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San Siro
26/08/2018
h.20.30
INTER - TORINO 2-2 (2-0)
Inter
: Handanovic, D'Ambrosio, De Vrij, Skriniar, Vrsaliko (al 73' Keita Balde), Vecino, Brozovic, Asamoah (al 65' Dalbert), Politano (al 91' Lautaro Martinez), Perisic, Icardi. A disposizione: Padelli, Gagliardini, Karamoh, Ranocchia, Nainggolan, Borja Valero, Miranda, Candreva. All.: Spalletti.
Torino: Sirigu, Izzo, Nkoulou, Moretti, De Silvestri, Soriano (al 61' Ljajic), Rincon, Meite, Ansaldi (al 22' Aina), Iago Falque (all'88' Lukic), Belotti. A disposizione: Ichazo, Rosati, Edera, Berenguer, Djidji, Bremer, Zaza. All.: Mazzarri.
Arbitro: Mazzoleni di Bergamo.
Reti: Perisic 6' (I), De Vrij 32' (I), Belotti 56' (T), Meite 68' (T).
Spettatori: 59.135 tra paganti e abbonati.
Note: Ammoniti De Vrij, Meite e Moretti, tutti per gioco falloso; calci d'angolo 5-4 per il Torino, recupero 2' pt, 3' st. Serata gradevole, terreno in ottime condizioni, presenti nel terzo anello circa 500 sostenitori granata. Esordio stagionale per Ljajic, prima rete in maglia granata per Meite.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 27 agosto 2018]
Pronti, via e l'Inter, dal mercato scoppiettante e di ritorno in Champions dopo sei anni, alla seconda giornata si trova già a -5 da Juve e Napoli. Aveva un calendario che sembrava fatto apposta per lanciare un "instant team" teoricamente pronto subito. Invece, all'inatteso sberlone preso in partenza dal Sassuolo, sette sere dopo ha aggiunto un pareggio casalingo quasi surreale contro il Toro: padrona assoluta per un tempo e poi scomparsa fino a un vano sussulto nel recupero. Prima, però, i granata riemersi dal tunnel in cui erano finiti avevano addirittura sfiorato il sorpasso. Roba da classico psicodramma nerazzurro, insomma. Perchè, evidentemente, cambiano i giocatori, ma il Dna resta lo stesso. Anche se ieri la metamorfosi è stata davvero clamorosa: convincente la squadra ammirata nel 1° tempo, in balia di un Toro scatenato quella della ripresa. Lo stesso, naturalmente, vale per i granata. Non ci hanno capito nulla per metà. Poi, come contro la Roma, sono stati quasi abbaglianti dopo l'intervallo. Segnando due gol bellissimi con Belotti e Meite e cercando il tris con caparbietà e qualità che promettono molto. Serata dalle emozioni forti per Mazzarri, che mancava da San Siro dal 9 novembre 2014, ultima partita dopo 16 mesi di Inter prima del suo unico esonero in carriera. Sorpreso dall'avvio asfissiante dei rivali, ci ha messo un tempo per riorganizzare i suoi. Ma ha cambiato passo quando ormai la situazione sembrava compromessa: Soriano più avanti con Iago Falque dietro a Belotti e, al 61' sul 2-1, dentro anche Ljajic per l'ex Villareal in un 3-4-2-1 che ha inchiodato l'Inter già alle corde. Così, è finito con una delusione cocente il debutto alla "Scala" da nerazzurri per 6 dei 7 nuovi di Spalletti. Quattro sono partiti dal 1' in un 3-4-2-1 che, fin da una retroguardia sperimentata pochissimo nel precampionato, ha quasi ribaltato il 4-3-2-1 visto nel fragoroso tonfo di partenza in casa Sassuolo. Tre per un tempo hanno fatto la differenza: Asamoah e il suo moto perpetuo in mediana, Politano e i suoi guizzi micidiali, De Vrij con l'attenta regia difensiva e soprattutto con il gol, svettando di testa su palla inattiva. Quasi subito, però, la partita l'avevano messa in discesa i soliti noti, gli unici goleador seriali della scorsa stagione. Assist di Icardi e bordata vincente in mezzo all'area di Perisic: ruoli invertiti a testimoniare dopo 6' una delle novità più importanti dell'Inter 2.0 spallettiana. C'è molto più movimento in prima linea. Ci sono Politano e Perisic che si scambiano, c'è soprattutto Maurito più collaborativo. Si abbassa, si allarga, fa sponde. E crea spazi e occasioni. Purtroppo per i quasi 60 mila cuori nerazzurri, però, è durato troppo poco. Perchè il Toro, spiazzato anche da un pressing alto e continuo, ha concesso solo un tempo. Non riusciva mai a uscire e quando arrivava a centrocampo sbagliava pure misura. Annaspavano anche le sicurezze Nkoulou e Moretti, non funzionava nulla. Handanovic toccava il primo pallone al 39', su appoggio di testa di De Silvestri. Il copione si ribaltava alla ripresa. Con Iago fine suggeritore, Belotti a segno alla prima palla utile e poi l'ex desaparecido Ljajic nella mischia per atrigliare un pari meritato siglato dal sempre più intrigante Meite. L'Inter stava a guardare fino al recupero. Paratona di Sirigu su Perisic, dentro Lautaro e suo assist svirgolato da Icardi. Giusto così, alla fine.