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Moccagatta
25/07/2019
h.21.00
TORINO - DEBRECEN 3-0 (2-0)
Torino
: Sirigu, Izzo, Nkoulou, Bremer, De Silvestri, Baselli, Meite, Ansaldi, Iago Falque (al 75' Lukic), Belotti, Berenguer (all'80' Zaza). A disposizione: Rosati, Lyanco, Singo, Millico, Rincon. All.: Mazzarri.
Debrecen: Nagy, Kinyik (al 74' Kusnyr), Pavkovics, Szatmari, Ferenczi, Szecsi, Tozser, Haris, Varga (all'86' Pinter), Trujic, Zsori (al 46' Garba). A disposizione: Kosicky, Barna, Takacs, Csozs. All.: Herczeg.
Arbitro: Maae (Danimarca).
Reti: Belotti 20' rig., Ansaldi 42', Zaza 93'.
Spettatori: 4.376 paganti per un incasso di 196.300 euro.
Note: Serata calda e umida, solo parzialmente rovinata dalla presenza massiccia di zanzare, terreno in buone condizioni; ammoniti Varga, Pavkovics e Zaza, tutti per gioco falloso, calci d'angolo 7-3 per il Torino, recupero 1' pt, 5' st. Prima rete ufficiale stagionale per Andrea Belotti, a segno su calcio di rigore dopo 20'; per lui, prima rete in competizioni europee in concomitanza con il suo esordio in una gara ufficiale europea. Gara disputata allo stadio Moccagatta di Alessandria a causa dell'indisponibilità dell'Olimpico Grande Torino, il cui prato è stato recentemente rizollato dopo i concerti estivi. Nella nuova curva nord dell'impianto alessandrino, che per l'occasione è stata dotata di seggiolini a norma per le competizioni europee, è presente un grande striscione a favore di Sinisa Mihajlovic.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 26 luglio 2019]
In Europa va spesso così: avversari meno tecnici, ma, fisicamente, mai domi. Il Debrecen appartiene a questa categoria e il verdetto dentro un Moccagatta pieno di passione, ma non esaurito deve essere accettato con il pieno di buonumore: tre reti (Belotti, Ansaldi e Zaza) fatte, zero subite e una freschezza atletica che, fra una settimana in Ungheria, non potrà che migliorare. Timori cancellati in un attimo e nuova stagione granata oltreconfine che parte con i botti. Il tecnico granata Mazzarri se l'era immaginato così il debutto nel cammino dei preliminari e, così, l'ha preparato: squadra capace di tenere in mano il copione, ma senza strappi perchè forte sarebbe stato il rischio di finire in apnea. Ed ora che metà pratica è esaurita, c'è da aggiungere agli imput dati dallo staff tecnico quello relativo alle entrate dure: più di una volta si è temuto il peggio per le gambe dei granata. Le prime risposte. La prima insidia arriva dalle zanzare: Nkoulou e soci, là dietro, passano i primi minuti di gioco a liberarsi dall'assedio degli insetti e non dalle punte avversarie perchè il Toro entra dentro al cammino per l'Europa con il piede giusto. Equilibrio, guardia altissima, ma, soprattutto, una velocità di esecuzione che dà a Mazzarri quelle risposte che il tecnico granata temeva di non avere: i granata tengono il passo davanti ad una squadra, il Debrecen, arrivata qua ad Alessandria con il motore meno ingolfato grazie ad una preparazione fisica cominciata un mese e mezzo fa. Premio fedeltà, il primo gol nella nuova avventura è merito di un capitano al lavoro dopo un netto taglio alle vacanze (più di dieci giorni) per prepararsi come meglio non avrebbe potuto fare al debutto oltreconfine. Berenguer è chirurgico nell'apertura in verticale, Belotti nell'impossessarsi del pallone, nel superare il portiere e, successivamente, dal dischetto dopo che lo stesso numero uno magiaro non era riuscito a fare di meglio che stendere il Gallo in area. Toro avanti, con merito, e senza strafare. Il Toro in fuga quando stanno per calare i titoli di coda sulla prima metà della contesa: stavolta è Ansaldi fortunato nell'ingannare Nagy con un velenoso diagonale dal fondo quando, da quella parte del campo, di solito si cerca l'assist per il resto della compagnia. Berenguer spreca. Il Toro rimane in partita, anche se occorre gestire le energie. Ed è quanto accade ad inizio ripresa: il pallone gira meno velocemente perchè, così, prevedono i piani di Mazzarri. E nell'agenda del tecnico toscano c'è scritto anche di cercare l'uno contro uno sulle corsie o di tagliare per vie centrali: quando si apre lo spiraglio giusto è Berenguer a perdere troppo tempo pria di provare l'affondo (il portiere la devia sul palo esterno). Il Debrecen alza il ritmo. O almeno ci prova: adesso gli ungheresi sembrano poter pungere di più, ma fanno confusione sul più bello e le loro trame si spezzano. E sul più bello arriva il sigillo di Zaza. Appuntamento in Ungheria giovedì prossimo alle 18,30: nell'altro incontro che interessa Toro e Debrecen, i bielorussi dello Shakhtyor hanno vinto 2-0 contro i danesi dell'Esbjerg.