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Artemio Franchi
28/08/2021
h.20.45
FIORENTINA - TORINO 2-1 (1-0)
Fiorentina
: Terracciano, Venuti, Milenkovic, Martinez Quarta, Biraghi, Bonaventura (all'84' Maleh), Pulgar, Castrovilli (al 63' Duncan), Callejon (al 78' Sottil), Vlahovic, Gonzalez (all'85' Saponara). A disposizione: Bianco, Terzic, Ranieri, Igor, Benassi, Nastasic, Kokorin, Munteanu. All.: Italiano.
Torino: Milinkovic-Savic, Izzo (al 76' Vojvoda), Djidji (al 46' Buongiorno), Rodriguez, Singo, Lukic, Mandragora, Aina (all'81' Ansaldi), Linetty (al 67' Verdi), Sanabria (al 67' Pjaca), Belotti. A disposizione: Berisha, Gemello, Baselli, Rincon, Segre, Pobega, Rauti. All.: Juric.
Arbitro: Mariani di Aprilia.
Reti: Gonzalez 41' (T), Vlahovic 69' (F), Verdi 89' (T).
Spettatori: 12.592 paganti per un incasso di 245.747 euro.
Note: Ammoniti Castrovilli, Milenkovic, Djidji, Mandragora, Bonaventura, Buongiorno, Aina e Lukic per gioco falloso, Vlahovic per proteste. Calci d'angolo 3-3, recupero 2' pt, 5' st + 2'.
Cronaca
[Tratto da La Repubblica online del 28 agosto 2021]
La voglia di riscatto della Fiorentina, dopo la sconfitta inaugurale, è più grande di quella del Torino e sono i gigliati a conquistare i primi tre punti del loro campionato, con pieno merito, così da bagnare con un successo l'esordio stagionale al Franchi, tornato a riempirsi (13.000 spettatori) dopo 553 giorni e prodigo di applausi per i propri beniamini. Sono solo due giornate ma si vede già la mano di Vincenzo Italiano, nell'atteggiamento e nella determinazione mostrata da Biraghi e compagni. E se gli ultimi arrivi (Torreira e Nastasic solo in panchina, Odriozola in tribuna) faranno la loro parte, in riva all'Arno si può anche fare qualche pensierino in grande. Discorso diverso per Ivan Juric, nuovo tecnico granata, che si presenta alla prima sosta della serie A con due sconfitte consecutive e dopo il grido d'allarme lanciato alla vigilia della gara nei confronti dell'austerity decisa dalla società. Nico Gonzalez sblocca la gara - In effetti il Toro ha dimostrato ancora una volta limiti sia nel gioco che nel carattere, tornando in partita solo nel finale quando gli avversari hanno rallentato, probabilmente pensando di aver archiviato la vittoria. Decidono per i padroni di casa gli attaccanti, prima Nico Gonzalez e poi Vlahovic. L'argentino che ha vinto la Coppa America (il colpo più caro, 29 milioni, della storia del club) porta avanti i suoi in chiusura di primo tempo con un sinistro che infila Milinkovic-Savic dopo aver ricevuto palla da Castrovilli appena dentro l'area, firmando la sua prima rete in A. Il premio per la superiorità dei viola, autori di una buona partenza, con il portiere granata protagonista su Milenkovic prima e su Callejon poi. Vlahovic di testa raddoppia - Il Torino ci mette un bel po' a riprendersi dal contraccolpo della rete subita e soltanto allo scoccare dell'ora di gioco con Sanabria spaventa la difesa viola, con Martinez Quarta decisivo nella circostanza in ripiegamento difensivo. Sembra il segnale di risveglio ospite, ma poco dopo Vlahovic firma il raddoppio, finalizzando un contropiede micidiale iniziato da Duncan, dettato in termini di assist da Bonaventura e rifinito dal talento serbo classe 2000 con un'incornata da applausi in torsione. L'attaccante, fin qui blindato da Commisso (anche se la firma sul rinnovo non à ancora arrivata), ha esultato toccandosi sul petto fra il giglio e il cuore ed à corso ad abbracciare il tecnico. Verdi entra e accorcia le distanze - E' il colpo ferale alle ambizioni di portare a casa un risultato positivo da parte della squadra del presidente Cairo, che ha tentato una reazione quando il tecnico ha messo in campo energie fresche. Tuttavia Belotti à sempre stato poco o nulla servito, e la differenza fra Sanabria e il subentrato Pjaca non si à vista. La rete segnata da Verdi, con un bel diagonale di sinistro, infatti à arrivata troppo tardi ed à sembrato quasi un premio eccessivo al poco fatto in fase offensiva dai granata, con Terracciano inoperoso o quasi. Forse à il caso che negli ultimi giorni di mercato Cairo provi ad accontentare - almeno in parte - il suo allenatore.