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Marassi |
04/11/2020 |
h.17.00 |
GENOA - TORINO 1-2 (0-2) Genoa: Perin, Ghiglione, Zapata, Goldaniga (al 46' Bani), Pellegrini (al 67' Criscito), Lerager, Badelj, Rovella (all'87' Destro), Pjaca (al 67' Parigini), Zajc (al 46' Pandev), Scamacca. A disposizione: Marchetti, Behrami, Biraschi, Radovanovic, Melegoni, Paleari, Masiello. All.: Maran. Torino: Sirigu, Singo (al 74' Vojvoda), Bremer, Lyanco, Murru (al 54' Rodriguez), Gojak (al 53' Meite), Rincon, Linetty (all'87' Ansaldi), Lukic, Verdi (al 53' Bonazzoli), Belotti. A disposizione: Milinkovic-Savic, Rosati, Segre, Edera, Nkoulou, Vianni. All.: Giampaolo. Arbitro: Valeri di Roma. Reti: Lukic 10' (T), Aut.Pellegrini 26' (T), Scamacca 94' (G). Spettatori: 0, giocata a porte chiuse. Note: Partita di recupero della gara rinviata lo scorso 3 ottobre a causa dei molteplici calciatori del Genoa positivi al Covid-19. Calci d'angolo 5-2 per il Genoa, recupero: 3' pt, 5' st. Ammoniti: Gojak, Badelj, Rincon e Meite per gioco falloso, Rovella e Lukic per comportamento non regolamentare. Primo successo in campionato per il Torino di Giampaolo, quarto successo consecutivo in campionato per il Torino a Marassi contro il Genoa: non era mai successo. Cronaca [Tratto da La Repubblica online del 4 novembre 2020] La prima vittoria del Torino arriva nel recupero della terza giornata a Marassi. Non sappiamo se, per recuperare il senno perduto, il tecnico abruzzese sia salito sulla Luna in groppa a un cavallo alato. I granata giocano un match solido mentalmente. Più che epica, tanto pragmatismo. Il "triangolo delle Bermude" degli ultimi minuti si intravvede, nebbioso, inquietante, ma stavolta viene superato dalla navicella granata, anche se - a due minuti dalla fine - l'inappuntabile difesa riesce comunque a regalare un gol: dimenticando Scamacca a due metri di Sirigu, unica occasione concessa. Gli schieramenti - Al calcio d'inizio si presenta un Torino che propone Singo terzino destro, per limitare Pellegrini, e Murru sull'out opposto. Gojak in mezzo completa la terzina composta da Rincon e Linetty. Verdi, Lukic e Belotti, col loro movimento perpetuo avanti-indietro, non danno riferimenti fissi alla difesa ligure. Maran non riesce a imprimere alla manovra un ritmo tambureggiante, sulle fasce Ghiglione ringhia solo nei minuti finali ma poi sparisce. In mezzo Lerager e Badelj non sembrano mossi da un fuoco sacro mentre Rovella fa bene, ma con caratteristiche più di copertura che di proposizione. Rovella.. alla Belotti - Eppure è proprio lui, il giovane inserito da Maran, a costruire la più bella occasione della prima parte di sponda rossoblu, coordinandosi in splendida rovesciata acrobatica (alla Belotti, diremmo) e vedendo la sua conclusione messa in angolo da Singo. Dall'altra parte, il Torino non fa barricate, comincia con prudenza ma col passare dei minuti via via monta. Le geometrie sono precise, è il movimento senza palla a mettere in difficoltà l'avversario. Lukic, una conferma - Al 10' arriva il vantaggio: Murru riesce a dare a un pallone calciato col peso del corpo all'indietro la forza e la precisione per mettere in difficoltà Goldaniga s'impappina, l'incornata del centrale di casa diventa un invito a nozze per Lukic che controlla e infila sul palo vicino Perin. La reazione è timida, Maran chiede di puntare la trama su pazienza e precisione nel fraseggio, l'approccio genoano all'area è buono, ma poi negli ultimi metri, ogni progetto si squaglia. C'è un contatto occasionale in area tra Bremer e Lerager, Valeri va a vedere al Var, ma non ci sono a suo avviso gli estremi per il rigore. Così il Torino allunga: al 28' Belotti parte da una posizione sul filo del fuorigioco e crossa, rimpallo tra Lukic e Pellegrini e gollonzo. Genoa senza reazione - Aspetti la reazione del Genoa, ma il Grifone, tradizionalmente grintoso e combattivo, rimane.. dentro al nido a covare le uova. Non c'è cattiveria agonistica, non c'è garra. E' il Torino che continua a fare bene e a restare lucido nelle operazioni di gioco, anche quando cominciano a fioccare la sostituzione. Ha più il Toro dall'ingresso di Meite e Rodriguez di quanto non abbia il Genoa da Pandev in termini di pericolosità. C'è anche Bonazzoli per Verdi, ma l'ex Samp si distingue per un errore marchiano quando, in contropiede, ignora Belotti lanciato e solo e tira malamente sul fondo. Parigini.. Troppo tardi - Al 73' Maran inserisce Parigini, mentre Singo, bravo ma ammonito, fa spazio a Vojvoda: su questo binario vive la speranza genoana di riaprirla perchè l'ala salta facilmente e ripetutamente l'esterno. In mezzo però il Torino sorveglia, Rincon davanti alla difesa è un fattore determinante nel controllo delle operazioni. Sirigu non viene mai chiamato in causa, così si spiega, probabilmente, come al minuto 93' prenda gol su suo palo, andando pigramente a terra su un tiro ravvicinato di Scamacca, la sola occasione concessa dall'ospite.Giampaolo teme di rivedere un film già visto.. Stavolta però ha l'aglio in panchina e le streghe non si rivedono. Il Genoa resta la preda preferita del Toro nel calcio dei tempi moderni. |
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