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Renzo Barbera
17/10/2016
h.20.45
PALERMO - TORINO 1-4 (1-3)
Palermo
: Posavec, Vitiello (al 76' Cionek), Gonzalez, Andelkovic, Rispoli, Henrique, Chichev, Aleesami, Diamanti, Bentivegna (al 15' Hiljemark, al 46' Quaison), Nestorovski. A disposizione: Fulignati, Rajkovic, Goldaniga, Embalo, Sallai, Balogh, Bouy, Jajalo, Morganella. All.: De Zerbi.
Torino: Hart, Zappacosta, Rossettini, Castan, Barreca, Benassi, Valdifiori (all'84' Lukic), Baselli (al 66' Obi), Iago Falque, Belotti, Ljajic (al 54' Boyé). A disposizione: Padelli, Cucchietti, Bovo, Acquah, Maxi Lopez, Gustafson, Martinez, Moretti, Ajeti. All.: Mihajlovic.
Arbitro: Fabbri di Ravenna.
Reti: Chochev 5' (P), Ljajic 25', 41' (T), Benassi 45' (T), Baselli 50' (T).
Spettatori: 15.961 di cui 9.638 paganti e 6.323 abbonati; il Palermo non comunica l'incasso né, la quota abbonati.
Note: Al 42' l'arbitro Fabbri ha allontanato il ds del palermo Faggiano dalla panchina per proteste. Calci d'angolo 10-5 per il Palermo, recupero 2' pt, 3' st; ammoniti Ljajic per comportamento non regolamentare, Vitiello, Chochev, Gonzalez, Andelkovic e Boyé, per gioco scorretto. In due occasioni la partita é stata temporaneamente sospesa per un calo all'impianto di illuminazione: di comune accordo tra capitani ed esponenti della Lega Calcio, la partita, nonostante la visibilitá ridotta, é ripresa e poi terminata regolarmente. Esordio assoluto in maglia granata per Lukic, in panchina si rivede anche Ajeti dopo l'infortunio patito in estate. Serata gradevole, terreno in discrete condizioni, presenti al Barbera un centinaio di sostenitori granata.
Cronaca
[Tratto da La Repubblica online del 17 ottobre 2016]
Il Torino fa sul serio. Dopo aver dato una lezione a Roma e Fiorentina, rifila al eloquente poker anche al Palermo e sale al quarto posto in classifica, accanto a Napoli e Lazio. Non c'è stata partita al Barbera. Più in forma ed evidentemente più affiatata, la squadra di Mihajlovic ha umiliato un Palermo che continua ad avere preoccupanti fragilità, psicologiche e difensive. E' un Toro che si diverte - Il Torino in questo momento segna e si diverte. E' il secondo attacco del campionato (roba che non si ricordava dai tempi di Pulici e Graziani) e ha eguagliato un primato che durava addirittura dalla stagione '49-50. Merito sicuramente di Mihajlovic. Ha costruito un'intelaiatura in grado di esaltare la qualità in attacco dei tanti giocatori d'estro che accompagnano Belotti e ha anche saputo ricaricare giocatori come Falque e Ljajic che sembravo essersi spenti nelle loro precedenti, amare esperienze. Palermo, due passi indietro - Il Palermo fa due pericolosi passi indietro rispetto alle ultime uscite. In casa continua a non far punti (4 sconfitte su 4) ma quel che è peggio è che, ancora una volta, si è sgonfiato alla prima difficoltà. Sono bastati alcuni buoni duetti in attacco e i perfetti inserimenti dei centrocampisti granata per mandare in tilt l'intero pacchetto arretrato rosanero, non supportato a dovere dal centrocampo. E' vero che l'assenza di Gazzi si è sentita ma De Zerbi forse farebbe bene a rivedere qualcosa in un modulo che fatica a sostenere due trequartisti e una punta. Mihajlovic rilancia Baselli e Ljajic - Mihajlovic ha cambiato solo due pedine nella squadra vittoriosa contro la Fiorentina. Ha preferito Baselli ad Acquah a centrocampo e Ljajic a Boyé nel tridente d'attacco. Più novità ha, invece, proposto De Zerbi che ha rinnovato per due terzi la difesa rispetto alla gara di Marassi con la Samp, rilanciando capitan Vitiello e Andelkovic a spese di Cionek e Goldaniga. Poi, in sostituzione dello squalificato Gazzi, ha schierato in mediana Chochev, lanciando sulla trequarti, a sorpresa, Bentivegna al posto di Hiljemark. Chochev illude il Palermo - Il Toro è partito forte, impensierendo gli avversari con un pressing alto, ma ha mancato con Benassi, smarcato solo davanti alla porta da Belotti, l'occasione per sbloccare il risultato. Il Palermo ha ringraziato e, sul capovolgimento di fronte (5'), è passato: Diamanti dalla destra ha pennellato un traversone sulla testa di Chochev che di testa lo ha girato nell'angolo interrompendo dopo 301' il digiuno dei rosanero al Barbera. Ljajic raddrizza i risultato - Il Toro non si è impressionato, ha ripreso a far pressing e a produrre azioni di prima e al 25' ha raddrizzato il risultato con un gran destro sotto l'incrocio di Ljajic, smarcato al limite da Falque. I granata hanno tirato il fiato per qualche minuto ma il Palermo, vistosi nel frattempo costretto a rimpiazzare l'infortunato Bentivegna (sospetto stiramento al bicipite femorale della coscia sinistra) con Hiljemark, non ne ha approfittato. Ljajic e Benassi stendono i rosanero - Così, non appena ha ricominciato a macinare gioco in velocità, il Torino è passato altre due volte prima della fine del tempo: al 40' ha ribaltato la situazione ancora con Ljajic che, pescato in area da un cross di Zappacosta, ha indovinato l'angolo opposto con un magistrale destro a giro angolato. Quindi ha triplicato in pieno recupero con Benassi, lanciato in area dall'ispirato Belotti. Baselli cala il poker - Evidentemente non contento dell'apporto di Hiljemark, De Zerbi ha provato a scuotere il Palermo schierando Quaison a inizio ripresa, ma la squadra oltre alla buona volontà non è andata. Anzi, sbilanciandosi e alzando il baricentro, ha offerto ulteriormente il fianco agli avversari che, dopo aver sfiorato il bersaglio con un bel sinistro a giro di Falque, hanno calato il poker. Il gol lo ha realizzato al 50' Baselli con un tocco al volo su perfetto cross dalla sinistra dell'incontenibile Falque. Traversa di Chochev - La gara, in pratica, è finita qui anche se il Palermo ha tentato fino in fondo di approfittare di un logico calo di concentrazione degli ospiti. Ha impensierito Hart con Nestorovski, Rispoli, Chochev (traversa), Alesami e il subentrato Cionek ma non è riuscito a rendere meno pesante il ko. Chiosa finale per segnalare che gli ultimi 8' si sono giocati quasi a lume di candela per un evidente calo d'illuminazione dell'impianto del Barbera. Roba da campetto di periferia. Altro segnale evidente dello stato di degrado dei nostri stadi.