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Delle Alpi
12/05/1991
h.16.00
TORINO - SAMPDORIA 1-1 (0-1)
Torino
: Marchegiani, Bruno, Policano, Fusi (al 46' Baggio), Benedetti, Cravero (all'82' Annoni), Sordo, Romano, Bresciani, Martin Vazquez, Lentini. A disposizione: Tancredi, Carillo, Vieri. All.: Mondonico.
Sampdoria: Pagliuca, Mannini (al 54' Lanna), Invernizzi, Pari, Vierchowood, Pellegrini I, Lombardo, Cerezo, Vialli (al 68' Branca), Katanec, Dossena. A disposizione: Nuciari, Bonetti, Mikhaijlichenko. All.: Pezzotti e Boskov.
Arbitro: Felicani di Bologna.
Reti: Invernizzi 32' (S), Bresciani 78' rig. (T)
Spettatori: 41.244 di cui 22.072 abbonati e 19.172 paganti per un incasso di 623.557.000 lire.
Note: Giornata primaverile, terreno in buone condizioni, Cerezo unico ammonito di una gara corretta. Calci d'angolo 10-1 per il Torino.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 13 maggio 1991]
Un Torino dal carattere più forte dell'affanno, costretto a lottare 45 minuti per recuperare l'omaggio di Sordo per il gol di Invernizzi. Una Samp che non ha approfittato, una volta in vantaggio, della possibilità del contropiede affidandosi soprattutto all'immenso Pagliuca battuto soltanto dal rigore di Bresciani. (Il quale aveva già segnato, prima, ma Pezzella si era alleato con Lombardo che aveva respinto oltre la linea). Il pareggio ha provocato quindi grossi patemi solo ai granata ed alla loro appassionatissima gente. E non c'è più stata partita solamente nel finale, quando le squadre si sono guardate negli occhi decidendo di lasciare inoperosi i portieri. Giornata 32, mese 5, giorno 12. Se si aggiunge il 33, minuto dei due gol, di Invernizzi nel primo tempo e di Bresciani nella ripresa, ecco la quaterna da giocare sulle ruote di Torino e Genova. A voler strafare si può aggiungere il 2, numero delle reti, per celebrare completamente un pareggio che vale oro per entrambe le squadre e i loro obbiettivi. Privo di Mancini, Vujadin Boskov ha preferito Katanec a Michkailichenko, lasciando a Cerezo il compito di amministrare il centrocampo con la consueta saggezza. Fiacco Dossena, provato da una serie di gare ad alto livello. La spina nel fianco del Toro è stato Lombardo che ha impegnato a lungo Bruno in copertura, prima di ripiegare nella ripresa. La Samp ha subito fatto capire dai passaggi al portiere quali fossero le sue intenzioni. Il Torino però non ci stava al ''pareggio annunciato'', vedendo che Benedetti dominava Vialli al quale l'assenza del gemello toglieva la spalla giusta. Lentini era a lungo la chiave della spinta granata e Mannini faticava a contenerlo, mentre Vierchowood faceva valere la sua superiorità atletica su un Bresciani che gioca con la spalla destra quasi fuori uso. Faticava Martin Vazquez che non ha ancora assorbito la botta al piede accusata a Parma: sul conto dello spagnolo nel primo tempo solo tre splendidi lanci profondi, nella ripresa una dimostrazione di saggezza tattica (o l'adesione agli ordini di Mondonico), quando ha allargato il troppo accentrato fronte offensivo granata con spunti efficaci sulla fascia sinistra. Brividi al 5' per un atterramento di Policano un metro dentro l'area e al 20' quando Lentini concludeva un affondo sul quale Cravero cercava invano di ingannare Pagliuca con un pallonetto troppo corto. Subito una botta alta di Romano, senza mira nelle conclusioni, poi la più bella azione granata al 24' quando Martin Vazquez intuiva il tempo dello scatto di Lentini scodellandogli (da quaranta metri) il pallone invitante e giocabile per un altro centro lungo dalla destra. Sul secondo palo svettava Bresciani, ma la schiacciata di testa mandava il pallone addosso a Pagliuca. Per la Samp, solo alleggerimenti. Ma al 33' il Toro apriva la porta agli avversari. Lombardo lavorava il pallone sulla destra per effettuare un centro basso sul quale Sordo era nettamente in vantaggio, ma sbagliava l'appoggio a colpo sicuro per il vicino Marchegiani. Ne usciva un tocco corto, invitante per Invernizzi, il quale segnava da pochi metri. Era la svolta della gara, l'inizio della paura per i granata. Immediata la reazione. Sulla rete esterna un diagonale di Policano, fuori d'un soffio il colpo di testa di Bresciani su assist dello spagnolo, allo scadere del primo tempo manovra SordoPolicano e cross da destra, schiacciata vincente di Lentini, ma sulla linea Vierchowod rimpiazzava Pagliuca. Che diventava protagonista della ripresa. Al 59' deviazione in angolo del portiere su stoccata di Bresciani, al 61' risposta sicura ad una "legnata" di Martin Vazquez, al 63' salvataggio-prodezza su Cravero lanciato da Policano. E la serie continuava, con il match ad una porta sola. Pagliuca neutralizzava una conclusione da venti metri di Martin Vazquez, deviava di piede un tentativo di Bruno (eccellente nella spinta), si vedeva arrivare addosso una bordata di Romano, respingeva in volo un bolide di Bruno. Al '73 Bresciani liberato dallo spagnolo perdeva il tempo e calciava sugli stinchi di Pellegrini, Pagliuca era battuto da un rasoterra del centravanti e Lombardo rinviava dieci centimetri oltre la linea: era già pareggio ma Pezzella prolungava la disperazione granata. Il Torino aveva il merito di non disperarsi, di non mollare. Al 76' la svolta. Sordo toccava corto per Policano il quale cercava spazio per il tiro ed appena entrato in area era agganciato da Katanec. Pezzella era a pochi metri. Rigore. Due minuti per le manfrine di rito, quindi Bresciani poneva il pallone sul dischetto. Pagliuca a destra, tiro secco dalla parte opposta. Era il pareggio, il momento del tutti contenti, prima dello scambio delle maglie.