WWW.ARCHIVIOTORO.IT
info@archiviotoro.it
errori@archiviotoro.it
Delle Alpi
30/12/1990
h.14.30
TORINO - PARMA 0-0
Torino
: Tancredi, Bruno, Policano, Fusi, Benedetti, Cravero, Mussi, Romano, Skoro (al 72' Annoni), Martin Vazquez (al 43' Sordo), Lentini. A disposizione: Di Fusco, Baggio, Carillo. All.: Mondonico.
Parma: Taffarel, Donati, Gamabro, Minotti, Rossini, Grun, Melli (all'86' Mannari), Zoratto, Osio (all'80' Sorce), Cuoghi, Brolin. A disposizione: Ferrari, Monza, Catanese. All.: Scala.
Arbitro: D'Elia di Salerno.
Reti: -
Spettatori: 32.041 di cui 22.072 abbonati e 9.969 paganti per un incasso di 297.480.000 lire.
Note: Cielo sereno, campo in buone condizioni; ammoniti Bruno, Benedetti, Zoratto, Minotti e Sordo. Espulso Policano per gioco violento su Rossini. Calci d'angolo 5-4 per il Torino.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 31 dicembre 1990]
''Buffoni, vergogna''. Il velenoso coro, tra bordate di fischi della curva Maratona, ha chiuso il 1990 del Torino, bloccato sullo 0-0 dal Parma, mentre sui display comparivano gli auguri della società ai tifosi per l'anno nuovo. La delusione del pubblico, tipica dell'amante tradito, è comprensibile anche se il Parma-rivelazione non è in zona Uefa per caso e l'ha dimostrato al Delle Alpi conquistando un altro punto pesante. Per dirla con il presidente Borsano, il Torino di ieri è lontano parente di quello che a settembre fece sognare i suoi fedelissimi. E' vero, l'Europa si allontana, ma ò ancora alla portata dei granata, a patto che, al più presto, ritrovino l'identità perduta ed esprimano un potenziale superiore ai 14 punti. In particolare deve risorgere Martin Vazquez che, per una leggera contrattura alla coscia destra, ha ceduto il posto a Sordo dopo 42' anonimi, con pochi squilli (dal suo piede, in avvio, e partita l'azione che, rifinita da Romano ha prodotto la prima palla-gol per Skoro), ed alcuni errori in parte dovuti al terreno infido, in parte alla forma. Un'involuzione che può avere origini psicofisiche giacché, sul piano tecnico, le qualità dell'ex asso del Real Madrid non si discutono. Forse si è trovato sulle spalle il fardello della responsabilità di fare il leader e la differenza a beneficio di una squadra giovane e non ancora matura ed è entrato in crisi ma ha un bagaglio ricco di risorse. Il Torino non può permettersi il lusso di avere un Martin Vazquez a mezzo servizio e di regalare al Parma lo squalificato Bresciani e Muller, lasciato in tribuna perché a corto di preparazione. Bresciani sarà disponibile domenica a Marassi con la Sampdoria e il brasiliano va recuperato, specie in previsione di campi meno pesanti sui quali sfruttare la sua rapidità. Senza punte, il Torino ha tenuto Lentini e Skoro in avanti ma la buona volontà dei «gemelli» non è bastata: poco assistiti e senza adeguati rifornimenti, si sono impegolati nella ragnatela a zona del Parma cercando di aprire dei varchi nei quali, però, non s'infilava nessun granata, tranne capitan Cravero, tra i pochi all'altezza. Era sulle fasce laterali che il Torino poteva trovare sbocchi ad azioni monotone e prevedibili che favorivano il piazzamento della retroguardia emiliana, ben diretta dal libero Minotti, ma a sinistra Policano, spesso trascurato quando era smarcato, non riusciva ad arrivare sul fondo per i cross, a destra Mussi era più preoccupato di difendere che di costruire. Dopo l'amaro Natale, un Capodanno senza sorriso per la squadra di Emiliano Mondonico ridotta in dieci negli ultimi 10 per l'espulsione di Policano, tradito dai nervi, decretata da D'Elia su segnalazione del guardalinee, per una gomitata del difensore a Rossini. Un gesto assurdo, se si considera che il pallone era lontano. Più tardi Mondonico s'è arrabbiato con lo stesso guardalinee per un fallo analogo di Minotti a Benedetti ignorato da D'Elia. Numericamente inferiori i torinisti hanno cercato di amministrare lo 0-0, ed i retropassaggi a Tancredi hanno indisposto la gente, già delusa dal resto della partita. Buon per il Toro che il bomber Melli, in non perfette condizioni fisiche e ben marcato da Bruno, era in giornata-no. L'avvio era stato promettente. Torino e Parma si erano affrontate a viso aperto e Taffarel, nella porta in cui venne trafitto da Caniggia al mondiale, negava il gol a Skoro che, contrastato da Donati e Minotti, «telefonava» sulle braccia del numero i brasiliano (3'). Taffarel, fortunato su un'incornata di Benedetti, sibilata a lato, neutralizzava una punizionecentrale di Policano (39'). Tutti qui i pericoli corsi dal Parma nel primo tempo mentre Tancredi aveva sbrigato, con molta attenzione, un lavoro di ordinaria amministrazione. L'innesto di Sordo vivacizzava la manovra del Torino che impugnava Taffarel con una punizione di Romano. Poi l'espulsione di Policano induceva i granata a tirare i remi in barca. Il Parma provava a vincere ma senza troppa convinzione. E con il pareggio si portava a casa anche gli applausi.