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Grande Torino
13/03/2022
h.20.45
TORINO - INTER 1-1 (1-0)
Torino
: Berisha, Djidji (al 51' Izzo), Bremer, Buongiorno (al 76' Rodriguez), Singo (al 76' Ansaldi), Lukic (all'82' Ricci), Mandragora, Vojvoda, Pobega, Brekalo, Belotti (all'82' Sanabria). A disposizione: Milan, Gemello, Pjaca, Warming, Linetty. All.: Juric.
Inter: Handanovic, Ranocchia, Skriniar, Bastoni (al 46' Dimarco), Darmian, Barella, Vecino (al 68' Vidal), Calhanoglu (al 76' Correa), Perisic (al 46' Gosens), Dzeko, Lautaro Martinez (al 68' Sanchez). A disposizione: Cordaz, Radu, Dumfries, Gagliardini, Kolarov, D'Ambrosio, Caicedo. All.: S.Inzaghi.
Arbitro: Guida di Torre Annunziata.
Reti: Bremer 12' (T), Sanchez 93' (I).
Spettatori: 15.363 paganti per un incasso di 470.824 euro.
Note: Serata gradevole, terreno in buone condizioni, massiccia la presenza dei tifosi nerazzurri sparsi in tutto lo stadio. Ammonito Juric per proteste, Bastoni, Ranocchia, Izzo, Dimarco e Gosens per gioco falloso, Barella per proteste, calci d'angolo 4-3 per l'Inter, recupero 1' pt, 5' st.
Cronaca
[Tratto da La Gazzetta dello Sport online del 13 marzo 2022]
Il weekend in cui tutte le rivali scudetto hanno risposto presente sembrava destinato a chiudersi nel peggiore dei modi per l'Inter. Privi del faro Brozovic, i campioni d'Italia nel primo tempo vanno sotto (Bremer) e poi vengono graziati dall'arbitro Guida, che al 36' non sanziona con un rigore un fallo di Ranocchia su Belotti. Ma nel finale con la forza dei nervi, più che col gioco, trovano la rete del pareggio proprio con quel Sanchez che in settimana si era preso tutte le colpe per l'eliminazione dalla Champions. Beffata la squadra di Juric, che pregustava il primo successo dopo 7 giornate. Ma non possono esultare più di tanto nemmeno i nerazzurri, che per la prima volta dopo mesi non sono più padroni del proprio destino. Pur con un match da recuperare, sono a -4 dal Milan, mentre il Napoli è a +1 e la Juve ad appena 3 lunghezze. Le scelte - Proprio come all'andata, quando era andato in marcatura su Vidal (Barella squalificato), il più fisico Buongiorno manda in panchina Rodriguez, a conferma che Juric si aspetta una battaglia più di spada che di fioretto. In mezzo al campo torna Lukic, al fianco di Mandragora. Pobega avanzato sulla trequarti con Brekalo, alle spalle di Belotti. Inzaghi sostituisce De Vrij con Ranocchia, preferisce Darmian a Dumfries e si gioca la carta Vecino per rimpiazzare Brozovic. In attacco, tornano in coppia Dzeko e Lautaro. Primo tempo - Match subito muscolare e tattico, squillano prima Belotti (esterno della rete) e poi Dzeko (Berisha c'è), con l'Inter che si adatta senza Brozovic. Mentre il croato di solito si abbassa sulla linea dei centrali per impostare, con i braccetti che si allargano, Vecino invece resta sulla linea di Barella e Calha. La fase di studio comunque dura ben poco. Al 12' Handanovic non rischia la presa e smanaccia oltre la traversa, sull'angolo in mischia la palla arriva a Bremer che da due metri non può sbagliare. La partita si stappa, Belotti impegna Handanovic, Berisha si esalta sull'incornata di Lautaro, da punizione di Calhanoglu. Il problema per Inzaghi però sta in mezzo al campo, dove i granata sono bravi ad aggredire. Lukic e Mandragora asfissiano Calha e Barella, il gioco non trova quasi mai nemmeno ampiezza sugli esterni e le due punte vedono palla solo sui lanci lunghi a scavalcare la mediana. Non a caso anche l'altra grande occasione, al 30', arriva su un piazzato velenoso di Calhanoglu su cui Berisha fa un'altra paratona. Possibile svolta al 36': Ranocchia in area si fa prendere il tempo da Belotti e poi lo tocca sul piede destro. Guida fa giocare e nemmeno dopo il consulto audio con Massa al Var cambia idea. L'Inter ringrazia, perché andare all'intervallo sotto di due reti avrebbe fatto la differenza. Secondo tempo - A inizio ripresa Inzaghi stravolge la fascia sinistra. Fuori l'ammonito Bastoni e Perisic, imbavagliato da Singo, dentro Dimarco e Gosens. Tempo 50 secondi e una ripartenza granata manda al tiro Brekalo, il cui destro è deviato da Ranocchia. Lo stesso Brekalo e Belotti che ringhiano su Skriniar dopo una rincorsa di 40 metri fotografa la grinta dei ragazzi di Juric. Vecino sfiora il gol di testa (ovviamente su punizione, stavolta di Dimarco), mentre Djidji accusa un problema muscolare e lascia il posto a Izzo. Al 52' Dimarco ha sul destro (il piede sbagliato, e si vede) la prima palla gol frutto di un'azione manovrata, complice il filtrante di Dzeko. L'ex Verona però dà nuova verve ai nerazzurri, che al 60' mancano di un soffio il pareggio col colpo di testa di Dzeko su cross di Vecino. Il Toro tira fisiologicamente il fiato, ma ora che ha spazi per ripartire sfrutta un buco per mettere Brekalo davanti ad Handanovic. Grande il salvataggio di Gosens, mentre il portiere subito dopo si supera su Izzo, lasciato di nuovo solo su un corner. Inzaghi al 67' si gioca il secondo slot con Vidal e Sanchez per Vecino e Lautaro, con Calha che si piazza in mezzo. Vidal impegna Berisha, Correa per Calha è la carta della disperazione in una sorta di 4-2-3-1 con Correa e Darmian esterni offensivi. Juric risponde con Ansaldi e Rodriguez per Vojvoda e Buongiorno. Il corpo a corpo dei minuti finali però sembra fare il gioco del Toro, che si raggruppa attorno al totem Bremer e nella battaglia si esalta. L'Inter pare perdere lucidità - sta succedendo troppo spesso -, ma ha il merito di assaltare la trequarti avversaria. Dzeko all'89 sbaglia di testa un gol già fatto su cross di Dimarco. Vero che Pobega a inizio recupero fa lo stesso. Ma al 93' Edin è geniale nell'assist a Sanchez, che trova l'angolino e chiude una settimana di emozioni forti.