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Grande Torino
27/01/2019
h.18.00
TORINO - INTER 1-0 (1-0)
Torino
: Sirigu, Izzo, Nkoulou, Djidji, De Silvestri, Lukic (al 78' Baselli), Rincon, Ansaldi (all'81' Berenguer), Aina, Belotti, Zaza (all'89' Iago Falque). A disposizione: Ichazo, Rosati, Bremer, Edera, Lyanco, Millico, Moretti, Parigini. All.: Mazzarri.
Inter: Handanovic, Miranda (al 55' Nainggolan), Skriniar, De Vrij, Dalbert, Joao Mario (al 71' Politano), Brozovic, Vecino (all'83' Candreva), D'Ambrosio, Icardi, Lautaro Martinez. A disposizione: Padelli, Asamoah, Gagliardini, Perisic, Ranocchia, Salcedo, Borja Valero. All.: Spalletti.
Arbitro: Maresca di Napoli.
Reti: Izzo 35'.
Spettatori: 22.002 di cui 11.053 abbonati e 10.949 paganti per un incasso di 326.006 euro.
Note: Espulso Politano all'86' per frase ingiuriosa nei confronti dell'arbitro, ammoniti De Vrij, D'Ambrosio, Aina e Zaza per gioco scorretto, Belotti per simulazione, Dalbert per comportamento non regolamentare; calci d'angolo 7-6 per l'Inter, recupero 3' pt, 5' st. Serata fredda, terreno leggermente allentato, presenti al Grande Torino oltre 2.000 sostenitori dell'Inter sparsi tra il settore ospiti, parte della Primavera e il resto dello stadio.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 28 gennaio 2019]
Approfittare dello stato confusionale che sta attraversando l'Inter di fine gennaio era un'occasione troppo ghiotta per lasciarsela sfuggire. Il Torino ha vinto, con merito, e soprattutto ha dimenticato di essere una squadra che spesso, sul più bello, cade nella trappola dell'ingenuità. Il pomeriggio che dà una scossa alla stagione granata è stato costruito esaltando quelle che sono le qualità migliori dei ragazzi di Walter Mazzarri: poco spazio all'estetica, molta sostanza e, soprattutto, per tutta la partita. Dal punto di vista del gioco magari si era visto qualcosa di meglio anche quando il verdetto finale era stato negativo, ma stavolta almeno nessuno fra i granata ha perso la testa o la sintonia con i compagni. L'Inter invece è apparsa sgonfia, spuntata e, in alcune parentesi della sfida, senza bussola a tal punto che diventa lecito chiedersi come possa essersi arrampicata fin lassù nella classifica. Nulli Icardi e Lautaro, quasi svogliato Dalbert: la sensazione è stata quella di un gruppo alle prese con diversi problemi di gestione, a cominciare da chi ha già la valigia pronta o vorrebbe averla (da Perisic a Candreva, passando per Miranda, solo per citare le situazioni più aperte). Il Toro ha avuto il sopravvento sul piano fisico e nervoso, su continuità e presenza dentro le fasi della gara: poche le occasioni da rete create, ma il copione è stato sempre in mano alla squadra di Mazzarri. Ansaldi e Rincon, Izzo e Belotti: a loro l'Oscar dei migliori, ma contro l'Inter il successo è stato di squadra. "Ora voglio vedere la stessa ferocia domenica prossima a Ferrara - ha detto Mazzarri -. Per dare un senso a questa vittoria, bisogna battere la Spal, la nostra prova del nove". Dopo un avvio un po' ingolfato (l'Inter ha creato la prima e unica palla-gol con Lautaro al 3'), il Toro ha preso le misure ai nerazzurri. E guadagnato campo. La fisicità ha permesso ai granata di vincere ogni duello e di impossessarsi dei palloni "sporchi", l'aggressività ha consentito a Belotti e soci di spezzare su nascere possibili collegamenti per l'inedita coppia Icardi-Lautaro. Il resto lo ha fatto il colpo di testa vincente di Izzo e un'attenzione anche ai minimi particolari che, in questa stagione, si era notata raramente. Il Toro sa vincere solo così: questa è la prima immediata riflessione dopo quanto osservato ieri. Sa vincere se lo spirito di sacrificio tocca picchi altissimi e se la dedizione alla causa arriva da tutti i protagonisti. Contro l'Inter, Iago Falque, è rimasto ai margini fino agli ultimi istanti della sfida, con Zaza in campo al fianco di Belotti: fra i due attaccanti accenni di dialogo e di buone intenzioni. A Ferrara rientrerà Meite e la scoperta del nuovo Ansaldi offre la possibilità di cercare altre vie tattiche da qui alla fine della stagione. Il 2019 granata segna dunque una significativa inversione di rotta: primo successo dopo due ko e soprattutto grande prova di squadra. "Perchè questa vittoria abbia valore dobbiamo avere la stessa cattiveria anche nelle prossime partite", sottolinea il patron Urbano Cairo. L'Inter invece scivola senza reagire: alle spalle dei nerazzurri c'è chi prova a spingere per il quarto posto, ma anche il terzo si scopre in bilico come non accadeva da un po'.