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Grande Torino
08/12/2019
h.15.00
TORINO - FIORENTINA 2-1 (1-0)
Torino
: Sirigu, Izzo, Nkoulou, Bremer, De Silvestri (al 12' Aina), Baselli, Rincon, Ansaldi, Verdi (al 76' Laxalt), Berenguer (al 58' Meite), Zaza. A disposizione: Rosati, Ujkani, Bonifazi, Djidji, Millico, Rauti. All.: Mazzarri.
Fiorentina: Dragowski, Milenkovic, Ceccherini, Caceres, Dalbert, Benassi, Castrovilli, Pulgar, Chiesa, Ghezzal (al 51' Sottil), Vlahovic (al 78' Pedro). A disposizione: Terracciano, Badelj, Cerofolini, Cristoforo, Eysseric, Lirola, Ranieri, Terzic, Venuti, Zurkowski. All.: Montella.
Arbitro: Giacomelli di Trieste.
Reti: Zaza 22' (T), Ansaldi 72' (T), Caceres 91' (F).
Spettatori: 19.955 di cui 12.143 abbonati e 7.812 paganti per un incasso di 256.030 euro.
Note: Giornata fredda e uggiosa, terreno insidioso, molto scivoloso, qualche buca con rimbalzi non sempre regolari. Ammoniti Chiesa, Aina, Caceres, Baselli, Rincon, Vlahovic e Izzo, tutti per gioco falloso, calci d'angolo 9-3 per la Fiorentina, recupero 3' pt, 3' st. I tifosi organizzati della Fiorentina presenti a Torino, hanno disertato l'ingresso nello stadio assieme ai gruppi della curva Primavera, in segno di protesta e solidarietà, dopo gli incidenti di Torino-Inter, protesta questa, cui non ha aderito la Maratona. Per i viola, oggi scesi in campo con una tenuta completamente verde, quarta sconfitta consecutiva, per il Torino terzo successo nelle ultime quattro gare, secondo consecutivo.
Cronaca
[Tratto da La Stampa dell' 8 dicembre 2019]
Un altro passo. In avanti e più pesante. Il Toro manda fuori giri la Fiorentina perché riesce ad essere se stesso per un tempo e poi soffre per una parentesi di gioco più ristretta del solito. Solo nel finale del duello. A Genova, una settimana fa, il primo segnale: squadra aggressiva, alta e con la testa dentro la partita, ma mancarono le occasioni e, soprattutto, il Genoa si fermò ai legni (palo e traversa) nel momento più duro dei granata nel cuore del secondo tempo. Equilibrio nei giudizi. Fa bene Mazzarri a parlare di "equilibrio perché se perdi si butta tutto a mare e se vinci rischi di sentirti il migliore in un attimo..". Il Toro rivede la coda del gruppo più nobile del campionato grazie ad una condizione fisica che cresce e all'atteggiamento, giusto, dei suoi interpreti. Zaza gioca e segna: suo il tuffo del vantaggio dopo poco più di venti minuti. Ansaldi corre e copre e mette quella che sembrava la firma della sfida: un tiro tanto velenoso quanto chirurgico per il 2-0. Firma quasi cancellata dal tocco sotto porta di Caceres, ma, firma, meritata e che, adesso, regala una quota di autostima in più ad un gruppo che dà segnali incoraggianti. Quegli abbracci di Mazzarri. Il successo sulla Fiorentina ha l'effetto di chiudere, comunque, un capitolo e di togliere dalla scena i cattivi pensieri. La squadra può continuare a coltivare, o può rinnovare, le proprie ambizioni e Mazzarri può, a ragion veduta, considerarsi il punto più alto nello spogliatoio. Dentro ad una partita, infatti, ci sono gesti che danno sostanza e il lungo abbraccio di Ansaldi al suo tecnico dopo il gol o quello di Verdi, scontento per la sostituzione, lo dimostrano. Nelle ultime sei uscite, il Toro ha perso tre volte, ma lo ha fatto contro le prime tre della classifica. Poi, bottino pieno a Brescia, a Genova e con la Fiorentina. I venti punti raccolti fino ad ora non sono quelli attesi dopo quindici gare, ma il giudizio non può che essere parziale perché la stagione deve ancora dire molto. Montella resta. Per ora. Senza Belotti e senza Iago Falque, Lukic, Lyanco. E privo di De Silvestri dopo nemmeno un quarto d'ora. Mazzarri ha avuto le risposte che cercava da Zaza e che Zaza gli ha dato durante la settimana ("E' la dimostrazione che se lavori sodo in allenamento la partita diventa una logica conseguenza..", così il patron granata Cairo). A Verona, domenica, non ci dovrebbe essere spazio ancora una volta per l'infortunato Belotti e, così, lo stesso Zaza si candida per vivere un'altra occasione. E la Fiorentina? "Massima fiducia in Montella? Massima mi sembra una parola massima.. Aspettiamo che cosa accadrà contro l'Inter", così il numero uno dei toscani Rocco Commisso. Gattuso aspetta.