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Ezio Scida |
07/03/2021 |
h.15.00 |
CROTONE - TORINO 4-2 (1-1) Crotone: Cordaz, Magallan, Golemic, Pedro Pereira, Junior Messias, Petriccione, Molina, Reca, Ounas, Nwankwo Simi (al 75' Di Carmine). A disposizione: Festa, Dragus, Cuomo, Rojas, Zanellato, Crespi, Djidji, Rispoli, Marrone, Henrique da Silva, Riviere. All.: Cosmi. Torino: Sirigu, Izzo, Lyanco, Rodriguez, Vojvoda (al 65' Verdi), Rincon, Mandragora, Lukic (al 77' Gojak), Ansaldi, Bonazzoli, Zaza (al 65' Sanabria). A disposizione: Milinkovic-Savic, Ujkani, Baselli, Murru, Ferigra, Greco, Krieziu, Horvath, Buongiorno. All.: Nicola. Arbitro: Guida di Torre Annunziata. Reti: Nwankwo Simi 27' rig., 54' (C), Mandragora 45' (T), Reza 80' (C), Sanabria 84' (T), Ounas 94' (C). Spettatori: 0, giocata a porte chiuse. Note: Esordio in maglia granata per Sanabria, acquisto nel mercato di gennaio, prima rete nel Torino per Mandragora. Nel Torino sono assenti Belotti, Singo, Linetty, Nkoulou e Bremer, cinque degli otto giocatori colpiti dalla variante inglese del Covid-19 che ne hanno determinato il rinvio delle partite con il Sassuolo e la mancata partenza su indicazione dell'Asl di Torino per la trasferta di Roma con la Lazio; gli altri tre, Buongiorno, Murru e Baselli, dopo l'esito negativo dei tamponi, sono stati aggregati regolarmente. Espulso Rincon per doppia ammonizione, entrambe per gioco falloso, ammoniti Petriccione e Rincon per gioco falloso, Cordaz per proteste, Zanellato e Ounas per comportamento non regolamentare. Calci d'angolo 8-7 per il Torino, recupero 0' pt, 5' st. Cronaca [Tratto da La Repubblica online del 7 marzo 2021] Dopo sette sconfitte di fila, il Crotone ritrova la vittoria, la quarta di campionato, la prima della sua storia recente sul Torino. Quel che resta del Toro, che ne ha ancora cinque ai box perché positivi al covid, si batte fino in fondo, regala lampi di gioco ma - in ampio credito con la sorte - esce sconfitto. Il match è un luna park: 6 gol, quattro legni, due a testa, gli "oooh" di meraviglia non mancano. Senza il Gallo.. - C'è curiositè in avvio, soprattutto per un Toro che, oltre alla lunga inattività causata dal virus deve fare a meno del suo giocatore di gran lunga più rappresentativo. Quante volte, anche solo con gli amici, si è semplificato il discorso sui granata: se non ci fosse Belotti.. Ecco, il Gallo non c'è e a dire il vero anche gli altri assenti, che di solito hanno sempre torto non sono mica da ridere. Non c'è Singo, rivelazione di questo anno travagliato; non c'è Bremer, autore del gol degli ultimi tre pesantissimi punti, elemento fortissimo nel gioco aereo. E poi ancora mancano Linetty e Nkoulou. Tutti titolari, o quasi. La storia del match dice che i granata costruiscono molto, fanno gol o ci vanno vicini. Più grave è l'aver perso una settimana di allenamento. Però fino in fondo, la squadra si batte. Ounas e Simy, come le coppie storiche - Occasione per il Crotone? Certo che sì. C'è curiositè per scoprire la squadra di Cosmi, mica si poteva farlo a Bergamo. Il tecnico umbro schiera la difesa a tre, e lascia Ounas libero di agire dietro al totem Simy. Vengono in mente coppie importanti, uno "brevilineo" e l'altro lungo: Diaz-Serena, Galderisi-Elkjaer, ma anche Crespo-Giovinco.. L'algerino all'inizio delizia la platea, giocatore di altro livello, ma nella prima parte del match, Crotone e Toro mostrano le ferite di questo periodo nero, vince il timore di sbagliare. A Simy risponde Mandragora - Il vantaggio calabrese è casuale, Ansaldi salta scomposto con Simy a due passi da Sirigu e tocca con la mano, congruo o non congruo, Guida non ha dubbi. Rigore: Simy spiazza Sirigu. Ounas, dicevamo: il Crotone in vantaggio dovrebbe togliersi di dosso i timori, e questo succede per qualche minuto. Un passaggio sbagliato di Zaza innesca il più pericoloso dei contropiedi, Simy è delizioso nel liberare, di tacco, Ounas in campo aperto, l'algerino potrebbe scaricare su Messias, libero al suo fianco, ma va da solo, calcia alto, fa arrabbiare Cosmi e si eclissa dal match. Scampato il pericolo, il Torino si ricompone e proprio allo scadere segna un gol di ottima fattura, dopo aver fallito il bersaglio con Lyanco, di testa, su angolo. Un traversone da destra viene rimesso in mezzo di controbalzo da Ansaldi, Mandragora fa il Belotti e con un potente tap in firma l'1 a 1. In un minuto la svolta - In avvio di ripresa, il Crotone vuole evitare la moscia partenza dei primi 45'. Messias è una delizia per gli occhi, Simy si addormenta su un pallone che gli viene servito in area davanti a Sirigu. Ma la storia del match ha una svolta tra il 53' e il 54': perchè Bonazzoli si avventa su un pallone vagante, a 30 metri da Cordaz, e lascia partire un siluro che trova l'incrocio dei pali a negargli la prodezza. E un palo un minuto dopo cambia il destino granata, quando Petriccione tira, Lyanco opponendosi tocca, la palla si infrange sulla base del palo e torna in campo. La reattività non è specialità della casa tra i granata che lasciano diritto di replica a Messias, Sirigu ci mette una pezza, e anche a Simy che al secondo rimbalzo offensivo insacca. Il gol fa salire di tono il match, agonisticamente parlando. Se Ounas ha mostrato grandi qualità tecniche nella prima parte, nella seconda Messias è imprendibile per tutti. Al 64' su angolo, Magallan prende l'ascensore e incorna, ancora un palo salva il portiere. Nicola vede che il match sta scivolando via, prova a cambiare, dentro Verdi e Sanabria, fuori Zaza e Vojvoda. Si passa a un 3-4-3 molto aggressivo. La mossa dà più spinta, ma anche si espone alle repliche: non mancano a Cosmi gli attaccanti svelti. Ounas al limite servito da Pereira prende la mira, Lyanco si immola e riesce a evitare i guai. Ma è un campanello d'allarme. Il rischio non sembra pagare, ma Nicola azzarda ancora, fuori Lukic, dentro Gojak. Il coraggio non premia, all'80' infatti, Reca apre un finale da incorniciare, per la bellezza dei gesti tecnici che lo contraddistinguono. Il polacco salta di testa al limite, indirizzando il pallone su Ounas, l'algerino restituisce palla e Reca dal limite scarica un bolide sotto la traversa che Sirigu non può che stare a guardare. 3 a 1, partita in ghiaccio? Assolutamente no. Quattro minuti dopo Sanabria lo imita, e rimette in corsa il toro. Palla sul destro e diagonale sotto l'incrocio dei pali: 3 a 2. Ma ancora una volta c'è un palo a sbarrare la strada. Gojak, minuto 86' come il paraguagio, carica il tiro verso lo stesso angolo, Cordaz si lancia e tocca, deviando sulla traversa. Finale convulso, 5' di recupero, solite pantomime di chi vince sulla bandierina dell'angolo, nervosismo da vendere, Mandragora eccede in un fallo, mischia, Rincon viene espulso. Punizione: e Ounas finge di tornare a perdere tempo, poi si infila in area, punta la porta e scarica un tiro imparabile, palo e rete. Un gol che riporta i calabresi a sperare. |
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