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San Siro
26/11/2017
h.15.00
MILAN - TORINO 0-0
Milan
: Donnarumma G., Zapata, Bonucci, Romagnoli, Bonaventura (al 71' Calhanoglu), Kessie, Montolivo, Rodriguez, Suso, Andre Silva, Kalinic (al 77' Cutrone). A disposizione: Storari, Donnarumma A., Bellanova, Antonelli, Gomez, Locatelli, Musacchio, Paletta. All.: Montella.
Torino: Sirigu, De Silvestri, Nkoulou, Burdisso, Ansaldi, Rincon, Baselli (all'87' Acquah), Obi, Niang (al 77' Boyé), Belotti, Ljajic (al 69' Iago Falque). A disposizione: Milinkovic-Savic, Berenguer, Bonifazi, Edera, Gustafson, Lyanco, Molinaro, Moretti, Valdifiori. All.: Mihajlovic.
Arbitro: Irrati di Pistoia.
Reti: -
Spettatori: 53.923 tra paganti e abbonati, per un incasso complessivo di 1.255.032,39 euro.
Note: Giornata tipicamente autunnale, terreno in discrete condizioni, ottima l'affluenza del pubblico, tra i quali poco meno di un migliaio di sostenitori granata appollaiati al terzo anello. Calci d'angolo 5-4 per il Milan, recupero 1' pt, 4' st. Ammoniti Rincon per gioco falloso, Burdisso per comportamento non regolamentare. Per la terza volta in questa stagione, tra campionato e Coppa Italia, il Torino termina una gara senza reti al passivo.
Cronaca
[Tratto da La Repubblica online del 26 novembre 2017]
Stavolta il Milan non ha giocato male, però il risultato è stato lo stesso di altre partite più mediocri: non ha vinto. A San Siro non gli riesce dal 20 settembre contro la Spal: due mesi e passa di frustrazione. Dopo avere demolito la compiacente Austria Vienna in Europa League, ha sbattuto contro il muro del Torino: per colpa di Kalinic e Silva, attaccanti reclamizzati quanto fallaci, e per merito di Sirigu, portiere scafato quanto inappuntabile. E nel finale c'è voluto addirittura Donnarumma, con una doppia prodezza su Belotti e Falque, per salvare lo 0-0. Così, dopo 14 giornate, il Milan è ancora settimo, con gli stessi punti di Bologna e Chievo e uno solo in più del Torino. I fischi finali di San Siro suonano come una condanna ai proclami per il costoso mercato estivo e ai vani tentativi di Montella di trovare la giusta formula offensiva. Quest'ultima ha fatto fare una bellissima figura a N'Koulou e una discreta al trentaseienne Burdisso. Palleggio sterile - Il primo tempo ha confermato la distanza tra la necessità di vincere con le squadre di metà classifica, dopo avere perso contro le prime sei, e la capacità di farlo. Il Torino non appartiene alla prima fascia della serie A, però ha un livello tecnico medio che non autorizza certo le passeggiate degli avversari. Anche il feticcio del possesso palla si è confermato tale: il Milan ha gestito il gioco, grazie all'infoltimento del centrocampo con tre palleggiatori (Suso, Montolivo e Bonaventura) e ai discreti piedi dei difensori Bonucci, Zapata e Romagnoli, che garantivano una partenza ragionata dell'azione. Ma la terza e più importante conferma è sull'aleatorietà della teoria più labile: che il numero degli attaccanti in campo sia direttamente proporzionale ai gol. Non è così, se la coppia è Silva-Kalinic. Il portoghese è stato schierato al posto di Borini, claudicante per un infortunio alla caviglia, senza aggiungere efficacia al 4-4-2 elaborato da Montella: il Milan ha pagato proprio gli errori al tiro delle due punte. Flebile coppia - Kalinic ha mancato l'1-0 quasi subito: liberato al destro all'altezza del dischetto da un rimpallo su destro dal limite di Suso, ha colpito l'esterno del palo con la sua girata imprecisa. Dopo il volo di Sirigu su punizione di Suso, Silva ha invece sbagliato la mira in spaccata, sul cross di Zapata. Il Torino è stato attentissimo a non scoprirsi, limitando le presenze offensive al pressing dell'opaco ex Niang e di Belotti, ancora in condizione atletica imperfetta, coperti dalla solida mediana Baselli-Rincon-Obi. Bonucci, in avanscoperta, ha tentato di supplire ai difetti della coppia di punta milanista, ma Nkoulou si è opposto alla sua zampata in mischia. Gli errori di Silva e Kalinic sono proseguiti. Lo svagato portoghese ha vistosamente peccato nella misura di un comodo appoggio laterale nella trequarti. Il croato ha catturato un promettente pallone davanti all'area altrui, ma ha poi sperperato l'annesso contropiede. Nel finale di tempo uno speranzoso colpo di testa di Baselli, sfilato lungo l'area per perdersi a lato, ha lasciato intendere al Torino che avrebbe anche potuto uscire dalla tana. Sirigu perfetto - La ripresa si è aperta con un'incursione di Bonucci (destro in diagonale sull'esterno della rete del capitano, probabilmente alla migliore esibizione della stagione) e con la prima vera occasione per la squadra di Mihajlovic: su cross dal fondo di Niang a Obi non è riuscita per pochi centimetri la correzione di testa. Suso, soffocato dagli anticipi dei marcatori, ha cercato ossigeno nel dribbling: ha trovato solo l'ammonizione di Rincon. Intorno a metà ripresa il Milan si è animato, grazie soprattutto al crescente affiatamento degli interni Kessié-Montolivo, complementari con i rispettivi compiti di cattura e di separazione del pallone. Kalinic ha provato a riscattarsi, avventandosi di testa su un cross di Bonucci e poi scaricando in porta la respinta di Sirigu, che ha bissato il balzo. L'ex secondo di Buffon in Nazionale ha parato anche un sinistro da fuori di Suso in classica conversione e un destro ravvicinato di Kalinic: non sarebbe stato comunque gol, per via del fuorigioco, ma Sirigu si era dimostrato di nuovo prontissimo. All'ultimo respiro - Anche la gara tra Mihajlovic e Montella per la sostituzione più azzeccata si è risolta in un pareggio. Con Iago Falque per Ljajic e Boyé per Niang (fischiato dal vecchio pubblico) da una parte, con Calhanoglu per Bonaventura e Cutrone (applauditissimo, per la speranza riposta nella coppia d'Europa con Silva) per Kalinic (fischiato) dall'altra, non è cambiata la situazione tattica. Sono stati decisivi i due portieri. Il Milan non ha smesso di attaccare: due cross pericolosi senza deviazione vincente e un temerario destro a giro di Cutrone il prodotto. Il Torino, però, si è avvicinato alla beffa, sventata soltanto da due eccellenti balzi consecutivi di Donnarumma: il primo su colpo di testa di Belotti, il secondo sulla ribattuta ravvicinatissima di Iago Falque, con l'aiuto determinante di Montolivo, il cui ripiegamento da difensore ha ostacolato l'avversario al tiro. Lo 0-0 finale lo ha scritto Sirigu, alzando in corner una girata di Calhanoglu. Tra il dire di essere da Champions e lo scalare davvero la classifica c'è di mezzo la realtà degli attaccanti che non segnano.