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Grande Torino |
08/08/2019 |
h.21.00 |
TORINO - SHAKHTYOR SOLIGORSK 5-0 (2-0) Torino: Sirigu, Izzo (al 46' Bonifazi), Nkoulou (all'85' Singo), Bremer, De Silvestri, Meite, Baselli, Berenguer (al 72' Rincon), Ansaldi, Belotti, Zaza. A disposizione: Rosati, Lukic, Millico, Rauti. All.: Mazzarri. Shakhtyor Soligorsk: Matveichyk, Rybak, Sachivko, Burko, Ebong, Kadarkevich (al 66' Yanush), Balanovich (al 73' Khvaschinski), Antic, Kovalev, Bakaj (al 77' Visnakovs). A disposizione: Chesnovski, Llullaku, Lambulic, Bodul. All.: Tashuev. Arbitro: Stefanski (Polonia). Reti: Belotti 2', 63' rig., Izzo 15', De Silvestri 72', Bonifazi 76'. Spettatori: 15.977 paganti per un incasso di 357.735 euro. Note: Serata afosa, solo parzialmente resa gradevole da una leggera brezza, terreno di gioco, appena rizollato dopo i concerti estivi, in buone condizioni e abbondantemente bagnato prima dell'inizio del match; ammoniti Ebong, Balanovich e Bremer, tutti per gioco scorretto, calci d'angolo 9-2 per il Torino, recupero 2' pt, 2' st. Il settore ospiti del Grande Torino è desolatamente vuoto, mentre campeggiano una decina di sostenitori bielorussi in tribuna ovest, con numerose pezze giallonere. Con questo successo il Torino mette una seria ipoteca al passaggio del turno che, nell'eventualità, vedrebbe i granata impegnati contro la vincente tra Pyunik e Wolverhampton. Nella gara d'andata i gialloneri inglesi hanno superato, in trasferta, la formazione armena per 4-0. Prima rete in maglia granata per Bonifazi, seconda rete consecutiva per Izzo, il quale mette a segno una rete per due care di fila per la prima volta in carriera. Per Belotti, al quarto gol stagionale, una doppietta che in ambito europeo non succedeva ad un calciatore granata dal febbraio 2015: allora fu Maxi Lopez a mettere a segno due reti, contro l'Athletic Bilbao. Cronaca [Tratto da La Stampa del 9 agosto 2019] Passare il Ferragosto a Minsk non è sicuramente il massimo, ma almeno il Toro potrà viverlo serenamente. Il 5-0 casalingo di ieri sera sullo Shakhtyor (e così sono 12 i gol in tre sfide di preliminari) vale il pass anticipato per il playoff che porta ai gironi di Europa League. Mazzarri, insomma, può già pensare al Wolverhampton di Cutrone (subentrato dopo 63'), che ieri ha rifilato un comodo 4-0 al Pyunik in Armenia. Anche se il tecnico granata non lo ammetterà mai finché la pratica bielorussa non sarà ufficialmente archiviata. La vittoria è schiacciante, con rari brividi a cavallo dell'intervallo, e la nota più positiva è la collaborazione che va affinandosi tra il capitano e Zaza, alla seconda di fila in coppia dal 1'. Ha segnato solo Belotti, subitissimo di testa e poi su rigore nella ripresa, ma non si sono contati gli scambi e pure i veli tra i due. Possono diventare il valore aggiunto rispetto alla scorsa stagione. In rete pure Izzo e De Silvestri. Il "Grande Torino" riapre al calcio due mesi e mezzo dopo il 3-1 sulla Lazio e regala un discreto colpo d'occhio, nonostante il pieno agosto, l'afa pesante, l'avversario sconosciuto che alletta poco e le zero facce nuove di un mercato congelato almeno fino al playoff con i "lupi" inglesi. Mazzarri riparte con gli stessi undici uomini del 4-1 di sette sere prima in casa Debrecen, con Zaza e Belotti di nuovo insieme, sempre più pronti a cercarsi. Lo Shakhtyor gioca calcio ufficiale ormai da cinque mesi, il Toro da appena 15 giorni. Ma la differenza di qualità è troppa e si vede già dopo 69 secondi: punizione da destra di Baselli oltre il secondo palo, dove Belotti salta in cielo e di testa beffa con una palombella Klimovich. Il portiere dei gialli non azzecca un uscita ed è disastroso sul bis del 15' di Izzo, tant'è che la vera domanda che sorge presto spontanea è: per non aver mai subito un gol nelle doppie sfide contro Hibernians e Esbjerg, di che pasta dovevano essere maltesi e danesi? Fatto sta che, con due incornate ad alta quota su palloni inattivi, il Toro dopo un quarto d'ora è già assoluto padrone. Senza mai alzare il ritmo, lasciando anche abbastanza fare allo Shakhtyor, approssimativo, ruvido e portato a scoprirsi, lasciando ampi spazi che Berenguer almeno per un tempo non riesce a sfruttare ma che Belotti e Zaza utilizzano per le loro prove d'intesa. Il pelato ha due discrete occasioni, il Gallo dopo il gol-lampo fa l'altruista. Qualche brivido in difesa. I 32 gradi torinesi costringono Mazzarri a restare in maniche di camicia già a metà del primo tempo. Però, più passa il tempo e più suda, il tecnico granata. Perché i suoi dietro allentano la presa. E' clamorosa la palla-gol concessa al 36' a Rybak che prima fa una cosa da Messi mettendo a sedere in dribbling Izzo e poi, volendo completare l'opera da fenomeno, fa capire a tutti che di mestiere fa il difensore scucchiaiando incredibilmente sulla traversa a due passi da un Sirigu già a terra. Rischia ancora qualcosina, il Toro, a cavallo dei due tempi, poi si accende finalmente Berenguer, torna a pesare la maggior qualità granata e tra il 18' e il 31' della ripresa il risultato diventa goleada: rigore del Gallo procurato dallo spagnolo, guizzo di De Silvestri con un colpo fortunato dopo il tiro di Zaza parato, tap-in dell'appena entrato Bonifazi. Tutto facile, ancora più che contro il Debrecen. A Ferragosto, a Minsk, sarà una scampagnata. Meglio però tenersi un po' di fame, pensando ai "lupi" del Wolves. |
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