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Delle Alpi
20/09/1992
h.16.00
TORINO - PARMA 3-0 (1-0)
Torino
: Marchegiani, Bruno (al 56' Aloisi), Sergio, Mussi, Annoni (al 78' Zago), Fusi, Sordo, Casagrande, Aguilera, Scifo, Venturin. A disposizione: Di Fusco, Poggi, Silenzi. All.: Mondonico.
Parma: Taffarel, Benarrivo, Di Chiara, Minotti, Apolloni, Grün, Melli (al 37' Sorce), Zoratto, Osio, Pin (al 67' Pulga), Asprilla. A disposizione: Ballotta, Matrecano, Cuoghi. All.: Scala.
Arbitro: Beschin di Legnago.
Reti: Aguilera 22', 45', Casagrande 66'.
Spettatori: 23.712 di cui 16.798 abbonati e 6.914 paganti per un incasso di 189.505.000 lire.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 21 settembre 1992]
Un 3-0 targato SudAmerica. Pato Aguilera e Walter Casagrande hanno fatto la differenza tra Torino e Parma. Proprio come voleva Emiliano Mondonico che contava molto sull'orgoglio e sulla classe dei suoi stranieri per rompere l'equilibrio fra due squadre ''gemelle'' e riscattare l'inattesa sconfitta in Coppa Uefa a Norrkoeping, risultato negativo legato in buona parte ai loro errori in zona-gol. Adesso il Torino è secondo, a pari merito con la Sampdoria, ad un punto dal Milan. Ed è ancora in attesa del miglior Scifo: l'italobelga, libero di muoversi tatticamente seguendo il proprio istinto, non ha brillato. A volte s'è lasciato tradire dalla voglia di strafare in spazi stretti ma renderà di più non appena avrà trovato la forma. L'intesa tra Aguilera e Casagrande funziona già alla perfezione: a differenza di quanto era successo mercoledì scorso in Svezia, hanno sfruttato al massimo le occasioni. Due invenzioni maradoniane di Aguilera, una su astutissima punizione e l'altra con un delizioso pallonetto su assist di Casagrande, hanno messo sul binario giusto una partita difficile e nervosa. E l'incornata di Casagrande, su cross di Aguilera, ha stroncato un Parma che deve ritrovare al più presto quell'umiltà che, nella scorsa stagione, l'aveva reso protagonista sia in campionato che in Coppa Italia. Un Parma anche sfortunato nella ripresa per il palo centrato da Osio sul 2-0 che poteva riaprire il match, ma inferiore alle aspettative. Ininfluente, nel finale, la traversa colpita da Apolloni con la deviazione di Marchegiani. Hanno deluso soprattutto i suoi neo nazionali, Melli, Apolloni e Minotti. Tra gli azzurrabili, l'unico che si è salvato è Di Chiara di fronte ad un Toro a tutto gas, caricato, anche troppo, deciso a vincere per sé e per il presidente Borsano oggetto della solita contestazione, con cori e striscioni, da parte della curva Maratona. E Bruno ha subito fatto sentire a Melli il.. peso della sua determinazione, cancellandolo dal campo. Per uno stiramento muscolare, Melli è uscito al 37' sostituito da Sorce, e darà forfait in Nazionale. Con Sorce, il Parma ha potuto finalmente giocare in undici e creare qualche problema alla difesa granata grazie agli scatti del colombiano Asprilla ''stoppato'' da un Annoni che ha perso il pelo (la barba) ma non il vizio di marcare con forza e tempismo. Asprilla è poi toccato a Bruno sino al 56'. E quando Bruno, azzoppato, è rientrato negli spogliatoi, è ripassato sotto le cure di Annoni, mentre Aloisi si è piazzato su Sorce, dimostrando autorità e spirito di iniziativa. Da un suo caparbio spunto è nata l'azione della terza rete. Se il Parma si è reso raramente pericoloso e Marchegiani ha dovuto compiere un paio di interventi è anche merito di capitan Fusi, sempre calmo, attento e preciso specie nei momenti in cui il Torino appariva troppo frenetico. Ma è stato a centrocampo che il Torino ha messo in crisi il Parma, con Sordo che ha frenato Di Chiara sulla fascia destra, con Venturin che si è alternato con Scifo su Zoratto e Pin, e con Sergio che, sulla sinistra, ha messo in difficoltà Benarrivo. Importante anche l'apporto di Mussi su Osio che, palo a parte, ha dovuto sprecare preziose energie, smarrendo lucidità e sparacchiando fuori bersaglio da lontano. Pin, granata mancato per il suo gran rifiuto, e Zoratto si elidono: sono doppioni. Uno è di troppo, problema che Nevio Scala risolverà in futuro probabilmente con il napoletano Crippa. Il Napoli è interessato a Pulga: l'ex allievo di Claudio Ranieri nel Cagliari potrebbe essere scambiato con l'ex tennista. Due pesi troppo leggeri e la mancanza di un frangiflutti nella zona nevralgica hanno inciso, a gioco lungo, anche sulla difesa parmigiana. I corazzieri Grun, Minotti e Apolloni hanno sofferto di fronte all'agilità di Aguilera e all'intelligenza, unita all'abilità tecnica di Casagrande. Il tutto con la complicità di un Taffarel che ha le sue responsabilità sia sul secondo sia sul terzo gol.