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Olimpico di Roma
30/10/2019
h.21.00
LAZIO - TORINO 4-0 (2-0)
Lazio
: Strakosha, Patric (al 79' Felipe), Acerbi, Radu, Marusic, Milinkovic-Savic, Cataldi (al 75' Parolo), Luis Alberto, Lulic, Caicedo (al 72' Correa), Immobile. A disposizione: Guerrieri, Adekanye, Alia, Bastos, Berisha, Jony, Lazzari, Lucas Leiva, Lukaku. All.: S.Inzaghi.
Torino: Sirigu, Izzo, Nkoulou, Lyanco (al 52' Verdi), De Silvestri, Baselli (al 75' Djidji), Lukic, Meite, Laxalt, Zaza (al 67' Iago Falque), Belotti. A disposizione: Ujkani, Rosati, Aina, Ansaldi, Berenguer, Bremer, Millico. All.: Frustalupi.
Arbitro: Orsato di Schio.
Reti: Acerbi 25', Immobile 33', 70' rig., Aut.Belotti 90'.
Spettatori: 23.000 circa, la Lazio non comunica nè paganti nè incasso.
Note: Espulso Nkoulou al 68' per doppia ammonizione, entrambe per gioco falloso. In occasione del secondo giallo è stato concesso il calcio di rigore, poi messo a segno da Immobile, alla Lazio; ammoniti Lukic e Acerbi per gioco falloso, Marusic per comportamento non regolamentare. Serata gradevole, terreno in buone condizioni, calci d'angolo 8-0 per la Lazio, recupero 2' pt, 0' st. Presenti all'Olimpico un centinaio di sostenitori granata. Nel Torino siede in panchina Frustalupi, in luogo di Mazzarri squalificato e in tribuna.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 31 ottobre 2019]
Buio e cattivi pensieri. Il buio (totale) è quello calato su un Toro che non c'è più: perdere all'Olimpico davanti ad una Lazio tecnicamente più forte non sarebbe stato uno scandalo, averlo fatto con il solito non gioco aggiunge nuovi incubi a poche ore dall'incrocio con la Juve. Qualcosa deve accadere dentro lo spogliatoio granata perché così il rischio è quello di scivolare sempre più in basso senza, quasi, accorgersene. Quel qualcosa potrebbe essere una scintilla, sabato notte nel derby del Grande Torino. Scossa difficile da immaginare dopo la quinta sconfitta in dieci partite e, soprattutto, guardando le prestazioni al ribasso di chi ha contribuito ad innalzare l'asticella delle ambizioni. Il patron granata Urbano Cairo riflette e non potrebbe essere altrimenti: riflessioni cominciate subito dopo il fischio finale ieri sera. "La squadra mi ha profondamente deluso ed ora andremo in ritiro per confrontarci prima del derby. Mazzarri in discussione? No, anzi, è l'unico a non esserlo, abbiamo esaminato la partita - così Cairo - e, questo, non è il Toro che ho visto anche in questa stagione: la squadra è più forte dell'anno scorso perché ho tenuto tutti ed ho comprato giocatori importanti come Verdi. Dobbiamo ritrovare il nostro spirito e la nostra compattezza..". Toro in ritiro, poi la Juve. E, dopo? Gattuso è il nome in pole in caso di un cambio di rotta, a quel punto sì inevitabile davanti ad un nuovo rovescio. "Il ritiro ci darà la scintilla. Se non dovesse accadere, si vedrà..", sottolinea Cairo. Imprecisioni in serie. Non c'è Mazzarri in panchina. E non si vede nemmeno il Toro. O, meglio, si intravede in qualche contrasto vinto o lancio lungo, troppo lungo: tutto qua e questo è il problema. Belotti perde palloni sotto gli occhi del ct azzurro Mancini che non aveva mai perso fino ad ora, Zaza lo imita e la Lazio ringrazia perchè ad ogni tocco granata sbagliato si accende il contropiede di casa. Il primo tempo è la storia di una squadra, quella biancoceleste, paziente come se fosse in attesa dell'errore altrui e, l'errore, puntualmente arriva: la prima scossa la dà Caicedo, poi Cataldi su punizione mette i brividi a Sirigu che cade su una saetta tanto bella, quanto inaspettata di Acerbi da quasi quaranta metri. Punto e a capo. Il Toro è in confusione e non serve fare tanto movimento là in mezzo per mascherarlo. La confusione, adesso, sembra aver contagiato anche chi prima qualcosa riusciva a mettere giù: si fa fatica a contare tre passaggi di fila nelle zone che non siano quelle protette dalla difesa. Confusione totale. Acerbi porta avanti i ragazzi di Simone Inzaghi, Immobile, sempre lui, raddoppia con un'incursione che non trova ostacoli. Mazzarri è chiuso nel box più vicino alla curva sud in compagnia di Rincon, fermato da un guaio muscolare poco prima del via, e di Emiliano Moretti. Fra le mani un foglio ed una penna, ma non può far altro che prendere appunti di una nuova figura con poco senso. Se la prima parte della notte dell'Olimpico ha messo in evidenza solo quello che non va, la ripresa ne è una fotocopia. I granata non approfittano nemmeno della pancia piena di Milinkovic e soci (alle cronache solo una traversa di Belotti), anzi: Nkoulou completa l'ennesima frittata di squadra procurando il rigore del 3-0 (implacabile è Immobile dal dischetto) e beccandosi il secondo giallo che lo lascerà in tribuna sabato sera con la Juve. L'ultimo flash è quello più emblematico: il poker a favore della Lazio lo firma Belotti. Sì, il Gallo: è lui a beffare Sirigu, nella fotografia più impietosa di questo Toro smarrito.