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Marassi |
04/12/2016 |
h.15.00 |
SAMPDORIA - TORINO 2-0 (0-0) Sampdoria: Puggioni, Pereira, Silvestre, Skriniar, Regini, Barreto, Torreira, Praet (all'83' Alvarez), Bruno Fernandes (al 60' Linetty), Muriel (al 90' Schick), Quagliarella. A disposizione: Krapikas, Tozzo, Dodo, Eramo, Kranjic, Palombo, Cigarini, Duricic, Budimir. All.: Giampaolo. Torino: Hart, Zappacosta, Rossettini, Castan, Barreca, Benassi (al 70' Boyé), Valdifiori, Baselli (all'84' Acquah), Iago Falque (al 79' Maxi Lopez), Belotti, Ljajic. A disposizione: Padelli, Cucchietti, Bovo, Gustafson, Martinez, Moretti, Lukic, De Silvestri, Ajeti. All.: Mihajlovic. Arbitro: Orsato di Schio. Reti: Barreto 51', Schick 94'. Spettatori: 19.279 di cui 2.490 paganti per un incasso di 58.205 euro e 16.789 abbonati per una quota partita di 164.806 euro. Note: Espulso il tecnico della Sampdoria Giampaolo al 76' per essere ripetutamente uscito dall'area tecnica, ammoniti Rossettini, Benassi, Baselli e Barreca per gioco scorretto, Barreto per proteste. Calci d'angolo 5-2 per la Sampdoria, recupero 0' pt, 4' st; terreno non in perfette condizioni, pomeriggio freddo con fastidioso vento di tramontana, presenti a Marassi oltre 1.500 sostenitori granata. Prima del fischio d'inizio, come avvenuto in settimana dirante le gare di Coppa Italia, osservato un minuto di silenzio in memoria delle vittime della Chapechoense. Cronaca [Tratto da La Repubblica online del 4 dicembre 2016] La legge di Marassi schianta anche il Torino. La Sampdoria di Giampaolo, sedici punti nelle ultime nove partite, ma soprattutto quattro successi casalinghi consecutivi, con una partita perfetta, dominata in particolar modo a centrocampo, supera per due a zero i granata di Mihajlovic e comincia a pensare all'Europa. L'allenatore blucerchiato temeva molto questa sfida, rispettava la qualità del Torino, ma è riuscito ad incanalare la gara sui binari che i blucerchiati prediligono, un pressing asfissiante, un costante sopravvento nella zona nevralgica, un accentuato possesso della manovra e una vigoria fisica che ha impedito al Torino di tessere le proprie trame e ha esaltato il pubblico di casa. La Sampdoria ha anche rischiato qualcosa, come quando Maxi Lopez, in fuorigioco, è riuscito al 44' della ripresa a superare Puggioni di testa in un possibile pareggio reso vano dalla giusta decisione dell'arbitro Orsato, o ancor prima al 24' del secondo tempo, quando questa volta Belotti era in posizione regolare e il portiere blucerchiato si è dovuto superare per sventare in tuffo la minaccia, ma le opportunità granata sono sempre sembrate più dovute al caso che ad un'effettiva convinzione. La trama è stata sempre in mano ai blucerchiati che già nel primo tempo avrebbero potuto mettere in discesa la loro contesa se Muriel avesse sciorinato migliore mira all'8 su una conclusione di controbalzo e se Quagliarella al 27' avesse inquadrato la porta con la sua deviazione di testa ravvicinata. Il colpo del kappao è arrivato però ad inizio ripresa, attraverso una mischia capitalizzata da Barreto, forse il migliore in campo dei suoi, lesto al 6' nel raccogliere un ponte aereo di Silvestre, nel girarsi e nell'indirizzare verso l'angolo lontano della porta difesa da Hart. Una rete pesante che non ha svegliato il Torino e ha al contrario ulteriormente rinvigorito i muscoli dei blucerchiati, che anche in vantaggio hanno seguitato ad avere la meglio su tutti i contrasti sino alla rete al 49' della ripresa di Schick che ha sigillato l'incontro. Il giovane attaccante boemo era appena entrato ed è stato abilissimo a tuffarsi subito con il piglio giusto nella partita. Linetty, altro protagonista solo a gara in corso, segno che Giampaolo è riuscito ad azzeccare anche i cambi, è andato via sulla sinistra e gli ha fornito un assist prezioso; a Schich, al limite dell'area piccola, non è rimasto che controllare il passaggio e scaraventare in porta, con una palla che è passata sotto le gambe dell'incerto Hart. Il Torino, visto che il calcio spesso è figlio di episodi e una gara in bilico può sempre offrire colpi di scena, avrebbe anche potuto uscire da Marassi senza le ossa rotte, ma non si può dire che il punteggio sia troppo severo. Mihajlovic aveva ripreso il suo spogliatoio nei giorni scorsi, aveva notato che qualcosa non stava funzionando al meglio e il campo lo ha dimostrato. La formazione granata, che non ha festeggiato a dovere i suoi 110 anni di vita, per una volta è parsa senz'anima, lontana dal carattere guerriero del suo tecnico, ed esce da questa sfida un po' ridimensionata, ad una settimana dal grande evento, il derby contro la Juventus. Stupisce invece questa Sampdoria molto giovane di Giampaolo, dove c'è un giusto cocktail, perché il gigante Barreto ha 32 anni e ben si coniuga con l'acchiappa palloni Torreira che invece ne ha solo venti. E' una squadra in costante crescita, che sta assorbendo al meglio i meccanismi voluti dall'allenatore, che segna forse ancora poco rispetto a quanto produce, ma si difende bene e sta trasformando la propria difesa non eccelsa in imperforabile. Un gruppo che insiste nel sostenere di voler vivere alla giornata, ma che intanto allunga la sua striscia positiva (ultima gara persa il 26 ottobre a Torino contro la Juventus) e a fari spenti inizia a vagheggiare pure l'Europa. Un obiettivo che nei discorsi del pirotecnico presidente Ferrero è sempre presente. Ma che comincia a comparire pure nelle parole del pragmatico Giampaolo. Che due mesi fa era stato ad un passo dall'esonero e adesso invece è l'idolo dei tifosi, come dimostrano gli applausi a scena aperta alla sua uscita dal campo dopo l'espulsione al 32' della ripresa. Standing ovation a lui e alla Sampdoria. Mentre Mihajlovic sta già pensando a come usare la clava. Per punire i suoi dopo questa sconfitta. |
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