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Grande Torino |
23/01/2022 |
h.15.00 |
TORINO - SASSUOLO 1-1 (1-0) Torino: Milinkovic-Savic, Rodriguez, Bremer, Zima, Vojvoda, Mandragora (al 70' Pobega), Lukic, Singo, Brekalo (al 70' Pjaca), Praet (all'84' Baselli), Sanabria. A disposizione: Gemello, Berisha, Izzo, Zaza, Ansaldi, Angori, Warming, Linetty, Buongiorno. All.: Juric. Sassuolo: Consigli, Kiriakopoulos, Ferrari, Chiriches, Muldur, Harroui (al 46' Rogerio, al 55' Defrel), Lopez, Frattesi, Raspadori (all'89' Ruan Tressoldi), Berardi, Scamacca. A disposizione: Pegolo, Peluso, Romagna, Satalino, Abubakar, Yeferson. All.: Dionisi. Arbitro: Fourneau di Roma. Reti: Sanabria 16' (T), Raspadori 88' (S). Spettatori: 5.000 paganti per un incasso di 132.654 euro. Note: Giornata molto fredda sebbene inizialmente soleggiata, terreno in discrete condizioni, stadio Olimpico Grande Torino aperto con una capienza accessibile a soli 5.000 spettatori (tutti venduti i biglietti a disposizione) a causa delle nuove limitazioni anti-Covid decise dal Governo in questo turno e quello precedente. Ammoniti Rogerio per comportamento non regolamentare, Mandragora, Bremer, Scamacca e Pobega per gioco falloso, Frattesi ed il tecnico del Torino Juric per proteste, motivo per il quale è poi stato espulso a gara terminata; calci d'angolo 4-3 per il Torino, recupero 0' pt, 4' st. Cronaca [Tratto da La Gazzetta dello Sport online del 23 gennaio 2022] L'uno a uno di Raspadori all'88' fa calare il gelo sull'Olimpico Grande Torino proprio quando il Toro pregustava una vittoria che sarebbe stata più che meritata. Castigo troppo duro da digerire per i granata, in dominio per 88 minuti, contro un Sassuolo in balia dei granata e capaci di scoccare il primo tiro nella porta di Milinkovic solo a due minuti dal novantesimo. Se fosse il pugilato, il Toro avrebbe stravinto ai punti: oltre al gol di Sanabria, prende un palo, due traverse e fallisce almeno altre cinque palle gol pulite, creando in novanta minuti una quindicina di occasioni. Il dopo-partita si infiamma, e a gara finita Ivan Juric (già ammonito durante i novanta minuti) si fa espellere per proteste. Oltre il danno, anche la beffa per il Toro. Che a Udine, alla ripresa, non avrà nemmeno Bremer: ammonito oggi, era in diffida. Bomber di casa - Quando la partita sta per cominciare, Ivan Juric si avvicina alle telecamere di Dazn ed esprime un concetto apparentemente semplice, ma nel quale è condensata probabilmente la sintesi della sua didattica dell'ultimo semestre. "Ci serve lo spirito giusto, altrimenti sarà molto dura". Spirito che si può tradurre anche come mentalità, è la parola chiave del Toro di Juric. E nel primo atto dello spettacolo del pomeriggio allo stadio Olimpico Grande Torino la mentalità e il Dna del suo Toro si ritrovano tutti. C'à anche di più, c'è dell'altro, perché quando dal decimo del primo tempo i granata alzano le marce ed avviano la danza, il Sassuolo finisce in balia della squadra di Juric per tutto il primo tempo. E' il pomeriggio di Josip Brekalo, l'uomo in più della sfida, ma anche quello di Tonny Sanabria, che si conferma implacabile nelle partite casalinghe. Il paraguaiano prima sfiora di un nulla il vantaggio di testa (14': cross di Praet), poi due minuti dopo non fallisce l'appuntamento con il gol. L'azione è bellissima, innescata da un Brekalo in giornata super, rifinita da Singo con un colpo di testa e chiusa in gol da Sanabria. E' il suo quinto gol in questo campionato, tutti e cinque segnati nelle sfide casalinghe. E' il bomber di casa. Mandragora al palo - Sbloccato il pomeriggio, il Toro aziona i propulsori, insiste e produce occasioni a ripetizione. Nell'ultima mezzora del primo tempo il Sassuolo è alle corde, prova ad evitare il tracollo come meglio può. Le statistiche però non mentono: i granata vanno all'intervallo con il 60 per cento di possesso contro un avversario che predilige solitamente tenere il pallone, una decina le occasioni create e nessun tiro nella porta di Milinkovic. Al 33' serve uno strepitoso Consigli per strozzare l'urlo del raddoppio in gola a Sanabria (nella circostanza è grave l'errore di Muldur), un minuto dopo ancora il portiere emiliano deve controllare a terra un tentativo di testa di Zima. Sanabria è in fiducia e ci prova anche col tacco (37'), ma finisce alto. Il forcing del Toro è asfissiante, e a quattro minuti dalla fine del primo tempo un siluro di Mandragora dai trenta metri si spegne sul palo. Imbeccato, neanche a dirlo, da Brekalo questa domenica posizionato leggermente più avanti, quasi come se il Toro giocasse con il 3-4-1-2. A metà partita l'uomo in più è stato il croato. Pure due traverse - Quando si riparte, Dionisi lancia nella mischia Rogerio al posto di Harroui, ma il brasiliano è sfortunatissimo ed è costretto ad uscire al decimo per una distorsione alla caviglia (dentro Defrel). E' ancora il Toro a sfiorare il raddoppio, due volte. La prima al quarto minuto con un tiro calibrato di Mandragora diretto all'incrocio. Di pochi centimetri oltre il palo. La seconda all'ottavo, con un colpo di testa di Sanabria stampatosi sulla traversa, dopo il palo del primo tempo di Mandragora. Il festival del gol sbagliato non è ancora finito, e così si arriva al 23' quando, da un contropiede, si spalanca lo specchio ancora davanti a Sanabria: l'occasione è ghiotta, la mira non è precisa. E' questo il momento in cui Juric piazza il doppio cambio: Pobega per Mandragora, Pjaca per Brekalo. Fuori i due migliori in campo. Come se non bastasse, un'incursione di testa di Bremer si ferma ancora sulla traversa (28') a portiere battuto. Insomma, Toro in dominio ma fortemente in credito con la fortuna. Il Sassuolo prova a venire fuori con un tiro dalla distanza di Kyriakopoulos (33'), che mette i brividi a Milinkovic. Ma quando sbagli così tanto, poi il calcio sa essere crudele. E a due minuti dal novantesimo, in contropiede, il Sassuolo trova il pari nel suo unico tiro in porta: Berardi se ne va, Rodriguez prova a contenerlo, ma la palla arriva comunque al centro dell'area a Raspadori, che firma l'uno a uno gelando l'Olimpico. |
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