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Olimpico di Roma
29/12/2018
h.15.00
LAZIO - TORINO 1-1 (0-1)
Lazio
: Strakosha, Luiz Felipe, Acerbi, Radu (al 57' Lucas Leiva), Marusic, Parolo, Milinkovic-Savic, Lulic, Correa (al 64' Wallace), Luiz Alberto (all'84' Caicedo), Immobile. A disposizione: Proto, Guerrieri, Patric, Lukaku, Bastos, Badelj, Cataldi, Murgia. All.: S.Inzaghi.
Torino: Sirigu, Izzo (al 51' Moretti, all'83' Lyanco), Nkoulou, Djidji, De Silvestri, Baselli (al 72' Lukic), Rincon, Meite, Ansaldi, Iago Falque, Belotti. A disposizione: Ichazo, Rosati, Bremer, Aina, Soriano, Edera, Parigini, Berenguer, Zaza. All.: Mazzarri.
Arbitro: Irrati di Pistoia.
Reti: Belotti 45'+2' rig. (T), Milinkovic-Savic 62' (L).
Spettatori: 41.128 tra paganti e abbonati, sconosciuto l'incasso.
Note: Espulsi Marusic all'86' per doppia ammonizione, la prima per gioco scorretto la seconda per proteste e Meite al 90' per condotta scorretta; ammoniti Djidji, Correa, Luiz Felipe, Lukic, Rincon e Lucas Leiva per gioco scorretto, Izzo e Luiz Alberto per comportamento non regolamentare. Pomeriggio soleggiato, temperatura mite, terreno in ottime condizioni, presenti all'Olimpico circa 400 sostenitori del Torino. Calci d'angolo 7-3 per la Lazio, recupero 1' pt, poi diventati tre dopo l'assegnazione del calcio di rigore al Torino, 5' st. Il Torino termina il girone d'andata imbattuto inanellando il decimo risultato esterno utile consecutivo (2 vittorie e 8 pari), eguagliato il record della stagione 1953-54 (3 vittorie e 7 pareggi; la striscia positiva, considerando la passata stagione, sale a 12 gare (3 vittorie e 9 pareggi); allora la serie iniziò il 6 dicembre 1953 con il pareggio per 1-1 sul campo dell'Atalanta, fino al 2 maggio del 1954, con il pareggio, sempre per 1-1, a Palermo. Prima della gara il presidente della Lazio Lotito ha premiato Lulic per la presenza numero 300 in maglia biancoceleste.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 30 dicembre 2018]
Sul cartello granata di metà cammino c'è scritto che questo Toro ha carattere, equilibrio ed uno stato di salute, inteso come indice di crescita generale, in rialzo. Da colmare c'è quella tipica leggerezza giovanile che, in campo, si traduce in peccati di ingenuità o nella ricerca di una qualità ancora da trovare. Dentro la partita di Roma contro la Lazio, i ragazzi di Mazzarri hanno raccontato quello che ci ha detto l'intero girone d'andata perchè, costruita la parte più difficile con il vantaggio di Belotti, è arrivata la solita frenata e sono comparse le solite amnesie nel momento di sigillare la sfida, tanto pesanti da sconfinare nel nono pareggio di stagione. L'arbitro Irrati ha sbagliato molto secondo la Lazio ("Siamo sconcertati..", così la società romana) e ha concesso un rigore senza accendere la tv a bordo campo che, se dato a parti invertite, avrebbe portato Mazzarri sulle barricate. Lorenzo De Silvestri ha perso la strada del gol a due metri da una porta, ormai, impossibile da difendere (sarebbe stato 2-0) e, quella porta, l'ha accarezzata per ben due volte, prima con una traversa poi il palo. Marusic e Meite hanno perso la bussola finendo espulsi per questioni legate ad atteggiamenti da rivedere, Izzo e Moretti sono stati sostituiti per problemi fisici. Il tutto sullo sfondo di una gara che lascia il Toro aggrappato al treno per l'Europa (il settimo posto dista due punti) e lo fa con la decima trasferta senza macchia, numeri che riportano il pallone indietro di sessantaquattro anni per rileggere un simile cammino all'interno dello stesso campionato. La Lazio ha avuto il sopravvento nei minuti iniziali, poi l'inerzia è cambiata: accantonata l'idea del tridente, a sostenere la coppia Iago-Belotti ci hanno pensato gli esterni De Silvestri ed Ansaldi e Baselli come trequartista. La rete di Belotti allo scadere del primo tempo è rimasta l'unica per il già citato clamoroso errore di De Silvestri che, un istante dopo, ha assunto il sapore della doppia beffa per la traiettoria vincende di Milinkovic da fuori area. Dopo il secondo legno granata e l'assalto finale della Lazio, è tempo di bilanci. "Se una squadra gioca come abbiamo fatto noi a Milano o, qua all'Olimpico diventa difficile da migliorare in un mercato come quello di gennaio. Due o tre (Soriano al Bologna, poi Parigini ed Edera, ndr) andranno via, in entrata vedremo..", cos6igrave; Mazzarri. Servirebbe qualità, ma, la qualità spesso non è in vendita e, comunque, può nascere da soluzioni interne. "La crescita del gruppo - continua il tecnico granata - è l'aspetto più positivo. Peccato per i punti persi: al netto degli errori arbitrali, ce ne mancano sei, due di Bologna, due di Reggio Emilia e due con la Lazio". Mazzarri dà appuntamento alla squadra il giorno della Befana al Filadelfia. "Con l'anno nuovo devono sparire le ics" sottolinea Ansaldi. "Con troppi pareggi non si va in Europa", dice Djidji. Difficile dargli torto.