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Grande Torino |
28/10/2020 |
h.14.30 |
TORINO - LECCE 1-1 (1-1), 3-1 d.t.s. Torino: Milinkovic-Savic, Ansaldi (al 90' Rodriguez), Murru (al 68' Lukic), Nkoulou, Lyanco, Singo, Gojak (al 93' Edera), Linetty (al 68' Meite), Segre (al 90' Rincon), Bonazzoli, Verdi. A disposizione: Ujkani, Rosati, Bremer, Buongiorno, Vianni, Vojvoda. All.: Giampaolo. Lecce: Vigorito, Adjapong (al 96' Meccariello), Calderoni, Lucioni, Rossettini, Bjorkengren (al 71' Zuta), Henderson, Mancosu (al 71' Paganini), Maselli, Pettinari (al 106' Lo Faso), Stepinski (al 46' Coda). A disposizione: Gabriel, Bleve, Dubickas, Gallo, Gianfreda, Meccariello. All.: Corini. Arbitro: Piccinini di Forlì. Reti: Stepinski 21' (L), Lyanco 39' (T), Verdi 109' rig., 112' (T). Spettatori: 0, giocata a porte chiuse. Note: Pomeriggio soleggiato, temperatura gradevole, terreno in discrete condizioni. Prima vittoria in gare ufficiali per il Torino di Giampaolo, sebbene solo dopo i tempi supplementari; il Torino è privo, in via precauzionale, di Sirigu e Belotti. Gara disputata a porte chiuse in seguito ad i nuovi provvedimenti adottati dal Governo per fronteggiare l'emergenza Covid-19. Esordio in maglia granata per Gojak, ammoniti Bjorkengren, Henderson, Gojak, Maselli e Lucioni, tutti per gioco falloso. Calci d'angolo 10-5 per il Lecce, recupero 1' pt, 3' st, 1' pts, 0' sts. Cronaca [Tratto da La Repubblica del 29 ottobre 2020] Il Torino batte 3-1 il Lecce dopo i supplementari, capitalizzando il colpo di testa di Lyanco al 39' e la doppietta nel secondo overtime di Verdi (al 4' su rigore e al 7'), e approda al turno successivo di Coppa Italia dove affronterà il 25 novembre la Virtus Entella con sguardo al Milan. Le belle notizie del mercoledì granata però finiscono qua, visto che il resto è analisi di un pomeriggio che lascia molti interrogativi. "Noi avevamo più obiettivi: ovviamente superare il turno, ma anche valutare chi ha giocato meno e fare il punto del nostro percorso - spiega Marco Giampaolo -. Potevamo risparmiarci i supplementari, ma il passaggio del turno non era scontato perché il Lecce lo scorso anno giocava in A e la storia insegna che queste sono partite difficili". Però è un dato di fatto che i granata hanno fatto più fatica del previsto, concedendo campo e occasioni ai salentini che si erano portati in vantaggio a metà primo tempo con Stepinski. "Contro il Sassuolo il Toro mi era piaciuto molto, stavolta mi ha confermato che c'è tanto da lavorare - ammette l'allenatore -. Dobbiamo capire di stare corti per non correre pericoli stupidi, e anche interpretare quale tipo di corse fare: se non corri in maniera armonica regali troppi spazi agli avversari". Ma Giampaolo non boccia i suoi: "Chi è sceso in campo ha dato il massimo anche se ci sono tante cose da rivedere e da mettere a posto. Ma le difficoltà erano da mettere in preventivo visto che diversi giocatori giocavano per la prima volta". La squadra ha evidenziato difficoltà in fase di non possesso, soprattutto a sinistra dove Murru è stato costantemente in affanno di fronte alle puntate pugliesi. Ma anche con la palla fra i piedi i granata non hanno convinto: lente e prevedibili le trame di gioco, con tante individualità di spicco sottotono. E ad un certo punto hanno anche rischiato grosso, senza la carta Belotti da giocare, visto che il Gallo ha sofferto in tribuna: "Andrea non era in condizione di giocare e davanti ci siamo arrangiati" taglia corto Giampaolo. Il migliore in campo è stato Singo, uno che nelle giocate mette sempre grinta, volontà e, talvolta, anche un po' di creatività. D'accordo, commette anche ingenuità ma il tempo per crescere non gli manca essendo nato il giorno di Natale del 2000. Da un "ragazzino" ad un altro, Segre ha giocato la prima da titolare, si è applicato da regista ma è parso un po' troppo scolastico. Il bosniaco Gojak, al debutto assoluto in granata, ha invece alternato buone giocate (come l'assist al bacio in avvio per Bonazzoli) a lunghi momenti di pausa: la sensazione è che la collocazione giusta sia da mezzala, mentre l'ora giocata da trequartista lo ha visto in difficoltà. Gojak ha lasciato il campo al 90' dolorante alla coscia (oggi gli esami), al suo posto Edera che finora non aveva disputato neppure un minuto. "Gojak è un ragazzo sveglio, ha personalità ma deve integrarsi e capire qualche parola d'italiano: ha tutto il tempo per migliorare - lo promuove Giampaolo -. Il Covid ci minaccia, viviamo nell'incertezza e rischiamo sempre di perdere giocatori il giorno prima della partita; in più noi siamo in costruzione e la vittoria serve per l'autostima. Adesso abbiamo tre giorni per concentrarsi sulla Lazio e mettere un altro mattoncino". E Bonazzoli? L'ex doriano ha temperamento e va con facilità al tiro, ma è troppo impreciso. E non ha convinto Verdi che pure si è sbloccato in zona gol: "Venerdì era arrivato il primo punto contro il Sassuolo, stavolta abbiamo centrato il primo successo stagionale e vincere dà sempre fiducia" commenta l'ex partenopeo". |
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