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Delle Alpi
18/04/1992
h.16.00
TORINO - SAMPDORIA 1-1 (1-1)
Torino
: Marchegiani, Bruno, Bendetti, Fusi, Annoni (al 46' Vieri), Cravero, Scifo (al 59' Cois), Sordo, Casagrande, Martin Vazquez, Policano. A disposizione: Di Fusco, Donà, Puglisi. All.: Mondonico.
Sampdoria: Pagliuca, Mannini M., Katanec (al 41' Silas), Orlando A., Vierchowood, Lanna (al 48' Bonetti I), Lombardo, Invernizzi, Buso, Mancini, Bonetti II. A disposizione: Nuciari, Pari, Vialli. All.: Pezzotti e Boskov.
Arbitro: D'Elia di Salerno.
Reti: Casagrande 17' (T), Katanec 39' (S).
Spettatori: 38.830 di cui 26.060 abbonati e 12.770 paganti per un incasso di 113.220.000 lire.
Note: Ammonito Orlando.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 19 aprile 1992]
L'arbitro D'Elia ha spedito tutti negli spogliatoi con un minuto d'anticipo sulla fine. Anche lui, come il pubblico, non ne poteva più della stucchevole melina della Sampdoria e della passività del Torino. Qualche spettatore fischiava e urlava indignato, ma le due squadre erano sazie, sia del pareggio che dell'abbuffata di calcio in una settimana nobilitata dalla loro qualificazione alle finalissime di Coppa dei Campioni e Coppa Uefa. La stanchezza s'è fatta sentire e il generosissimo Fusi, che all'83' si contorceva sull'erba per i crampi, ne era l'emblema. Per un'ora, però, la folla si era abbastanza divertita: nel primo tempo il Torino aveva onorato la partita, pur mancando degli squalificati Lentini e Venturin, e degli infortunati Bresciani e Mussi; anche la Sampdoria, con Vialli e Pari in panchina e Cerezo out, confermava di non essere affatto disposta a fare da comparsa. Applausi a scena aperta per la notevole attività e per un paio di splendidi lanci di Martin Vazquez, per il marcamento pulito e puntuale di un Bruno da.. Nazionale su Mancini, per gli scatti di Sordo (sul quale Lanna ha commesso un fallo da rigore in apertura ignorato da D'Elia) e per gli spunti di Casagrande, sia in attacco che come difensore aggiunto sui corner e sui calci piazzati, e per il suo magnifico gol. Al 16', su perfetto corner di Scifo, il brasiliano, con uno stacco prepotente, anticipava Vierchowod e, di testa, girava alle spalle di Pagliuca. Grande l'entusiasmo sugli spalti del Delle Alpi. I tifosi, sognando l'aggancio al terzo posto con il Napoli, incitavano la squadra di Mondonico a piazzare il ko. Ma le tossine accumulate nella grande battaglia di mercoledì scorso con il Real Madrid impedivano ai granata di affondare i colpi. C'erano improvvise cadute di ritmo, perdita di lucidità e muscoli appesantiti. E la Sampdoria, che ha uomini molto esperti, ne approfittava per riequilibrare il risultato. Al 39' Mancini inventava una giocata da fuoriclasse, sgusciando tra Bruno (l'unica concessione fatta all'avversario) e Annoni, che si era appena prodotto una distorsione per recuperare un pallone già perso. Lasciati in surplace i due difensori, Mancini appoggiava su Lombardo che centrava. Buso incornava e il suo tiro sbagliato si trasformava in un invitante assist per Katanec che, davanti alla porta spalancata, non falliva il facile gol. Il perticone jugoslavo, sanguinante ad una mano, veniva sostituito subito dopo da Silas ma la Sampdoria rischiava il tracollo in avvio di ripresa quando Christian Vieri, subentrato ad Annoni, scodellava un bellissimo pallone a Martin Vazquez sotto porta. Per lo spagnolo poteva essere l'apoteosi. Invece, dopo essersi liberato con una bella finta di un difensore, anziché piazzare il tiro, sparava dritto, oltre la traversa, graziando Pagliuca. Sarebbe stato il match-ball, giacché difficilmente la Sampdoria avrebbe avuto la forza di reagire una seconda volta. E su questo episodio è calato il sipario anche se Sordo, e i giovani Vieri e Cois, che al 57' ha dato il cambio all'acciaccato Scifo, hanno cercato di vivacizzare il gioco. Ha impressionato Vieri per come ha subito legato con Casagrande. Peccato che Policano, trasformatosi a gioco lungo in ala, non abbia sfruttato appieno la sua freschezza. L'innesto di Dario Bonetti per l'infortunato Lanna è servito alla Sampdoria per aggiungere un libero fisso nell'amministrazione del pareggio. Ma anche al Torino, a conti fatti, il punto sta bene nella difesa del quarto posto e della "zona Uefa".