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Grande Torino
24/09/2023
h.20.45
TORINO - ROMA 1-1 (0-0)
Torino
: Milinkovic-Savic, Schuurs, Buongiorno, Rodriguez, Bellanova (all'85' Pellegri), Tameze (al 77' Karamoh), Ilic, Lazaro, Seck (al 77' Sanabria), Radonjic (al 55' Vlasic), Zapata. A disposizione: Gemello, Brezzo, Sazonov, Ricci, Gineitis, Linetty, Antolini, Soppy, N'Guessan. All.: Juric.
Roma: Rui Patricio, Mancini, Llorente, N'Dicka, Kristensen, Paredes, Cristante, Spinazzola (al 77' Belotti), Dybala, El Shaarawy (al 70' Zalewski), Lukaku. A disposizione: Boer, Svilar, Karsdorp, Pellegrini, Azmoun, Celik, Aouar, Bove, Pagano. All.: Mourinho.
Arbitro: Guida di Torre Annunziata.
Reti: Lukaku 68' (R), Zapata 86' (T).
Spettatori: 23.299 di cui 15.207 paganti e 8.092 abbonati, sconosciuto l'incasso.
Note: Serata mite, terreno irregolare, ammoniti Paredes e Kristensen per gioco falloso, calci d'angolo 7-1 per il Torino, recupero 1' pt, 5' st, poi diventati 6'. Prima rete in maglia granata per Duvan Zapata. Il Torino rende noto che la campagna abbonamenti è terminata con 8.092 tessere vendute.
Cronaca
[Tratto da La Gazzetta dello Sport online del 24 settembre 2023]
L'hanno marchiata a fuoco loro, i due giganti di Toro e Roma: Lukaku apre le danze nella ripresa, Zapata risponde in coda a una partita mai banale con il suo primo gol granata. E' stata una partita combattuta, agonisticamente intensa, con diversi spunti interessanti: meglio e complessivamente più continuo il Toro sul piano del gioco, visto questa sera nella sua migliore versione stagionale. Nella ripresa la Roma di Mourinho è cresciuta tanto, dopo aver concesso il campo nel primo tempo ai granata. E' un buon punto per entrambe le squadre. Corpo a corpo - Juric e Mourinho si conoscono a fondo e pure da molti anni. C'era un tempo in cui il primo studiava lo Special, poi José ha cominciato ad interessarsi con curiosità alla filosofia del croato. Quando Toro-Roma comincia, questa conoscenza emerge plasticamente: granata e giallorossi si posizionano a uomo contro uomo a tutto campo. Stesso modulo (3-4-2-1), stessi concetti di fondo, varia l'interpretazione. Perché se la Roma, nel primo tempo, ruota sostanzialmente intorno al talento di Dybala con ripartenza su Lukaku (e a dire il vero, i due si innescano raramente), la squadra di Juric ha certamente il controllo del campo e prova ad entrare centralmente con Zapata (grazie al lavoro continuo di cucitura del duo Tameze-Ilic) e sulle fasce. Specialmente a sinistra, con Lazaro, nascono le idee più interessanti. Al quinto, proprio da un traversone di Lazaro, Zapata si avvita di testa nel cuore dell'area chiamando Rui Patricio ad una parata dall'alto coefficiente di difficoltà. Quattro minuti dopo arriva l'unico lampo di Dybala nei primi 45': di sinistro inventa un filtrante centrale, non sfruttato da Lukaku: in corsa, il suo diagonale è impreciso. Radonjic lucida il tiro a giro un paio di volte (19' e nel finale di primo tempo) ma la mira non c'è. Alla mezz'ora una sberla al volo di Rodriguez sbatte sui tabelloni. All'intervallo, il punteggio non si sblocca. Cristante al palo - In avvio di ripresa (6'), l'occasionissima se la inventa il frizzante Seck lanciato da Zapata: si beve N'Dicka, e il suo diagonale accarezza il palo per un soffio. Dopo dieci minuti, Juric tira fuori uno spento Radonjic per gettare nella mischia Vlasic. La Roma risponde al dodicesimo con il palo di Cristante: Spinazzola crossa dalla sinistra, la palla rimbalza nel cuore dell'area dove Cristante la sfiora quel tanto che basta per ingannare Milinkovic in uscita e finisce sul palo. Ecco i giganti - La banda Mourinho comincia ad alzare i giri del motore. C'è bisogno prima di uno strepitoso muro di Rodriguez su Lukaku per evitare il vantaggio giallorosso, ma al 24' Big-Rom vince nel cuore dell'area il duello con Buongiorno e trafigge Milinkovic. Juric attinge a piene mani dalla panchina: fuori Seck e Tameze per Sanabria e Karamoh, portando Vlasic sulla linea dei mediani. E' la notte dei giganti: al 40' al giallorosso Lukaku, risponde il granata Zapata. Ilic scodella una palla dalla sinistra su calcio di punizione al centro dell'area, dove il colombiano arriva come un treno in corsa: è la sentenza dell'uno a uno. Finale arrembante del Toro, che non trova il colpo del ko.