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San Siro
26/08/2023
h.20.45
MILAN - TORINO 4-1 (3-1)
Milan
: Maignan, Calabria, Thiaw (all'80' Kjaer), Tomori, Hernandez (all'87' Florenzi), Loftus-Cheek (al 67' Musah), Krunic, Reijnders, Pulisic, Giroud (al 67' Chukwueze), Rafael Leao (al 67' Okafor). A disposizione: Mirante, Sportiello, Kalulu, Pellegrino, Adli, Pobega, Romero, Colombo. All.: Pioli.
Torino: Milinkovic-Savic, Schuurs, Buongiorno, Rodriguez; Bellanova (al 59' Lazaro), Ricci, Ilic (al 46' Linetty), Vojvoda, Radonijc (al 59' Karamoh), Vlasic, Sanabria (al 22' Pellegri). A disposizione: Gemello, Popa, Bayeye, N'Guessan, Zima, Gineitis, Ilkhan, Tameze. All.: Juric.
Arbitro: Mariani di Aprilia.
Reti: Pulisic 33' (M), Schuurs 36' (T), Giroud 43' rig., 65' rig. (M), Hernandez 45'+2' (M).
Spettatori: 72.013 trapaganti e abbonati per un incasso complessivo di 2.293.466 euro.
Note: Serata mite, terreno in perfette condizioni, ammoniti Ilic e Linetty per gioco falloso, Hernandez e Milikovic-Savic per proteste, oltre ad un cartellino giallo anche per il tecnico del Torino Juric, sempre per proteste. Calci d'angolo 2-1 per i Milan, recupero 6' pt, 6' st.
Cronaca
[Tratto da La Gazzetta dello Sport online del 26 agosto 2023]
Troppo Milan, se a funzionare nella stessa partita è sia il vecchio che il nuovo Diavolo. L'impasto gustoso tra chi è appena arrivato e chi c'era già si era intravisto anche a Bologna, ma stavolta ha permesso a Pioli di presentare un menù di altissima appetibilità che non ha praticamente permesso al Torino di sedersi a tavola. I granata escono schiacciati sotto il peso massiccio di quattro gol e sono costretti ad assistere a un Milan che diverte e dà la nettissima sensazioni di divertirsi. Era da un (bel) po' che in casa rossonera mancava questo genere di conforto. E tutto sotto gli occhi di Gerry Cardinale, che quest'anno pare non volersene perdere una. Il Milan ha comandato il match con Giroud, Theo e Leao (e pazienza se il gol deve ancora attendere), ma anche con Pulisic e Reijnders, e tutto sembra incastrarsi con grande naturalezza. Per merito della qualità di alcuni singoli e per merito delle novità tattiche di Pioli, ben trasmesse e ben recepite. Juric invece dovrà lavorare soprattutto per aumentare l'efficacia offensiva, che manca paradossalmente in misura maggiore rispetto a quella difensiva, nonostante la pesantezza del punteggio induca altri pensieri. Le scelte - Pioli ha lasciato a casa anche stavolta tutti i giocatori - Caldara, Ballo-Toure, Saelemaekers, Origi e Traore - che ballano tra uscite potenziali ed esuberi certificati, e ha confermato l'undici di Bologna. Quindi il Pu-Gi-Le - Pulisic, Giroud, Leao - in attacco e Loftus-Cheek, Krunic, Reijnders in mediana. Juric aveva due dubbi in settimana, sciolti in questo modo: Vojvoda preferito a Lazaro sulla fascia sinistra e Radonjic al posto di Karamoh accanto a Vlasic e a supporto di Sanabria. Il resto ha replicato l'undici disegnato col Cagliari, con Bellanova sulla corsia di Hernandez: binario dell'alta velocità andata-ritorno, in pura teoria, mentre la pratica è stata molto diversa perché il Milan '23-24 usa i terzini come mediani aggiunti e le percussioni centrali di Theo sono state uno dei grimaldelli con cui il Diavolo ha perforato il Toro. Non è roba nuova, sono cose che Pioli chiede al francese da tempo. La novità semmai è la frequenza con cui succede e la specularità con il medesimo lavoro di Calabria. Volendo sintetizzare: in fase di possesso i terzini rossoneri si accentrano e alzano sulla linea mediana, mentre le mezzali si trasferiscono sulla trequarti. Movimenti che avevano dato risultati giè a Bologna e sono deflagrati con potenza stavolta. Inserimenti - Il Torino si è rintanato fin dai primi minuti sotto la pressione del Diavolo, nonostante un abbozzo di aggressività smarrita dopo un paio di giri di lancetta: troppo pericoloso andare in pressione alta di fronte ai guizzi di Pulisic - quasi una sentenza nell'uno contro uno - da una parte, quelli di Leao dall'altra, e gli inserimenti sempre intelligenti di Reijnders. Nel cuore del campo le coppie sono state evidenti ed "affiatate" fin da subito: Krunic-Vlasic, Reijnders-Ricci e Loftus-Cheek-Ilic. L'ha spuntata il Milan, soprattutto con il moto perpetuo di Reijnders che ha eliminato il fosforo di Ricci e asciugato i rifornimenti a Vlasic e Radonjic. Discorso a parte per Sanabria, con una serata nata sotto la cattiva stella e terminato dopo 22 minuti per un problema fisico. Al suo posto l'ex Pellegri. Il primo quarto d'ora è vissuto sotto le fiammate rossonere, che però sono state inconsistenti sotto porta: una girata di Giroud, una punizione di Hernandez. Tutto finito fuori, senza grandi emozioni. Il Toro ha provato sporadicamente a mettere fuori il naso, ma si è perso nell'ultimo terzo di campo. La sfida si è accesa davvero poco dopo la mezzora, quando il Milan è passato: Pulisic ha chiuso alla perfezione inserendosi sul secondo palo un'azione in profondità avviata da lui stesso e rifinita con saggezza da Loftus-Cheek. Verticalità: è il nuovo Milan, sì. Il Torino però ha avuto la prontezza di reagire subito - tre minuti dopo -, in pratica al primo vero tentativo: destro al volo "ciabattato" di Ricci che si è trasformato in un assist per Schuurs, lesto e abile a infilare Maignan. Il Toro però è rimasto in partita soltanto sei minuti, il tempo per il Var di richiamare Mariani al monitor per una mano di Schuurs in area. Rigore trasformato da Giroud, a cui si è aggiunto nel recupero il terzo gol rossonero in versione deluxe, con uno scavetto di Hernandez a tu per tu con Milinkovic dopo un doppio duetto con Leao. Dialogo - Nella ripresa Juric ha provato a rimediare, inserendo Linetty (Ilic), Karamoh (Radonjic) e Lazaro (Bellanova), ma la reazione è stata pressoché nulla di fronte a un Milan sempre più accerchiante e insistente. Loftus-Cheek si è fatto murare il destro da ottima posizione, Pulisic ha spedito in curva dopo un fitto dialogo con Leao e Giroud, e poi al minuto numero 18 è di nuovo entrato in scena il Var. Medesime modalità del primo tempo: Mariani al Var e secondo rigore per i rossoneri (Schuurs su Leao) messo a segno da Giroud. Quattro a uno e match in archivio. Il Toro resta inchiodato a un punto, il Milan rimane a punteggio pieno e ora l'asticella si impenna: Roma, Inter, Lazio, Juve e Napoli nelle prossime otto uscite.