ventura dà spazio ai giocatori meno utilizzati, soprattutto in difesa: lì ci sono Bovo, Jansson e Gaston Silva dal primo minuto. Parte dalla panchina il convalescente Immobile, davanti fiducia confermata a Belotti e Martinez. Nessuna sorpresa, invece, nell'undici proposto da Maurizio Sarri: in una delle partite più delicate della stagione, il tecnico azzurro si affida agli uomini che lo hanno portato a giocarsi un posto ai gironi di Champions League. L'unico dubbio della vigilia, il ballottaggio Insigne-Mertens, viene risolto in favore del talento di Frattamaggiore. Uno-due in otto minuti - Il primo tempo è, in gran parte, un monologo azzurro: il primo squillo di Higuain, al quale risponde Padelli, arriva già al quarto minuto, ma è un brivido in difesa ad accendere davvero la squadra azzurra. Il gol giustamente annullato a Belotti, in fuorigioco grazie all'ottimo movimento difensivo di Albiol, è un invito a non sottovalutare i granata. Un minuto dopo, al 12', il Pipita lo raccoglie: è Hamsik a servire l'argentino sul fronte sinistro dell'area, il capocannoniere ringrazia e batte Padelli con un morbido piattone, siglando il gol che lo porta a -2 dal record di Gunnar Nordahl. Altri sette giri d'orologio ed è ancora capitan Hamsik ad ispirare, come al solito sfruttando il corridoio di sinistra, mettendo in mezzo per il facile appoggio in rete di Callejon. Bruno Peres riapre il match - Il Toro sembra in balìa degli avversari e il Napoli dà l'idea di dilagare, con il cannibale Higuain a sfiorare il gol: solo il palo gli dice di no, su un gran destro dai venticinque metri. Gli azzurri gestiscono il gioco, facendo girare il pallone e scegliendo quanto e come affondare il colpo. L'intervallo, però, cambia le carte in tavola: Higuain e Insigne cercano gloria nel secondo tempo, ma la differenza è che c'è anche il Toro. I granata tirano fuori l'orgoglio, trascinati da Bruno Peres, che trova anche il gol capace di riaprire i giochi: è fortunato il brasiliano, il cui tocco sporco (su assist di Vives) inganna un Reina non irreprensibile. Rosso a Vives negli ultimi minuti - Resta mezz'ora da giocare, recupero compreso, e in verità sono poche le emozioni vissute nell'ultimo quarto di gara. Il Toro, però, tiene in continua apprensione un Napoli nel quale cominciano a calare le forze. Sarri prova ad alleggerire la pressione inserendo ElKaddouri e Mertens, ma i due non avranno modo per farsi notare, in una squadra che ha perso la spinta propulsiva. Ventura, dal canto suo, inserisce Immobile, che vuole strafare e si intestardisce nelle azioni personali. L'ultima nota di cronaca è il secondo giallo a Vives a pochi minuti dalla fine, evento che non incide; gli azzurri tengono il pallone lontano dall'area fino allo scadere nel recupero e sospirano di sollievo. Alla fine è festa per tutti: il Torino saluta i suoi tifosi, forte di una salvezza raggiunta con ampio anticipo, mentre il Napoli fa un altro passo, forse quello decisivo, verso la qualificazione diretta ai gironi di Champions.