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San Siro |
28/04/2024 |
h.12.30 |
INTER - TORINO 2-0 (0-0) Torino: Sommer, Pavard, De Vrij, Bastoni (al 70' Buchanan), Darmian, Barella (al 71' Arnautovic), Calhanoglu (al 63' Asllani), Mkhitaryan (al 63' Frattesi), Carlos Augusto, Thuram (al 63' Sanchez), Lautaro Martinez. A disposizione: Audero, Di Gennaro, Bisseck, Cuadrado, Sensi, Klaasse. All.: S.Inzaghi. Torino: Milinkovic-Savic, Bellanova, Lovato, Buongiorno, Rodriguez (al 71' Masina), Tameze, Ilic, Ricci, Vlasic, Lazaro (al 63' Vojvoda), Zapata (al 63' Sanabria). A disposizione: Gemello, Popa, Dellavalle, Silva, Savva, Kabic, Okereke, Pellegri. All.: Juric. Arbitro: Maria Sole Ferrieri Caputi di Livorno. Reti: Calhanoglu 56', 60' rig. Spettatori: 71.686 tra paganti e abbonati, sconosciuto l'incasso. Note: Per la prima volta nella storia della Serie A, l'intera terna arbitrale è interamente femminile. Espulso Tameze al 49', dopo consulto del Var, per fallo da ultimo uomo: in diretta, correttamente, l'arbitro aveva ammonito il calciatore granata. Nessun altro provvedimento disciplinare, calci d'angolo 5-4 per l'Inter, recupero 2' pt, 5' st. Presenti a San Siro 734 sostenitori del Torino. Cronaca [Tratto da La Gazzetta dello Sport online del 28 aprile 2024] L'Inter campione d'Italia batte anche il Torino e nel giorno della festa scudetto tiene vivo sia l'obiettivo di superare i 97 punti conquistati da Mancini nel 2006-07 sia quello di superare quota 100. La vittoria non è di quelle facili per gli uomini di Inzaghi che nel primo tempo soffrono i granata e passano solo nella ripresa, dopo il rosso a Tameze: a quel punto la marea nerazzurra diventa incontenibile e Calhanoglu firma la doppietta decisiva, con tutto San Siro che canta per il turco. Per l'Inter gara numero 42 con almeno un gol e record della Juventus distante solo due incontri, ma è anche il ventesimo clean sheet della stagione: anche in questo caso c'è aria di record in un campionato che si sta trasformando in una lunga passerella per Lautaro e compagni. Il Torino, invece, venerdì in casa contro il Bologna avrà l'occasione per rientrare in zona Europa: non vince da quattro incontri e non segna da tre. Contro la formazione di Thiago Motta serve un'impresa. Meglio il Toro - Inzaghi schiera i titolarissimi a eccezione degli infortunati Acerbi e Dimarco, sostituiti rispettivamente da De Vrij e Carlos Augusto, mentre Juric risponde con la difesa a quattro e Zapata unica punta. Il primo tiro è di Rodriguez, con Sommer che para; replica Thuram con uno slalom concluso con una botta fuori bersaglio. Ricci fa l'incursore alle spalle del colombiano ex Atalanta, Lazaro sta alto a sinistra e Vlasic ha facoltà di movimento, ma si allarga soprattutto a destra disegnando in fase di possesso un 4-2-3-1 che punge: il Torino dimostra di avere voglia e di non essere alla festa dell'Inter per fare da sparring partner. Zapata scalda ancora i guantoni di Sommer che respinge e, a livello di occasioni, l'inizio è più granata che nerazzurro anche perché il numero 91 di testa, dopo il quarto d'ora, manda di poco a lato, con il portiere svizzero fuori causa. L'Inter, con tre soli allenamenti settimanali nelle gambe e contagiata dal clima di celebrazioni dello stadio, ha meno fuoco dentro rispetto al solito e Juric la frena ulteriormente con il pressing di Ricci sul regista Calhanoglu. La palla gira meno velocemente, i tempi d'esecuzione non sono quelli consueti e il Toro concede solo un tiro nello specchio, a Lautaro, nel finale della prima frazione. Ai punti meglio Rodriguez e compagni. Doppio Calha - La ripresa si apre con l'espulsione di Tameze che ferma Mkhitaryan al limite dell'area: Maria Sole Ferrieri Caputi tira fuori il giallo perché l'armeno, prima del contatto, sembra spostarsi con la palla sull'esterno, ma viene richiamata al monitor dal Var e cambia decisione estraendo il rosso. Proteste granata: l'espulsione in effetti è eccessiva, troppo severa. L'arbitro si lascia condizionare dal Var cambiando la sua prima decisione che era corretta. Juric passa al 5-3-1, ma chiaramente la pressione su Calhanoglu non c'è più e l'Inter inizia a palleggiare con libertà. La mareggiata monta in pochi istanti e, su una palla persa da Lazaro, dopo una bella combinazione tra Barella, Lautaro e Mkhitaryan, l'ex Roma serve l'assist dell'1-0 a Calhanoglu, implacabile con il suo diagonale. San Siro esplode e spinge ulteriormente la squadra che trova il raddoppio dal dischetto: dubbio fallo di Lovato in area su Thuram (quinto penalty conquistato in stagione) e Calhanoglu, al quale Lautaro lascia la battuta, arrotonda ulteriormente il suo nuovo record di reti in campionato (13). Juric butta nella mischia Sanabria per Zapata e Vojvoda per Lazaro, mentre Inzaghi dà spazio alle seconde linee schierando Sanchez, Asllani, Frattesi, Buchanan e Arnautovic, senza però togliere il capitano, alla ricerca del gol che gli manca dal 28 febbraio. Per il Martinez missione fallita, ma la festa dell'Inter può comunque continuare. Per sbloccarsi l'argentino ancora capocannoniere del campionato avrà un'altra chance sabato a Reggio Emilia contro il Sassuolo. Intanto i pullman scoperti aspettano la squadra per la festa nelle vie di Milano. Sarà una lunga serata di festa per il popolo nerazzurro. |
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