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Grande Torino
06/10/2019
h.18.00
TORINO - NAPOLI 0-0
Torino
: Sirigu, Izzo, Nkoulou, Lyanco, Laxalt, Baselli (al 71' Meite), Rincon, Lukic (all'83' Aina), Ansaldi, Verdi (all'89' Iago Falque), Belotti. A disposizione: Ujkani, Rosati, Berenguer, Bonifazi, Djidji, Millico. All.: Mazzarri.
Napoli: Meret, Di Lorenzo, Manolas, Luperto, Hysaj (al 34' Ghoulam), Allan, Fabian Ruiz, Zielinski, Lozano (al 61' Callejon), Mertens, Insigne (al 67' Llorente). A disposizione: Ospina, Karnezis, Elmas, Gaetano, Malcuit, Milik, Tonelli, Younes. All.: Ancelotti.
Arbitro: Doveri di Roma.
Reti: -
Spettatori: 24.343 di cui 12.120 abbonati e 12.223 paganti.
Note: Pomeriggio sereno, terreno in discrete condizioni sebbene scivoloso. Ammoniti Lukic e Luperto per gioco falloso, Lozano per comportamento non regolamentare; calci d'angolo 5-4 per il Napoli, recupero 2' pt, poi diventati tre e 4' st. Presenti all'Olimpico Gramde Torino circa 3.000 sostenitori del Napoli, sparsi tra settore ospiti e gli altri settori dello stadio, curva Primavera compresa dove si sono registrati momenti di tensione tra le opposte tifoserie. Nel Torino si rivede Iago Falque, dopo l'infortunio patito in estate.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 7 ottobre 2019]
Quando finisce 0-0 c'è chi parla di partita perfetta: difese impeccabili, organizzazione anche. Al Grande Torino non è stata una partita perfetta, di sicuro non per una delle due sfidanti. Il Toro può sorridere, il Napoli no. I granata possono farlo perché, soprattutto dopo la prima mezz'ora un po' apatica, si sono ritrovati fra i piedi quello spirito perso lungo il cammino di questa stagione: brillantezza nei movimenti e una maggiore precisione nei passaggi hanno accompagnato il pomeriggio di Belotti e soci con la netta sensazione che, da un momento all'altro, potesse accadere qualcosa di davvero importante. Non è accaduto per colpa dell'ultimo tocco meno chirurgico o per quella armonia ancora da perfezionare nel dialogo fra il capitano granata e il jolly d'attacco Verdi. Spirito e brillantezza ritrovati. Se i ragazzi di Mazzarri arrivano alla sosta del campionato con l'autostima verso l'alto, il Napoli è costretto a interrogarsi sul perché di un andamento lento e troppo schizofrenico. Prima il problema degli azzurri era la difesa, adesso è diventato un attacco dove, a turno, tutti sbagliano partita o la sua interpretazione. Difficile registrare il niente assoluto di calibri come Insigne, Mertens, Lozano, Callejon e Llorente in un colpo solo. Difficile immaginare, in estate, una partenza dei partenopei tanto stentata. "Ho rivisto il mio Toro. Alla ripresa, fra quindici giorni, per noi comincerà un'altra stagione", il pensiero del patron granata Urbano Cairo. "Siamo stati bravi a non far tirare in porta una squadra che sa segnare e che ha messo alle corde i campioni d'Europa del Liverpool in Champions. Il mio primo bilancio fino ad ora? Ci mancano già due o tre punti come minimo", la riflessione di Mazzarri. "Ci mancano due-tre punti" - L'avvio della sfida sembrava consegnare alle cronache un Toro distratto e timido: meglio gli azzurri, almeno per le buone intenzioni mostrate. Poi, la svolta, merito anche delle intuizioni tattiche di un tecnico, Mazzarri, pronto a disegnare una difesa ad elastico, a tre in fase di costruzione, a quattro una volta attaccati. Di occasioni se ne vedono poche, ma sono i granata a prendere in mano l'inerzia della partita con il passare dei minuti. Il Toro ha dimostrato di poter mettere in difficoltà le grandi, o presunte tali: queste raccontano le sfide con Atalanta, Milan e il Napoli. Ma, allo stesso tempo, i granata hanno sofferto fin troppo gli appuntamenti, alla vigilia, meno in salita. "Non cerchiamo alibi, ma - così Mazzarri - non appena i nostri difensori entreranno a pieno regime sarà tutto diverso". Una delle regole non scritte nel mondo del pallone dice che per offendere bene bisogna avere le spalle coperte e il Toro là dietro ha avuto diversi problemi legati alle condizioni fisiche dei suoi interpreti. La sfida con gli azzurri è un ottimo punto di partenza, non fosse altro perché, dopo nove partite, Sirigu ha terminato la sua fatica con la porta inviolata. Lo 0-0 del Grande Torino non è la perfezione, anzi. Non lo è, in particolar modo, per un Napoli ben al di sotto delle aspettative: così fumosi i partenopei non lo erano da tempo.