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Grande Torino
20/06/2020
h.19.30
TORINO - PARMA 1-1 (1-1)
Torino
: Sirigu, Izzo, Nkoulou, Bremer, De Silvestri, Ricon, Meite, Berenguer (al 68' Aina), Edera (all'83' Lukic), Belotti, Zaza. A disposizione: Rosati, Ujkani, Adopo, Celesia, Djidji, Ghazoini, Greco, Lyanco, Millico, Singo. All.: Longo.
Parma: Sepe, Gagliolo, Bruno Alves, Iacoponi, Darmian (all'85' Laurini), Kurtic, Scozzarella (al 70' Hernani), Kucka (all'85' Brugman), Gervinho (al 73' Caprari), Cornelius, Kulusevski. A disposizione: Colombi, Barilla, Dermaku, Karamoh, Radu, Regini, Sprocati. All.: D'Aversa.
Arbitro: Irati di Pistoia.
Reti: Nkoulou 15' (T), Kucka 31' (P).
Spettatori: 0, partita disputata a porte chiuse.
Note: Prima gara di Serie A dopo la lunga sosta causata dall'emergenza Coronavirus, disputata a porte chiuse con il solo accesso agli addetti ai lavori, e seguendo un protocollo che prevede sviariate regole tra cui il distanziamento tra gli stessi e la possibilità di fare 5 cambi a patto che essi siano completati in un massimo di tre finestre di cambio. Belotti si fa parare un calcio di rigore da Sepe al 47', ammoniti Rincon. Iacoponi e Brugman per gioco falloso; calci d'angolo 5-2 per il Torino, recupero 0' pt, 3' st.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 21 giugno 2020]
I gol si pesano e non si contano. Se è davvero così, ci sono anche reti che hanno la forza di diventare simbolo: per Nicolas Nkoulou il momento che porta in vantaggio il Toro nel duello contro il Parma lo diventerà per il modo di festeggiare (in ginocchio) e per il messaggio (no a ogni forma di razzismo). "La dedica è per lui. Per mio fratello George, per quello che gli è successo", dirà il giocatore. Nkoulou ricorda George Floyd nel giorno in cui il campionato riprende il suo discorso e il Toro interrompe quella che, prima della lunga sosta, si stava materializzando come una caduta senza freni: dopo sei ko di fila, arriva un pareggio che per il modo in cui è stato scritto restituisce un po' di fiducia e credibilità al progetto-Longo. Attaccanti spuntati. A tradire, stavolta, è il capitano coraggioso. E insieme con lui anche il suo partner d'attacco: Belotti e Zaza, così, non hanno senso. Il Gallo può comunque provare ad allontanare l'incubo del rigore sbagliato con una partita vissuta da una posizione inedita (sulla sinistra della linea d'attacco) e arricchita da qualche intuizione imprevedibile: sue sono state le idee migliori nella seconda parte della contesa con palloni a tagliare l'area per chiamare i compagni all'appuntamento più bello. Di Zaza si è detto e parlato a lungo. E di Zaza si continuerà a farlo: diventa davvero difficile darsi una spiegazione sul perchè di una lunga serie di sbandate sotto porta da parte di un giocatore che ha attraversato periodi di gloria nemmeno troppo lontani. Il Toro fa un piccolo passo in avanti sulla linea della sopravvivenza e non si regala un salto da 3 punti solo per gli sprechi quando era il momento di dare una spallata alla gara. Dopo l'1 a 0 di Nkoulou e il pareggio di Kucka, sono dei granata le offensive migliori: oltre il rigore c'è, ad esempio, un clamoroso svarione a un metro dalla porta di Sepe del giovane Edera. Troppe palle gol sciupate. Qualcosa si muove là nelle parti meno nobili della classifica. Belotti non segna più - non accade da 964' - ma la difesa ha retto l'urto, a dire il vero piuttosto spuntato, di Kulusevski e soci: Nkoulou, Izzo e Bremer hanno superato l'esame della ripartenza senza strappi. "Siamo vivi", ripete il tecnico Longo e adesso occorrerà dimostrarlo fin dall'appuntamento di martedì sera contro l'Udinese. Si giocherà ogni tre giorni e per un po' bisognerà farlo senza Baselli, Verdi e Ansaldi: il Toro uscito dalla pausa forzata ha dato segnali incoraggianti, anche se discontinui. L'obiettivo è la salvezza, gli strumenti per raggiungerla ci sono, ma guai a non capitalizzare quando si presenta lo spiraglio per farlo. La salvezza è roba da emozioni forti, mira giusta ed equilibri.