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Dinamo Stadium |
15/08/2019 |
h.19.00 |
SHAKHTYOR SOLIGORSK - TORINO 1-1 (0-0) Shakhtyor Soligorsk: Klimovich, Matveichyk, Khadarkevich, Rybak (al 67' Burko), Antic, Selyava, Szoke, Kovalev, Ebong, Balanovich (all'84' Bodul), Bakaj (al 76' Yanush. A disposizione: Chesnovskiy, Visnakovs, Khvaschinski, Lambulic. All.: Tashuev. Torino: Sirigu, Bonifazi (all'83' Singo), Nkoulou, Bremer, De Silvestri, Rincon, Lukic, Meite, Ansaldi (al 62' Aina), Zaza, Belotti (al 76' Millico). A disposizione: Rosati, Baselli, Berenguer, Djidji. All.: Mazzarri. Arbitro: Petrescu (Romania). Reti: Zaza 80' (T), Yanush 91' rig. (S). Spettatori: 6.154 paganti, sconosciuto l'incasso. Note: Partita disputata al Dinamo Stadium di Minsk a causa della ridotta capacità dello Stroitel Stadion di Soligorsk. Serata gradevole, circa venti gradi e cielo parzialmente nuvoloso; terreno insidioso nonostante l'ottima apparenza, ammoniti Ansaldi per comportamento non regolamentare e Lukic per gioco falloso, calci d'angolo 6-2 per il Torino, recupero 0' pt, 3' st. Presenti al Dinamo Stadion una quarantina di sostenitori del Torino; con questo pareggio i granata approdano al quarto turno preliminare, il playoff per l'accesso ai gironi, dove incontrerà la vincente della doppia sfida tra il Wolverhampton Wanderers e gli armeni del Pyunik di Erevan, con i gialloneri inglesi avanti 4-0 dopo il match di andata. Prima presenza stagionale per Ola Aina, rientrato anzitempo dalle vacanze dopo aver disputato la Coppa d'Africa. Cronaca [Tratto da La Stampa (online) del 15 agosto 2019] Il primo obiettivo del viaggio in Bielorussia era quello di evitare brutte figure, o meglio, cali di tensione dopo il pokerissimo servito all'andata. Il Toro, da questo punto di vista, seppur non rubando l'occhio, ha dato risposte positive perché il successo contro i ragazzi dello Shakhtyor gli è sfuggito solo nel recupero e dopo che Zaza era riuscito ad illuminare la serata di Minsk con una rete da applausi. Già, Zaza. E' sua la nota più positiva di una fatica che è servita ad aumentare i giri del motore e a far mettere benzina nelle gambe a quegli interpreti, come Rincon, Lukic, Ola Aina, ma anche Bonifazi, un po' a corto di fiato per i pochi minuti fino ad ora giocati. Zaza c'è perchè, seppur diffidato, ha l'occasione di dimostrare di saper gestire anche un aspetto, quello dell'eccessivo agonismo, che gli è costato qualche cartellino di troppo. Zaza più Belotti è, così, la coppia d'attacco dentro a uno stadio che sa di nuova generazione, ma che per una volta appare, praticamente, deserto: arrivare dalla città dei ragazzi di Tashuev fino a Minsk significa quasi due ore di macchina. L'avvio è di colore giallo e la traversa di Sirigu trema già solo dopo 4' per colpa di una velenosa traiettoria di Ebong (il portiere granata è abile a respingere poco dopo l'assalto di Belanovich). Caduto sotto le cinque reti dell'andata, allo Shakhtyor non resta che provare a spaventare il Toro e a regalarsi un pomeriggio di gloria: da qui la partenza con il piede schiacciato sull'acceleratore di Bakaj e soci. Mazzarri chiede concentrazione e, concentrazione, ottiene: i granata non sono pericolosi, ma riescono ad annacquare lo spirito dei ragazzi bielorussi. Si va avanti senza particolari sussulti. Meite prova da centrale davanti alla difesa nel primo tempo per poi ritrovare la sua posizione più decentrata nella ripresa, Rincon mette benzina nel motore, Lukic anche. E a mezz'ora dal sipario c'è spazio per Ola Aina, con il gruppo soltanto da cinque giorni. Zaza e Belotti scappano meno in verticale per provare un dialogo più stretto e, soprattutto, per non allungare troppo la squadra: per loro, ogni partita, è un esame di coppia e, per questo, ogni movimento ha un peso diverso. Lo Shakhtyor cerca il colpo ad effetto e punge senza far male, il Mazzarri dà qualche minuto di riposo al capitano Belotti per dare un'altra chance a Millico. Zaza resta in campo fino alla fine e, sul finale, ecco la sua delizia: una rete costruita con saggezza ed abilità, classe e precisione. Un gol che ne aumenterà l'autostima e che consegna al Toro un attaccante brillante a pochi giorni dal play-off per i gironi di Europa League. Un gol che non vale la vittoria per il rigore, al primo minuto di recupero, realizzato da Yanush. Da Minsk arriva il messaggio di una squadra, quella granata, con la spina, comunque, attaccata. Un certo tipo di mentalità si costruisce senza strappi e passando da gare come questa: sarebbe stato meglio arricchire il cammino nei preliminari di Europa League con il quarto successo su quattro partite, ma, allo stesso tempo, sarebbe stato un peccato assistere ad un duello con un Toro sazio e distratto. Adesso appuntamento a giovedì prossimo, andata della sfida da dentro o fuori per entrare in Europa. Di fronte ci saranno gli inglesi del Wolverhampton che hanno rifilato un doppio 4-0 agli armeni del Pyunik. |
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