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San Siro
09/12/2018
h.20.30
MILAN - TORINO 0-0
Milan
: Donnarumma G., Calabria, Abate, Zapata, Rodriguez, Kessie, Bakayoko, Suso, Calhanoglu (al 71' Castillejo), Cutrone, Higuain. A disposizione: Reina, Donnarumma A., Bertolacci, Torrasi, Laxalt, Halilovic, Simic, Tsadjout, Montolivo, Conti, Jose Mauri. All.: Gattuso.
Torino: Sirigu, Izzo, Nkoulou, Djidji, Aina, Baselli (all'81' Lukic), Rincon, Meite, Ansaldi (al 91' Berenguer), Iago Falque (al 69' Zaza), Belotti. A disposizione: Ichazo, Bremer, De Silvestri, Parigini, Moretti, Edera, Damascan, Soriano, Lyanco. All.: Mazzarri.
Arbitro: Orsato di Schio.
Reti: -
Spettatori: 44.572 tra paganti e abbonati per un incasso di 1.031.455,96 euro.
Note: Espulso Mazzarri all'89' per proteste, ammoniti Abate, Nkoulou, Izzo, Zapata e Baselli, tutti per gioco falloso. Calci d'angolo 11-3 per il Milan, recupero 3' pt, 4' st. Serata fredda, terreno in buone condizioni; prima del fischio di inizio osservato un minuto di silenzio in memoria di Luigi Radice, ex tecnico di Torino e Milan (l'ultimo scudetto del Torino fu con Radice in panchina).
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 10 dicembre 2018]
La notte degli esami finisce senza lode per le due candidate, ma la recita del Toro è stata più significativa e, a lunghi tratti, più bella. Quella granata, dentro la casa del Milan, è stata la sintesi di un'occasione persa, ma, stavolta, la poca concentrazione o l'atteggiamento sbagliato non c'entrano niente: di occasione persa si può, e si deve parlare, perchè ai ragazzi di Mazzarri è mancato soltanto l'acuto decisivo. Attento, equilibrato, aggressivo: il Toro si è presentato così all'appuntamento con la sfida che, adesso, lascia i granata da soli al sesto posto e, quindi, in quella posizione di classifica che darebbe un senso concreto alle ambizioni di questa avventura. L'asticella non si è alzata anche per merito di un Donnarumma nelle vesti di Superman sull'inzzuccata di Iago Falque, ma anche sulla traiettoria velenosa di Belotti. Il Milan fa un piccolo passo verso l'Inter che rimane, però, a tre lunghezze di distanza: i rossoneri hanno sprecato molte energie, ma, spesso, a vuoto anche per mancanza di qualità là in mezzo. Tre a uno per il Toro è il verdetto delle occasioni del primo tempo. Due conclusioni granata verso Donnarumma hanno il pregio di esaltare le qualità del portiere rossonero: dopo 5' tocca a Iago Falque, di testa, arrivare ad un niente dal gol, dopo 41' è Belotti a dover fare i conti con il prodigioso tuffo del giovane avversario (nel mezzo è ancora il Gallo a sfiorare il colpo vincente). Per i rossoneri finisce dentro il capitolo delle offensive pericolose solo un tentativo di Cutrone respinto da Sirigu. Il Milan appare sfilacciato. Higuain lo trovi dappertutto, ma non dove dovrebbe stare: l'argentino, al rientro dopo le due giornate di squalifica, è colpevolmente nervoso e questo nervosismo sembra trasmetterlo ai compagni. Suso si dà da fare, ma è spuntato, così il peso dell'attacco ricade sul solito Cutrone. In avvio, sono le mosse di Mazzarri a sparigliare le carte perchè il Toro si presenta al via con il pressing come compagno di viaggio e la voglia di spezzare le ripartenze rossonere fin dal primo tocco: impressiona il sincronismo di Rincon e Meite nell'andare a marcare, alternandosi Bakayoko e Kessie in modo da tagliare i rifornimenti sulle corsie o per vie verticali al resto della compagnia rossonera. La prima parte del duello sorride al Toro e, ai punti, Iago Falque e soci avrebbero avuto la meglio: il rischio di ritrovarsi fra le mani la brutta fotocopia della squadra che regala tempo e campo prima di accendersi svanisce subito perchè lo spirito è quello che si addice ad un incrocio dal peso specifico del tutto particolare. I granata hanno concesso spazio al Milan nel finale, logica conseguenza di una fatica generale dovuta ad una spina mai staccata. "Ci manca soltanto il gol. Vai in campo e segnalo tu..", l'invito di Mazzarri a Zaza quando è arrivato il momento dell'attaccante arrivato dal Valencia. Il gol non c'è stato, anzi: come capita spesso, il Toro ha rischiato di subire proprio sui titoli di coda perchè Cutrone, vivacissimo ma un po' confusionario, ha centrato i cartelloni pubblicitari piuttosto che la porta di Sirigu da due metri. L'ultimo flash è per l'espulsione di Mazzarri, allontanato da Orsato a tempo quasi scaduto. Il Milan non si mette in scia dell'Inter, il Toro si specchia in un punto d'oro che poteva essere altro: sabato sera, luci e riflettori sul derby che cade nel momento più opportuno della stagione per una squadra che ha superato uno degli esami più attesi.