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Marassi
20/04/2019
h.15.00
GENOA - TORINO 0-1 (0-0)
Genoa
: Radu, Romero, Zukanovic, Criscito, Sturaro (al 33' Rolon), Lerager, Radovanovic, Veloso (al 65' Bessa), Lazovic, Sanabria (al 53' Kouame), Lapadula. A disposizione: Marchetti, Jandrei, Dalmonte, Gunter, Lakicevic, Mazzitelli, Pereira, Pezzella. All.: Prandelli.
Torino: Sirigu, Moretti, Nkoulou, Izzo, Ansaldi, Rincon, Meite, Aina, Baselli (all'84' Lukic), Belotti, Berenguer (al 72' Parigini). A disposizione: Ichazo, Rosati, Bremer, Damascan, Singo. All.: Mazzarri.
Arbitro: Doveri di Roma.
Reti: Ansaldi 58'.
Spettatori: 20.708 di cui 18.004 abbonati per una quota di 177.837 euro e 2.704 paganti per un incasso di 46.514 euro.
Note: Giornata calda, terreno in perfette condizioni, in gradinata sciopero del tifo organizzato con relativa diserzione da parte del pubblico genoano. Ammoniti Leger, Rolon, Moretti, Baselli e Radovanivic per gioco falloso, Nkoulou e Veloso per fallo di mano e Baselli e Parigini per comportamento non regolamentare. Calci d'angolo 3-2 per il Genoa, recupero 3' pt, 3' st.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 21 aprile 2019]
La lunga mano di Salvatore Sirigu è così elastica da spingere il Toro là dove non era mai arrivato in un'era da tre punti e a guida Cairo. Se domenica sera i granata saliranno sul ring per mettere all'angolo una sfidante Champions, il Milan, il merito è di un portiere che prima conserva lo 0-0, poi blinda l'1-0 dentro la casa del Genoa. Sirigu, ma non solo. Alla partita più suggestiva degli ultimi anni, o meglio quella con un bottino mai tanto ricco, arriva una squadra che sa come superare l'ostacolo usando il cuore e la testa. "All'intervallo mi sono arrabbiato, molto. Non eravamo noi e, per dare fastidio al Milan, non potremo che esserlo: tornati in campo, qualcosa è cambiato..", dice Mazzarri. Manovra rugbistica sul gol. A cambiare è stato il modo di vivere il duello: aggressività ed un pizzico di coraggio hanno fatto saltare il banco. L'azione del gol da tre punti di Ansaldi è scritta nel manuale di Mazzarri da tempo (esterni che si presentano al tiro dopo una manovra stile rugby), l'equilibrio cercato il punto di forza di un gruppo raramente bello e avvolgente, ma, allo stesso tempo, raramente in difficoltà nell'arco dell'intera stagione. Il Toro, questo Toro, anche quando è caduto, lo ha fatto senza rumore, se non contro il Napoli al Grande Torino o con Parma e Bologna in casa, ma, in questi due scenari, o per troppa frenesia o per paura di volare. Mazzarri ha insegnato il primato della continuità seppur senza eccessi di adrenalina, ma pur sempre senza strappi verso il basso. "Guardando alla griglia di partenza estiva, siamo la rivelazione del campionato per i punti fatti e per la posizione acquisita in rapporto ai fatturati o al budget di altri club..", sottolinea il tecnico toscano. Prandelli in bilico. Il Toro sbanca la Genova rossoblù che, oggi, aprirà i propri stati generali per definire il futuro di Prandelli (per lui è atteso il faccia a faccia con il patron Preziosi) ora che la paura della B rimane sul tavolo. Un successo, quello granata, che fa dire a Sirigu come "ogni porta, adesso, è aperta. L'obiettivo era migliorare la passata stagione e, un anno fa di questi tempi, eravamo fuori da tutto..", precisa il portiere sardo. Dodici mesi dopo, il Toro è vivo, vivissimo tanto che, al fischio finale, il presidente Cairo si trattiene in tribuna con il cellulare che racconta dei risultati di giornata. "La Lazio ha perso? Sì, siamo un punto avanti e fra una settimana c'è il Milan: una finale dopo l'altra è quello che ci aspetta", così il patron di un gruppo che ha smesso di sognare perchè è tutto vero. "E' mancato il gioco? Il Genoa si giocava tanto, non era facile imporlo. E, comunque, quando arrivi a questo punto della stagione si gioca anche con il cuore e, al Toro, il cuore non manca", il pensiero di Cairo. Poco distante, a Mazzarri fanno ascoltare la musichetta della Champions e, al terzo tentativo, il tecnico si lascia andare ad una battuta. "Il nostro popolo la vuole? E noi gliela daremo. Intanto abbiamo dato entusiasmo ad una piazza nobile", sorride l'allenatore granata. L'attesa per l'incrocio Champions con il Milan è già cominciata.