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Allianz Stadium |
18/02/2022 |
h.20.45 |
JUVENTUS - TORINO 1-1 (1-0) Juventus: Szczesny, Cuadrado, De Ligt, Alex Sandro, Pellegrini (al 46' De Sciglio), Zakaria, Locatelli (al 74' Arthur), Rabiot, Dybala (al 54' McKennie), Vlahovic (al 74' Kean), Morata. A disposizione: Perin, Pinsoglio, Kaio Jorge, Aké. All.: Allegri. Torino: Milinkovic-Savic, Djidji, Bremer (all'89' Buongiorno), Rodriguez, Singo (al 79' Ansaldi), Lukic, Mandragora, Vojvoda, Pobega, Brekalo (al 75' Pjaca), Belotti (al 79' Sanabria). A disposizione: Berisha, Izzo, Zima, Seck, Ricci, Linetty, Aina, Pellegri. All.: Juric. Arbitro: Massa di Imperia. Reti: De Ligt 13' (J), Belotti 62' (T). Spettatori: 20.132 paganti per un incasso di 1.186.184 euro. Note: Ammoniti Cuadrado per proteste, Lukic e Mandragora per gioco falloso. Calci d'angolo 9-7 per il Torino, recupero 1' pt, 4' st. Serata fredda, terreno in buone condizioni, presenti 500 sostenitori granata nel settore ospiti, tanti quanti ne poteva contenere in base alle norme anti Covid che limitano l'impianto alla metà della propria capienza. Cronaca [Tratto da La Gazzetta dello Sport online del 18 febbraio 2022] Belotti risponde a De Ligt e il derby n. 154 finisce 1-1, fra un Torino che interrompe così l'emorragia di punti dopo le ultime due sconfitte consecutive e consente alla Juve di inanellare un poco consolante dodicesimo risultato utile consecutivo. Fra i bianconeri escono per infortunio Pellegrini e Dybala, situazioni che andranno verificate in vista della gara di Champions di martedì contro il Villarreal. Il Torino ha il merito di aver a lungo imbrigliato la Juve con testa e fisico, i bianconeri hanno corso e lottato, ma non sono riusciti ad accendere la qualità di cui dispongono e hanno vissuto in apnea gran parte del match. Presenti e assenti - Con Danilo squalificato, Chiellini infortunato ormai di lungo corso e Bonucci k.o. per un affaticamento alla vigilia, d'improvviso la Juve si è trovata in piena emergenza difesa praticamente al fischio d'inizio: Rugani, l'ultimo centrale rimasto, ha interrotto il riscaldamento pre partita, e non è più uscito dagli spogliatoi. Doppio cambio dunque: Alex Sandro è scalato al centro, Pellegrini il prescelto per coprire le zolle di sinistra. Confermato il tridente, in mezzo hanno debuttato dal 1' Locatelli e Zakaria. Il Torino titolare è quello previsto, con Bremer a guidare la difesa e a marcare Vlahovic, Singo e Vojvoda sulle fasce e Belotti punto di riferimento avanzato. De Ligt più in alto di tutti - Parte deciso il Torino, che instaura un predominio fatto di possesso palla, aggressività e due conclusioni nei primi 10 minuti, con Szczesny decisivo prima su Madragora poi su un cross rasoterra di Brekalo che cercava Belotti. La Juve fatica ad uscire, ma anche a trovarsi. Poi Zakaria vede lo scatto di Rabiot e gli serve un pallone filtrante con la punta del piede: il francese allunga la falcata e conclude da dentro l'area, il suo sinistro termina di poco a lato. E' il segnale, la Juve c'è. E dopo due minuti passa in vantaggio: al 13' Cuadrado mette in mezzo dalla bandierina, De Ligt in elevazione fa fuori Vlahovic e Vojvoda in un colpo solo e di testa supera Milinkovic. Come quel 2 novembre 2019, quando, al primo gol in maglia Juve, decise il derby della Mole. La Juve nella fase centrale del primo tempo sembra aver trovato distanze e concentrazione, la gara si fa equilibrata, con De Ligt decisivo anche nelle retrovie al 16' su Brekalo e Morata che prova a sorprendere Milinkovic senza riuscirci al 23'. Ma è una tregua che dura poco: il Torino torna a farsi aggressivo e martellante, con duelli uno contro uno che la Juve soffre. Il palleggio bianconero non è abbastanza veloce, i tentativi di verticalizzazione sono rari e imprecisi, l'unica modalità di alleggerimento e ribaltamento del fronte che pare funzionare sono gli inserimenti palla al piede dei centrocampisti, a turno. Ma in generale è una Juve schiacciata all'indietro, sovrastata dal grande pressing e dalla straripante fisicità di Singo e compagni. Il Gallo torna al gol - Un infortunio al ginocchio sinistro obbliga Pellegrini a lasciare spazio a De Sciglio (ultimo difensore a disposizione) ad inizio ripresa. Non termina invece l'apnea della Juve, col Torino che riparte da dove era rimasto e Mandragora che fa partire un sinistro velenoso e chiama Szczesny a una deviazione in angolo dopo cinque minuti. Risponde Dybala con un sinistro a lato, ma soprattutto un cenno verso la panchina: è la richiesta di un cambio. Al suo posto entra McKennie, al minuto 53. La gara procede a singhiozzo, fra un fallo e l'altro, finché al 62' Brekalo con un cross rasoterra supera Alex Sandro e invita Belotti a un facile tap in: è l'1-1. E subito dopo una deviazione manda in angolo una conclusione a botta sicura di Mandragora. La gara perde in qualità e giocate, restano le sportellate e il gran dinamismo. Allegri gioca le carte Arthur e Kean (per Locatelli e Vlahovic), Juric sceglie prima Pjaca (per Brekalo), poi Sanabria e Ansaldi (fuori Belotti e Singo). Ma la partita ha già offerto il meglio, qualche affondo di qua e di là, ma nulla cambia più. |
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